Pittore, litografo e poligrafo (Pistoia 1780 - Cortona 1864), allievo di P. Benvenuti e amico di A. Canova, lavorò in Polonia (1818) e a Pietroburgo e Mosca (1820). Più che per le sue accademiche pitture [...] (Pistoia, chiesa dell'Umiltà; Firenze, palazzo Pitti, Ss. Annunziata, ecc.) è noto come corrispondente di P. Giordani e di V. Gioberti e per le sue bizzarre Memorie inutili (1860). ...
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Pittore (Roma 1634 - ivi 1689), scolaro e aiuto di Pietro da Cortona, sotto la cui direzione, al tempo di Alessandro VII, dipinse nel Quirinale una Storia di Ciro e l'Annunciazione. A Firenze continuò [...] la decorazione del Cortona in palazzo Pitti, terminando la sala di Apollo e dipingendo da suoi disegni la sala di Saturno. A Roma compì gli affreschi del maestro nella cappella Gavotti in San Nicola da Tolentino, affrescò la cupola di S. Agnese a ...
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Pittore (Arezzo 1769 - Firenze 1844) esponente della pittura neoclassica toscana. Studiò a Firenze e a Roma, dove frequentò A. Canova e V. Camuccini. Dal 1804 fu direttore dell'Accademia di belle arti [...] di Firenze e pittore della corte toscana. Opere a Firenze (palazzo Pitti: affreschi nella Sala di Ercole; S. Lorenzo: affreschi nella cupola della cappella dei Principi; Gall. d'arte moderna: Giuramento dei Sassoni a Napoleone); Arezzo (duomo). Fu ...
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MEDICI, Francesco Maria
Maria Pia Paoli
de’. – Nacque a Firenze il 12 nov. 1660 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere, diciotto anni dopo il fratello maggiore Cosimo, destinato a succedere [...] vari, s.v. (6 lettere del M. a Francesco Pitti, Nicola Mattei, Ferdinando Ximenes, Francesco Ambrogi); Pistoia, Arch. . 241-274; I. Protopapa, La prole granducale a Pitti in epoca medicea, in Vivere a Pitti. Una reggia dai Medici ai Savoia, a cura di ...
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GIACOMINI TEBALDUCCI, Antonio
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 1° ag. 1456 da Iacopo di Tommaso, detto Papi, e da Giovanna Giugni. La sua famiglia, il cui nome era stato semplicemente Tebalducci, cominciò [...] , 1597, fu più volte ristampata nel XIX sec.; l'edizione più recente è a cura di V. Bramanti, Bergamo 1990. I. Pitti riprese il lavoro del Nardi ampliandolo con documenti del G. (oggi tra le sue carte nella Bibl. nazionale di Firenze, Ginori Conti 29 ...
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Pittore (Firenze 1578 - ivi 1650); allievo di G. Pagani (fino al 1605), poi del Passignano, che seguì a Roma, risentì inoltre del Cigoli. Artista dalla facile vena decorativa, fu assai attivo a Firenze [...] (lunette nel chiostro della Ss. Annunziata, 1614-18; decorazioni in palazzo Pitti, 1622, nella villa di Poggio Imperiale, 1622-23, nel casino di S. Marco, 1622-23; tra i dipinti, Trionfo di David, 1620, Galleria Palatina; Natività e Visitazione, 1631 ...
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SALVESTRINI, Bartolomeo
Maria Cecilia Fabbri
– Nipote del pittore Piero Salvestrini (1574-1631), nacque il 6 dicembre 1599 nel popolo di S. Michele a Castello nei dintorni di Firenze, primogenito di [...] del disegno. Elenco alfabetico, Firenze 2000, p. 287; M. Chiarini, in La Galleria Palatina e gli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti. Catalogo dei dipinti, a cura di M. Chiarini - S. Padovani, I, Firenze 2003, n. 401, p. 255; M. Chappell, Unknown ...
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Pittore e incisore (Livorno 1739 - ivi 1811), allievo di I. E. Hugford. Ebbe notevole successo per le qualità cromatiche e la fantasia delle sue decorazioni (santuario di Montenero, 1771-73; a Firenze, [...] negli anni 1777-90, villa di Poggio Imperiale, galleria degli Uffizi e palazzo Pitti; certosa di Calci, 1793-94), contribuendo a diffondere il gusto neoclassico in Toscana. Si dedicò anche all'acquarello, alla tempera, all'incisione (acquaforte, ...
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Pittore (Volterra 1611 - Firenze 1689); allievo di M. Rosselli, risentì di Giovanni da San Giovanni, poi di Pietro da Cortona. Fu piacevole ed elegante decoratore: a Firenze, affreschi nella villa della [...] Petraia (dal 1636), nei palazzi Niccolini e Lanfredini, nella Sala delle Allegorie (1658) di palazzo Pitti. La Burla del piovano Arlotto (Firenze, Galleria Palatina) è un notevole esempio della pittura fiorentina in genere. ...
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Pittore (Rovenna, Como, 1604 - Bologna 1687). Formatosi con G. Ferrantini e con G. Caprera, collaborò dal 1635 come quadraturista e decoratore con il Dentone, A. Mitelli, G. Alboresi e G. Pizzoli in Spagna, [...] in Francia, e in Italia: a Roma (Pal. Spada, 1635), a Firenze (Pal. Pitti, 1637-41), a Sassuolo (Palazzo Estense, 1646-47), a Bologna (S. Domenico, Capp. del Rosario, 1655-57). ...
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pitta2
pitta2 s. f. [lat. scient. Pitta, da una voce di origine telugu]. – Genere di uccelli passeriformi pittidi che comprende una ventina di specie diffuse in Africa, Asia e Australia, fra cui la p. del Bengala (lat. scient. Pitta brachyura),...
pittare1
pittare1 v. tr. [lat. *pictare, iterativo di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus], merid. – Dipingere, pitturare: fece allora p. da mastro don Giacinto una tavoletta del miracolo (Vincenzo Consolo).