Signore di Pisa (m. 1408). Figlio illegittimo di Gian Galeazzo, duca di Milano, ebbe alla morte del padre (1402) la signoria di Pisa; ma (1405), sentendovisi poco sicuro, per il tramite del francese Boucicaut, [...] governatore di Genova, vendé Pisa ai Fiorentini. Cedette anche il Sarzanese a Boucicaut e, per esso, a Genova (1407); ma per contrasti sopravvenuti circa la vendita di Pisa, fu fatto uccidere da Boucicaut stesso. ...
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Scultore, orefice e architetto (Pisa inizio sec. 14º - ivi, forse 1368). Figlio e scolaro di Andrea Pisano, nel 1349 era succeduto al padre come capomastro del duomo di Orvieto. Dal 1357 al 1359 dai documenti [...] madre al bambino, e più ancora la Madonna del latte (1350-68) per la chiesa di S. Maria della Spina, a Pisa, segnano il culmine del nuovo atteggiamento sentimentale di comunicazione tra madre e figlio, già da un trentennio apparso nella pittura. Tra ...
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Pittore (n. Rigoli, presso Pisa, 1348 circa - m. Pisa dopo il 1438). Attivo, oltre che a Pisa, a Genova e Savona, firmò opere che rivelano influssi senesi e fiorentini (Niccolò Gerini, Taddeo di Bartolo): [...] Madonna col Bambino e santi (1397; Pisa, S. Paolo a Ripa d'Arno); Madonna col Bambino tra angeli e santi (Palermo, Galleria Regionale); Madonna e santi con storie di s. Bartolomeo (1415; Genova, S. Bartolomeo degli Armeni); Madonna col Bambino e ...
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Filosofo sensista (Pisa o Livorno 1707 - Calci, Pisa, 1767). Insegnò logica (1731), poi filosofia (1735) nell'univ. di Pisa. Combatté il cartesianesimo, esaltò Galileo. Opera principale le Rationalis philosophiae [...] institutiones (1741); inoltre Raccolta di opuscoli filosofici e filologici (1766) e Caratteri di varii uomini illustri (post., 1773-74) ...
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Religiosa (n. Pisa 1362 - m. 1419), figlia di Pietro, signore di Pisa. Alla morte del fidanzato si ritirò in un convento di clarisse; rapita dal convento dai familiari, che non la volevano monaca, riuscì [...] poi a superare la loro opposizione ed entrò tra le domenicane di Pisa. Nel 1384 fondò il monastero pisano di S. Domenico, con regola assai austera. Ci restano di lei alcune Lettere, fresca testimonianza della sua spiritualità. ...
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Filosofo italiano (Conversano 1839 - Pisa 1914); prof. (dal 1887) di filosofia teoretica all'univ. di Pisa. Allievo di F. Fiorentino, subì l'influsso di B. Spaventa diventando seguace dell'hegelismo, a [...] cui iniziò poi G. Gentile, suo scolaro a Pisa. Scritti principali: Dell'apriori nella formazione dell'anima e della coscienza (1883); L'unità sintetica kantiana e l'esigenza positivistica (1885); Sentire e pensare (1886); Ricerca speculativa (1893); ...
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Matematico italiano (Forlì 1846 - Pisa 1933). Volontario nella guerra del 1866, allievo a Bologna di L. Cremona, poi a Pisa di E. Betti e U. Dini; prof. nelle univ. di Pavia e di Pisa, dove si stabilì [...] definitivamente nel 1892; socio nazionale dei Lincei (1904). Il B. si pose per primo il problema della determinazione dei tipi birazionalmente distinti d'involuzioni cremoniane piane. Portano il nome del ...
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Scultore (Vinci 1531 - Pisa 1554), nipote di Leonardo. Si formò alla scuola di B. Bandinelli e del Tribolo, col quale collaborò alla decorazione delle fontane della villa medicea a Castello; in un soggiorno [...] interessi per l'antico e per Michelangelo. Chiamato a Pisa, realizzò, tra l'altro, la statua della Dovizia (1550) per la piazza del Mercato, il bassorilievo marmoreo con Cosimo I patrono di Pisa (Musei Vaticani), il gruppo Sansone abbatte un filisteo ...
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Matematico italiano (Gallipoli 1885 - Pisa 1946), prof. di algebra e di analisi nelle univ. di Cagliari (1913), Parma (1914), Bologna (1922), Pisa (1930), Roma (1939), ancora Pisa (1942). Accademico pontificio [...] (1942); uno dei XL; socio corrispondente dei Lincei (1922). Nel campo dell'analisi, conseguì risultati di primissimo piano nel calcolo delle variazioni (Fondamenti di calcolo delle variazioni, 1921-23) ...
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Letterato (Lucignano 1776 - Pisa 1855), prof. (dal 1804) di eloquenza italiana nell'univ. di Pisa. Più che all'abbondante produzione poetica e agli scritti a sostegno della toscanità della lingua, legò [...] coi tit. La signora di Monza e La sventurata di Monza; Luisa Strozzi, 4 voll., 1833; Il conte Ugolino della Gherardesca e i Ghibellini di Pisa, 1843). Scrisse anche drammi (Torquato Tasso, 1832) e una Storia della pittura italiana (7 voll., 1835-37). ...
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pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. e con iniziale maiusc., il Pisano, il...
paleopatologo
s. m. Esperto di paleopatologia, dello studio delle patologie che si riscontrano nei reperti delle varie epoche dell’antichità. ◆ Tra circa sei mesi si metterà al lavoro una task force di storici della medicina e paleopatologi...