PATINI, Teofilo
Eugenia Querci
PATINI, Teofilo. – Terzo di dieci figli, nacque a Castel di Sangro il 5 maggio 1840 da Giuseppe, cancelliere di Giudicato Regio, poi notaio, e da Maria Giuseppa Liberatore, [...] rivolta di Masaniello (Castel di Sangro, Pinacoteca civica), di una serie di dipinti ispirati alla Napoli del Seicento, ai pittori canoni della pittura digenere con una vena ironica. Si dedicò anche, spinto da ragioni di sopravvivenza, alla pittura ...
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GRUBICY DE DRAGON, Vittore
Monica Vinardi
Nacque a Milano il 19 ott. 1851 dal barone ungherese Alberto e dalla nobile Antonietta Mola.
Nel 1870 fu a Londra ed entrò in contatto con l'entourage delle [...] promozione della linea lombarda di tradizione tardoscapigliata o della pittura digenere della scuola veneziana del il soggiorno a Venezia per quella del 1897, intensificò rapporti di amicizia con il pittore M. De Maria, cui il G. sarebbe stato molto ...
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SCHIAMINOSSI, Raffaello
Annalisa Pezzo
– Nacque a Sansepolcro da Bernardino e da Olimpia e venne battezzato il 26 settembre 1572. Prima del rinvenimento dell’atto del battesimo (Sansepolcro, Archivio [...] nell’inventario dei beni del pittore (pp. 98-102). Con l’eccezione di alcuni ritratti, di copie da maestri del secolo precedente e di una più abbondante quantità di soggetti religiosi, si tratta di opere digenere («venti quadretti con più sorte ...
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FIUMICELLI, Ludovico
Stefano Coltellacci
Non si conoscono con esattezza gli estremi anagrafici di questo pittore, figlio di un Bernardino, nato a Vicenza verso il 1500 (per le notizie riportate all'interno [...] il "concerto" il F. dimostra di essere a conoscenza della produzione "digenere" allora in voga, che prediligeva temi F. con Angela, vedova di un pittoredi nome Giacomo, da cui aveva avuto due bambini, e figlia di quel Bernardino "marangon", il ...
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RAPOUS, Vittorio Amedeo
Arabella Cifani
Francesco Monetti
RAPOUS (Rapos), Vittorio Amedeo. – Fu battezzato a Torino il 7 luglio 1729 (Monetti - Cifani, 1987, p. 95), secondogenito di Giuseppe Antonio [...] con successo, tanto da essere considerato il più importante pittoredi nature morte del Settecento piemontese. Dal 1758 fino al Iid., I piaceri e le grazie. Collezionismo, pittura digenere e di paesaggio fra Sei e Settecento in Piemonte, Torino 1993 ...
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OLLIVERO, Pietro Domenico
Arabella Cifani
Franco Monetti
OLLIVERO (Olivero), Pietro Domenico. – Nacque a Torino, parrocchia di S. Tommaso, il 1° agosto 1679 (Cifani - Monetti, 1993, p. 129), figlio [...] Torino; fornì inoltre disegni di scene digenere e di battaglie all’ebanista Luigi Prinotto (Cifani - Monetti, 2006) e ad altri ebanisti torinesi del primo Settecento (Antonetto, 2010).
Dell’ultima stagione pittorica si ricordano, in particolare, le ...
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BONITO, Giuseppe
Robert Enggass
Terzo dei dodici figli di Saverio e di Anastasia Grosso, nacque a Castellammare di Stabia e fu battezzato in quella cattedrale il 2 nov. 1707(docc. in Fastidio, 1897, [...] stesso 1789 (Cosenza, 1902, p. 181).
La critica dell'Ottocento e del primo Novecento ha apprezzato nel B. solo il pittoredigenere, che come tale avrebbe precorso il realismo e valorizzato le virtù borghesi (Cosenza, 1902, pp. 183-85); al contrario ...
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CERUTI, Giacomo Antonio, detto il Pitocchetto
Vittorio Caprara
Figlio di Giuseppe (Fiocco, 1966-67, p. 229, e 1968), nacque in Lombardia intorno al 1700 (Fiori, 1974).
Non si sa nulla intorno alla località [...] Madonna.
Nella collezione del maresciallo J. M. von der Schulenburg (F. Haskell, Mecenati e pittori, Firenze 1966, ad Indicem)erano del C. almeno nove fra quadri digenere e ritratti (A. Binion, in The Burlington Magazine, CXII [1970], p. 298), ma ...
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SARROCCHI, Tito
Marco Pierini
SARROCCHI, Tito. – Nacque a Siena il 5 gennaio 1824 dal fabbro Antonio e dalla sarta Rosa Mancini. Nel 1826, nacque il fratello Cesare, morto poi giovanissimo, e, a distanza [...] prima, il 4 agosto 1862, era morto a Roma il pittore senese Angiolo Visconti, annegato nel Tevere; fu Sarrocchi a all’Esposizione nazionale. Più spesso, però, erano le opere digenere, pochi soggetti più volte replicati, a rappresentare l’artista ...
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GHIDONI, Matteo, detto Matteo de' Pitocchi
Maria Giovanna Sarti
Nacque intorno al 1626 e probabilmente non a Firenze (Bortolini) ma a Padova (Donzelli - Pilo), perché veneto è il linguaggio della sua [...] .
Qui, la presenza di opere di Palma il Giovane e di A. Maganza, nonché dei due pittori più noti attivi in città nella prima metà del Seicento, Bissoni e Damini, amplifica nel G. una tendenza, già presente nelle sue scene digenere, a coniugare i ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...