FERRERO, Leonardo
Marcello Gigante
Nato a Cuneo il 7 dic. 1915 da Antonio e da Domenica Peano. Allievo di A. Rostagni, si laureò a Torino nel 1937. Professore di latino e greco dal 1940 insegnò nei [...] rigettano la techne, ma vengono tuttavia collocati nello sviluppo unitario del pensiero estetico oraziano.
Con il libro Storia del pitagorismo nel mondo romano (Torino 1955) il F. era giunto a tracciare la storia di un grande movimento filosofico o ...
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Giorgione
Caterina Volpi
Natura e sentimento
Le opere del pittore veneto Giorgione, attivo alla fine del Quattrocento, colpiscono per la qualità del colore e per la capacità dell'artista di comunicare [...] stati interpretati in modo molto vario: come i re Magi, come tre sapienti esponenti della filosofia aristotelica, o pitagorica, o platonica: un'ipotesi suggestiva li vede come esponenti delle tre religioni monoteiste ‒ ebrea, musulmana e cristiana ...
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CRISTINI, Bartolomeo
Carlo Colombero
Nacque a Nizza il 28 maggio 1547.
Tutta la sua attività si svolse nell'ambito della corte sabauda, quale bibliotecario di Emanuele Filiberto prima e Carlo Emanuele [...] C. preparava metodicamente le lezioni da impartire ai giovani principi: si conosce infatti una sua Rithmomachia, specie di tavola pitagorica "per imparare con facilità e piacere la vera proprietà, proportione et uso de' numeri", del 1596. L'attività ...
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FARRA, Alessandro
Antonella Pagano
Nacque intorno agli anni Quaranta del sec. XVI a Castellazzo (ora Castellazzo Bormida) in provincia di Alessandria. Di famiglia nobile, il F. ebbe una tipica formazione [...] delle combinazioni numeriche presenti nei misteri cabalistici, nella simbologia egiziana, nella teologia e nella filosofia pitagorica; tali combinazioni non sono altro che rappresentazioni simboliche delle connessioni profonde che regolano l'armonia ...
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BIDERI (Bidera), Giovanni Emanuele
Sisto Sallusti
Di origine albanese, nacque a Palazzo Adriano (Palermo) il 4 ott. 1784 da umili genitori. Nel 1799 fu inviato in seminario, a Palermo, donde fuggì, [...] suo credo filosofico nella Triade (rist. a Napoli dal nipote Ferdinando nel 1877), contenente i Rapporti intorno alla Triade pitagorica e alla Trimurti indiana,Timeo di Locri con un'Avvertenza sullo schipto-albanese, che dichiara sua lingua nativa, e ...
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GRIMALDI, Giovanni Battista
Monica Cerroni
Secondogenito di Girolamo, creato cardinale nel 1527 dopo la morte della moglie Francesca Cattaneo, il G. nacque a Genova intorno al 1524.
Girolamo nacque [...] e premure di ogni sorta -, sui quali si andarono progressivamente innestando interessi intellettuali, come la passione per la filosofia pitagorica. In occasione del matrimonio del G. con Marietta Negroni - dal quale sarebbero nati cinque figlie e tre ...
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DE NINNO, Giuseppe
Salvatore Siciliano
Nacque a Giovinazzo (Bari) il 21 luglio 1852 da Michele e Pasqua Pasculli. Le famiglie, materna e paterna, erano entrambe di tradizione liberale, e di spiriti [...] 1922; Terlizzi nelle vicende politiche dal 1815 al 1830, ibid. 1928.
Bibl.: F. Caivano Schipani, Diz. de' soci dell'Accademia Pitagorica, Napoli 1884, pp. 53 s.; D. Giusto, Diz. bio-bibliogr. degli scrittori pugliesi viventi e dei morti nel presente ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] (I, 6) era dato dall'accordo di ottava più quarta, che chiaramente l'orecchio riconosceva come armonico, ma che i pitagorici non potevano riconoscere come tale, perché la sua espressione numerica era 8/3, irriducibile sia alla forma epimorica che a ...
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CAVALLI, Emanuele
Valerio Rivosecchi
Nacque a Lucera (Foggia) il 29 nov. 1904, gemello di Giuseppe, da Daniele, avvocato, e da Mariannina Cairelli. Nel 1921 si trasferì a Roma; dopo i primi studi all'istituto [...] Tommaso d'Aquino e l'Angelico, il suo parlare quieto era pregno d'una saggezza che veniva da molto lontano (dalla Scuola pitagorica - per il pensiero - e dalla civiltà pompeiana - per la pittura e i suoi segreti). Le mie pose, al suo studio, erano ...
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Astronomo, matematico e geografo (n. 100 d. C. circa - m. dopo il 170), vissuto ad Alessandria. Della sua vita conosciamo soltanto quello che si può ricavare dalle sue opere. La sua opera principale è [...] una traduzione araba degli ultimi quattro (l'ultimo è monco). In essa T. aderisce, come già Euclide, alla scuola pitagorica dei raggi visuali uscenti dall'occhio dove sostituisce tuttavia al "cono prospettico", una piramide con il vertice dell'occhio ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...