INCOMMENSURABILE
Federico Enriques
. In matematica si dicono incommensurabili due grandezze, le quali siano senza misura comune, cioè tali che non esista una parte aliquota dell'una che sia al tempo [...] a e il lato b del quadrato abbiano una comune misura, e quindi che esista una frazione m/n per cui sia
Dal noto teorema di Pitagora si ha a2 = 2b2, e quindi m2 = 2n2.
Ora si può ammettere che i due numeri interi m ed n non siano entrambi pari, ché ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La musica nel pensiero pitagorico
Carlo Serra
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’individuazione matematica delle consonanze, sistematizzata [...] concetto di logos, inteso come capacità di mettere numeri e cose, ma anche di quel delicato terreno percettivo a cui il pitagorismo ricorre, pur nelle sue forme estenuate di calcolo. Un calcolo che vuol mettere in scena figure e schemi intuitivi, che ...
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sistema binario, operazioni nel
sistema binario, operazioni nel algoritmi per le quattro operazioni nel → sistema binario, nel quale, essendoci soltanto le due cifre 0 e 1, le operazioni risultano semplificate.
• [...] nel sistema decimale la scrittura 102 rappresenta 1 ⋅ 21 + 0 ⋅ 20 = 210);
• nella moltiplicazione la corrispondente tavola pitagorica per il sistema binario è:
Tenendo presenti i precedenti casi elementari, le operazioni si svolgono utilizzando gli ...
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Matematica
Parte della matematica che riguarda lo studio dei numeri, in particolare dei numeri interi. Il termine fu usato per la prima volta dai pitagorici, per indicare la scienza astratta dei numeri, [...] regole pratiche di calcolo su essi.
Cenni storici
Alla più antica scuola pitagorica risale, quasi sicuramente, l’inizio dello studio dell’a. (in senso teorico). I pitagorici conobbero la distinzione dei numeri in pari e dispari, in primi e composti ...
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Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla [...] , per es., il concetto di linea è, per P., quello di pura lunghezza senza larghezza, in opposizione alla concezione pitagorica di linea costituita da punti monadi, che risponde a una conoscenza empirica non ancora razionalizzata. In scavi condotti a ...
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greca
grèca [s.f. dall'agg. greco] [ALG] Curva costituita da segmenti uguali consecutivi ad angolo retto fra loro e alternativamente paralleli (v. fig.), così detta in quanto era uno dei motivi ornamentali [...] medie e lunghe, costituita da un filo piegato a g. con lati lunghi un quarto di lunghezza d'onda, con sviluppo orizzontale nella direzione voluta. ◆ [ACS] Scala g.: la prima scala musicale, detta anche scala pitagorica: v. acustica musicale: I 40 f. ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] :3, i pesi tendenti le corde devono essere in rapporti 1:4, 4:9, 9:16, una relazione inversa al quadrato. Pitagora quindi, secondo Newton, applicò il principio ai movimenti dei pianeti: paragonando i pesi tendenti le corde ai pesi (masse) dei pianeti ...
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Poeta, storico e filosofo greco (n. poco prima del 480 a. C. - m. prima del 421 a. C.), figlio di Ortomene. Autore di tragedie e drammi satireschi (restano circa 80 frammenti), fu quarto nel canone alessandrino [...] , alcuni controversi: non è suo l'epigramma sulla morte di Euripide); pochi frammenti si hanno anche delle sue opere in prosa: Viaggi o Memorie, La fondazione di Chio, più propriamente storica, e Le Triadi, opera filosofica d'intonazione pitagorica. ...
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SOZIONE di Alessandria
Guido Calogero
Filosofo greco, vissuto intorno agl'inizî dell'era volgare. Fu uno dei rappresentanti della scuola filosofica cosiddetta dei Sestii, che fiorì a Roma in quel periodo. [...] carnei: gli esponeva i diversi motivi per cui se ne astenevano Quinto Sestio (il fondatore della scuola sopra nominata) e Pitagora, l'uno facendo appello soltanto a esigenze di frugalità e di pietà verso vite che potevano essere risparmiate e l'altro ...
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numero di Platone
numero di Platone numero di cui scrive Platone nella Repubblica (viii libro, 546b-c). Il numero è citato in modo vago come «numero geometrico che governa nel suo insieme le nascite [...] valore sia 216 perché nel brano si fa riferimento a dei cubi e 216 = 33 + 43 + 53 è la somma dei cubi della terna pitagorica (3, 4, 5). G. Cardano propose invece il valore 8128 perché è la somma dei cubi dei primi otto numeri dispari consecutivi: 13 ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...