Marchese italiano (Forte dei Marmi 1898 - Firenze 1971). Responsabile per gli acquisti in Italia per conto di grandi magazzini americani, nel 1951 organizzò nella sua villa a Firenze la prima importante [...] , ottenendo una vasta eco internazionale. Con le successive presentazioni stagionali allestite, nel 1952, nella Sala Bianca di palazzo Pitti poi, dal 1953, a Roma, promosse e lanciò commercialmente all'estero la moda italiana e il made in Italy ...
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FRANCESCO da Montepulciano
Alfredo Galletti
Francescano - è ignoto l'anno della nascita; morì nel 1513 - appartenente a quella non esigua schiera di banditori di penitenza, di apocalittici annunziatori [...] del Savonarola e ispirati dal suo esempio, si levarono a predicare in molte parti d'Italia. I cronisti contemporanei I. Pitti e G. Cambi raccontano che egli, insieme con altri undici religiosi dell'ordine francescano, stabilì nel 1513 di percorrere ...
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Simons, Raf
Simons, Raf. ‒ Stilista belga (n. Neerpelt 1968). Dopo aver studiato industrial design, si dedica alla moda maschile lavorando prima per lo stilista Walter Van Bereindonck e poi fondando [...] allo stesso tempo, vicino alle culture giovanili, nel 2003 Simons è co-curatore della mostra organizzata dalla Fondazione Pitti immagine discovery Il quarto sesso che, esplora l’influenza dell’adolescenza nella società contemporanea. Nel 2005 lancia ...
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Pittore e incisore (Battedizzo, Bologna, 1609 - Madrid 1660). Allievo del Dentone, fu tra i più noti quadraturisti bolognesi, particolarmente ammirato per la ricchezza ornamentale dei suoi partiti decorativi. [...] ): la cappella del Rosario in S. Domenico e il soffitto della Sala Urbana nel Palazzo Comunale di Bologna; soffitti di palazzo Pitti a Firenze, ecc. Lavorò anche in Spagna. Giuseppe Maria, suo figlio (Bologna 1634 - ivi 1718), scolaro di Albani e del ...
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Umanista (Volterra 1470 - Roma 1516). Professore di eloquenza alla Sapienza a Roma e prefetto dal 1510 della Bibl. Vaticana, autore di discorsi funebri, di lavori filologici, di carmi. In una rappresentazione [...] a Roma dell'Ippolito di Seneca sostenne così bene il personaggio di Fedra da essere poi chiamato con tal nome. Celebre è il suo ritratto dipinto da Raffaello (Firenze, palazzo Pitti), del quale fu amico. ...
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. Famiglia di artisti, soprattutto scultori e stuccatori, oriundi da Settignano (Firenze), di cui i più importanti sono:
Luca. - Scultore e architetto, nato nel 1430 a Settignano da Iacopo di Bartolomeo, [...] a Firenze ove collaborò col Brunelleschi a S. Maria del Fiore e con l'Alberti a Palazzo Riccardi; attese anche a Palazzo Pitti e ad altre costruzioni.
Domenico. - Scultore. Nacque nel 1469 a Settignano, morì a Saragozza il 21 aprile 1519. Prima alla ...
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SERRES, Bernardone, di
Fabio Bargigia
SERRES (della Serra), Bernardone, di. – Nacque in data imprecisata, attorno alla metà del Trecento, nei pressi di Hagetmau, forse in località Serres-Los (secondo [...] , Lettere di un notaro a un mercante del secolo XIV, a cura di C. Guasti, I, Firenze 1880, p. 179, 433; B. Pitti, Cronica, a cura di A. Bacchi Della Lega, Bologna 1905, p. 136; Corpus chronicorum Bononiensium, a cura di A. Sorbelli, in RIS, XVIII ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Mannozzi (San Giovanni Valdarno 1592 - Firenze 1636). Allievo di M. Rosselli fino al 1610, studiò anche l'opera grafica di J. Callot e G. Parigi; lavorò specialmente [...] e di via Cennini, tra le sue prime opere) e nei dintorni (villa della Quiete; villa Corsini a Mezzomonte; palazzo Pitti, ecc.); a Roma, superata la formazione manierista, si orientò verso un linguaggio piacevolmente narrativo (abside dei SS. Quattro ...
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Famiglia di architetti e decoratori ticinesi attivi in Italia, soprattutto a Milano, nei secoli 18º-19º. Più noti: Giocondo (Bedano 1742 - Milano 1839), formatosi a Parma, dove giunse nel 1753 e dove ebbe [...] . Pur dedicandosi principalmente alla scultura, dopo aver lavorato a Parma, in Toscana (1774 circa: salone da ballo di palazzo Pitti a Firenze; Poggio Imperiale) e poi a Napoli (chiesa dell'Annunziata) con C. Vanvitelli, collaborò dal 1775 con G ...
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Pittore (Venezia 1659 - Londra 1713). Allievo del padre, Giovanni Francesco (n. Cassana, Genova - m. Mirandola 1690), un pittore della cerchia di B. Strozzi, C. si dedicò prevalentemente al ritratto, mantenendosi [...] come copista e restauratore (Cosimo III, Ritratto di cacciatore, La cuoca, Uffizi; La congiura di Catilina, da S. Rosa, Pal. Pitti). Nulla rimane della sua attività a Londra, dove fu chiamato da Anna Stuart. Suo fratello minore, Giovanni Agostino (n ...
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pitta2
pitta2 s. f. [lat. scient. Pitta, da una voce di origine telugu]. – Genere di uccelli passeriformi pittidi che comprende una ventina di specie diffuse in Africa, Asia e Australia, fra cui la p. del Bengala (lat. scient. Pitta brachyura),...
pittare1
pittare1 v. tr. [lat. *pictare, iterativo di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus], merid. – Dipingere, pitturare: fece allora p. da mastro don Giacinto una tavoletta del miracolo (Vincenzo Consolo).