Nacque a Napoli il 20 febbraio 1851, e vi morì il 15 settembre 1920. Studiò dapprima col paesista Smargiassi nell'Accademia napoletana di belle arti, e fu poi nell'accademia stessa discepolo di Filippo [...] fu più fedele ad essa, in un campo di pratica pittorica diversa. Vigoroso pittoredi paesaggifu il C. negli anni giovanili, e d'arte moderna in Roma, e quadri digenere condotti con robustezza di colorito, con pennellata larga, con sicura impostazione ...
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GENTILINI, Franco
Margherita ABBRUZZESE
Pittore, nato a Faenza il 4 agosto 1909. Dopo un apprendistato come ceramista nella città natale, si reca a Bologna per studiarvi pittura e lì conosce Morandi. [...] , scene digenere sono i soggetti che G. sceglie per tradurli nella sua realià artistica, dove cessano di avere una motivo non venga assunto a simbolo di un'interiore visione. È uno dei più apprezzati pittori figurativi italiani; sue opere figurano ...
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Pittore, nato a Lilla il 4 luglio 1837, morto a Parigi il 18 febbraio 1917. Studiò prima a Lilla, poi a Parigi. Nel 1861 partì per l'Italia e, ritiratosi a Subiaco, vi dipinse la Preghiera della sera e [...] di composizione e ricchezza di colore, ne fecero uno dei pittori più in voga a Parigi. Il C. eseguì anche numerosi paesaggi, soggetti mitologici e digenere e qualche dipinto di e il 1913 diresse l'Accademia francese di Roma.
Bibl.: A. Alexandre, ...
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Pittore, nato a Milano il 10 ottobre 1841, morto a Santa Maria della Selva presso Vedano al Lambro il 23 marzo 1910. Allievo fino al '63 dell'Accademia di Brera, compì i suoi studi nel 1868 sotto il Bertini, [...] suoi ritratti, quadri digenere, scene settecentesche. La Società per le belle arti di Milano raccolse in una copiatura, a olio e all'acquarello, del Cenacolo di Leonardo.
Bibl.: A. M. Comanducci, I pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1934, s. v ...
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Pittore, nato il 30 aprile 1835 a Ederhof presso Stronach (Tirolo), morto a Monaco nel 1921. Nel 1860 andò a Monaco e ivi conobbe il Piloty, nel cui studio entrò nel 1864; visse poi sempre in questa città, [...] del Makart e del Werner. Alla fine del secolo scorso era uno dei più rinomati pittori germanici, influì in Germania e fuori su d'una certa scuola di pittura digenere, che tendeva a renderla sempre più superficiale. I suoi quadri relativi alla guerra ...
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Pittore e incisore, nato a Belluno il 24 novembre 1689, morto a Venezia nel 1767. Scolaro del Lazzarini e di S. Ricci, dopo avere studiato e lavorato a Venezia, operò a Roma e in Germania dove, a Dresda, [...] fu pittore teatrale alla corte di Augusto III di Sassonia. Eseguì quadri storici e religiosi, paesaggi, scene digenere, vedute a olio e a fresco, e più spesso grandi decorazioni parietali e decorazioni da teatro. Gran parte dei suoi affreschi sono ...
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LAER, Pieter van, detto il Bamboccio
G. I. Hoogewerff
Pittore, nato a Haarlem (Olanda) nel 1592, morto probabilmente nel 1645. Nel 1623 partì per l'Italia, e si trattenne a Roma dal 1625 al 1638. Fu [...] in Roma: Andrea Both, Giovanni Miel, Michele Sweerts, ecc. Dei pittoridi Haarlem, Nicola Berchem e lo stesso Filippo Wouwerman risentirono della sua influenza. Nel suo genere è precursore di artisti come Adriano Brouwer, i fratelli Van Ostade e Jan ...
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ROSSI, Luigi
Paolo Mezzanotte
Pittore, nato a Lugano il 22 marzo 1853, morto a Tesserete (Ticino) il 6 agosto 1923. Studiò all'accademia di Milano con Giuseppe Bertini: da Carlo Mancini fu iniziato [...] appena diciottenne con un quadro digenere (In assenza dei padroni) acquistato dal khedivé. Chiamato a Parigi dal Guillaume verso il 1880, vi acquistò nome e grandi amicizie con le briose illustrazioni di Notre-Dame, di Tartarin sur les Alpes e ...
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Pittoredi ritratti e di quadri digenere. Nato a Malines il 26 dicembre 1633, morì a Breda probabilmente nel 1691. Fu ammesso maestro nella gilda di S. Luca in Anversa nel 1661. Dopo un soggiorno a Parigi, [...] Guglielmo Tell, rappresentata dinanzi alla gilda di S. Sebastiano d'Anversa. I, e architetture vi furono dipinte da W. S. von Ehrenberg, il paesaggio da Ph. A. Immerat. Spesso il B. collaborò con questi due pittori e anche con P. Gysels, Nicolas van ...
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SUTHERLAND, Graham Vivian
Emilio Villa
Pittore, incisore e illustratore, nato a Londra il 24 agosto 1903. Ha studiato alla scuola d'arte del Goldsmiths' College (università di Londra). Fa parte del [...] London Group, accolta dipittoridi varie tendenze d'avanguardia.
La sua arte ha subìto una rapida evoluzione e si è imposta 'oggetto in genere, risulta nella sua pittura intimamente psicologizzato: commento, parafrasi o simbolo di emozioni violente e ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...