FRANCK, César-Auguste
Musicista, nato a Liegi il 10 dicembre 1822, morto a Parigi il 9 novembre 1890. Discendente da un'antica famiglia vallone già illustrata, fin dal sec. XVI, da rinomati pittori, [...] . Ed ecco allora nascere, insieme con i primi saggi di composizione severa e - per molti caratteri - personale, una serie di pagine virtuosistiche e di pezzi fantastici, digenere, fantasie brillanti e variazioni su melodie operistiche, atte a ...
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. Famiglia dipittoridi cognome Da Ponte, così chiamati da Bassano loro patria, ebbero bottega fiorentissima per più di un secolo in Bassano e in Venezia.
Furono pittori Francesco il Vecchio (c. 1475-1541), [...] che avvivano fantasticamente le sue scene digenere. Si può parlare di scene digenere, anche se egli tratta soggetti religiosi di manie di grandezza e di persecuzione. Morì a Venezia il 15 aprile 1622. L. è specialmente celebrato come pittoredi ...
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Pittore, nato a Venezia forse prima del 1340, morto probabilmente in Toscana dopo il 1387. Per quanto dal Vasari sia detto scolaro di Agnolo Gaddi, che egli avrebbe seguito da Venezia in Firenze, e sia [...] , tra i quali quello del pescatore Chiavello, onde il pittore ha argomento ad altra scena digenere. Osservando quanto rimane di queste storie (l'unica opera sicura del nostro pittore), vediamo che Antonio dovette prender contatto a Firenze con la ...
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MILLET, Jean-François
Louis Gillet
Pittore e incisore francese, nato a Gruchy, presso Gréville (Manica), il 4 ottobre 1814, morto a Barbizon (Senna e Marna) il 20 gennaio 1875. Era figlio d'un contadino. [...] digenere del Teniers e del Boucher, oppure delle pastorali del Gessner o di George Sand. L'esistenza dei contadini è rappresentata dal M. nei suoi aspetti grigi e nei gesti della perpetua fatica. Tutto ciò disorientava il borghese, i cui pittori ...
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Pittore, nato a Napoli il 7 luglio 1823, ivi morto il 13 agosto 1901. Fece i suoi studî nell'Accademia napoletana di belle arti, alla scuola del Guerra e del Mancinelli; e nell'Accademia stessa, dopo il [...] alcuni pittoridi maggiore età (Giacinto Gigante, Filippo e Giuseppe Palizzi) praticavano in piena libertà tipi di pittura all'Accademia. Era guerra di parole. La pittura d'interni pittoreschi, di paesaggi, digenere animalista, ecc., avrebbe ...
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Pittore, nato probabilmente a Colonia nel 1493, morto nel 1555. Fu il più rinomato tra i pittoridi Colonia, ai suoi tempi, e dal 1518 al 1521 ne rappresentò provvisoriamente la corporazione nel consiglio [...] germanico, nella Circoncisione del Museo Wallraf-Richartz, nella Madonna della collezione R. von Schnitzler di Colonia.
Le opere migliori del B. sono i ritratti: un genere d'arte che fu soprattutto da lui affermato a Colonia. La composizione ne è ...
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Pittore, nato a Parigi il 2 novembre 1699, morto ivi il 6 dicembre. 1779. Lo Ch. conservò sempre l'indirizzo impressogli dal suo maestro Cazes (1676-1754), appartenente a quel gruppo dipittori francesi [...] , che lo fecero notare: la Razza e la Credenza. L'anno seguente fu accolto all'accademia come pittore "di frutta, di fiori e di piccoli soggetti digenere"; nel 1731 sposò Margherita Saintar, da cui ebbe due figli: la famiglia, la casa, i pochi amici ...
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Pittore greco dei più vicini ai miglioli pittori del suo tempo (Plinio, Nat. Hist., XXXV, 138), nato in Egitto, scolaro di Ctesidemo (ibid., XXXV, 114), Contemporaneo di Alessandro il Grande e di Tolomeo [...] ad Alessandro, non riuscì, come l'artista di Colofone, a divenirne il pittore aulico.
Alcuni degli antichi posero senz'altro probabilmente su di un carro, con la dea in veste di auriga), Alessandro fanciullo, Tolomeo in caccia; digenere: un ...
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. Pittore fiorentino, di nome Francesco, nato il 1° marzo 1494, morto il 5 ottobre 1557; figlio di Ubertino di Bartolommeo orefice, d'una famiglia Filippini di Borgo San Lorenzo in Mugello, altrimenti [...] aspetti naturalistici ed episodici del Seicento e sembrano essere un anticipo della pittura "digenere". Al pari di quella di Piero di Cosimo, l'arte di quei pittori minori subì indubbiamente l'influsso del verismo fiammingo. Gli artisti presi a ...
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Fratelli, incisori e pittori, nati a Norimberga, Hans nel 1500, e Barthel nel 1502. Entrambi operosissimi incisori, appartengono a quel gruppo detto dei Kleinmeister, tedeschi, e in ispecie di Norimberga, [...] , trattò dapprima soggetti digenere, di preferenza scene allegoriche e storiche classicheggianti, nel gusto del mondo umanistico. Poco dopo il bando del 1525 si stabilì a Monaco come pittoredi corte del duca di Baviera Guglielmo IV, lavorandovi ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...