. Famiglia di artisti portoghesi. Manuel Maria, nato a Lisbona il 28 dicembre 1818, morto il 31 gennaio 1880, ritornò, nelle riviste O Panorama e O Archivo Pittoresco, alla silografia, illustrando opere [...] pittori portoghesi del sec. XIX. Ancora giovanissimo ebbe successo a Parigi con un quadro, Concerto di dilettanti (1882; Museo d'arte contemporanea di Ma la sua finezza di sentimento emerge nei quadretti digenere (La tazza di tè, Frutta autunnali, ...
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Pittore, operoso nel sec. XVII, figlio, forse, di quel Fabio, scolaro dell'Agricola che lavorò nel Milanese e che morì nel 1761. Dai documenti non risulta con certezza se Giacomo C. fosse bresciano o milanese. [...] note, del C., che testimoniano la sua appartenenza alla tradizione pittorica essenzialmente lombarda sono, più che i suoi numerosi ritratti, specialmente le scene digenere raffiguranti mendicanti, guerci, storpi, monelli, nani, vecchi; un'umanità ...
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Pittore, litografo, incisore, nato il 3 marzo 1803 a Parigi, morto il 22 agosto 1860 a Fontainebleau. Essenzialmente autodidatta, lavorò pochissimo presso Abel de Pujol. Dopo un viaggio di studio in Svizzera, [...] pittori del tempo suo, ed ogni suo invio alle esposizioni costituisce un avvenimento. Nonostante ciò la sua grande ambizione era di il quale conosceva e apprezzava l'artista nei quadri digenere: come Bambini turchi presso una fontana (Chantilly), ...
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Pittore ungherese, nato il 28 gennaio 1844 a Nyiregyháza, morto il 16 giugno 1920 a Dolány. Allievo prima a Kassa (ora Košice) dei fratelli Béla e Francesco Klimkovics, studiò dal 1861 nell'Accademia di [...] scena, non appariscono i segni di nessuna decadenza passatista. Pittore ufficiale, esercitò la sua attività in un campo assai vasto, che si estese dalla pittura di storia a quella sacra, dalla mitologia al quadro digenere e al ritratto. Si distinse ...
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Pittore, nato a Bagnolet (Senna) l'8 settembre 1706; morto a Malta, sembra, nel 1791. Nel 1738 seguì il suo maestro, Jean-François de Troy, a Roma quando questi assunse la direzione dell'Accademia di Francia; [...] . Quando la tensione con la Russia culminò con le disfatte turche, il F. tornò, nel 1771, a Malta.
Fu ritrattista e pittoredigenere e tentò anche il paesaggio e il quadro sacro. Come ritrattista rappresentò con piacevole brio la società cosmopolita ...
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Pittore, nato a Leida il 7 aprile 1613, ivi sepolto il febbraio 1675. Dal 1628 al 1631 allievo del Rembrandt, il D. gli fu poi, con Jan Lievens, fedele compagno. I tre pittori lavoravano nel medesimo stile, [...] è l'iniziatore di un genere nuovo.
Fu nel 1648 uno dei fondatori della nuova corporazione dei pittoridi Leida e una finestra aperta (vedi la Giovane che si affaccia, nella Pinacoteca di Torino), motivo che i seguaci ripeterono all'infinito.
Bibl.: W ...
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Pittore ungherese, nato nei primi giorni del febbraio 1810 a Márkosfalva, morto a Budapest il 22 febbraio 1898. Dotato di precocissimo talento, si formò prima da sé, disegnando dal vero e copiando incisioni; [...] in Italia, e qui perfezionò la sua arte, copiando opere dipittori antichi. A Roma stette quasi un anno, protetto da Carlo Markó, suo compatriota già celebre, e vi dipinse alcuni ritratti, quadri digenere e vedute dei dintorni. Nel 1835 si stabilì a ...
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POSTIGLIONE
Alfonso De Romanis
. Famiglia dipittori napoletani. Le manifestazioni artistiche della famiglia Postiglione furono assai modeste per l'opera di Luigi (1812-1881) che dedicò la sua pittura [...] il fratello luca, nato nel 1876 e vivente a Napoli, ove lavora in pittura di "genere" e ritratti. La sua espressione pittorica, temperata da una certa castigatezza di scrittura, si fa sentire nelle sue Poesie in dialetto napoletano (Napoli 1920), le ...
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Pittore, nato a Gambarare di Mira (Venezia) nel 1814, morto a Roma il 1° febbraio 1892. Vissuto lungo tempo a Milano, il suo gusto pittorico rimase legato alla tradizione pittorica veneziana; il Grigoletti [...] e il Politi lo avevano difatti educato all'ammirazione di Tiziano. Fu pittore, secondo la moda romantica del tempo, di quadri storici; ma di lui si hanno anche quadri digenere, paesaggi - vedute di Venezia, Trieste e Roma - e ritratti: nei quali ...
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SKOVGAARD, Johan Frederik
Otto Andrup
Pittore, figlio di Peter Christian (v.), nato il 18 novembre 1856 a Copenaghen, morto ivi il 9 marzo 1933. Fu a Parigi, e, dal 1882, viaggiò ripetutamente in Italia, [...] annuale dell'Accademia, dove fu nominato professore nel 1909 e direttore negli anni 1920-22-24. Esordì come paesista e pittoredigenere, ma trovò presto la sua strada nella pittura religiosa, dipingendo, sotto l'influenza del Grundtvig: Lo stagno ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...