TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] '' per le Troiane di Euripide diretto da T. Salmon nel 1987-88, o al ''progetto'' intorno a Ciascuno a suo modo di L. Pirandello del regista russo A. Vasil'ev in collaborazione con la Scuola d'arte drammatica di Mosca (diretta da Vasil'ev) e con il ...
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Attrice italiana (Milano 1900 - ivi 1988); esordì (1924) nella compagnia Talli e nel 1925 divenne prim'attrice del Teatro d'Arte fondato da Pirandello a Roma; seguì poi la compagnia pirandelliana in numerose [...] tournées in Italia e all'estero e fu la prima interprete di numerosi lavori drammatici che Pirandello scrisse per lei. Attrice esuberante e di grande temperamento, ha recitato anche in francese e in inglese. Ritiratasi dalle scene nel 1938, quando si ...
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Attore italiano (Catania 1921 - ivi 2001). Affermatosi nel 1957 con l'interpretazione di Liolà di Pirandello, fu tra i principali animatori dell'Ente teatro di Sicilia da cui nacque poi il Teatro Stabile [...] di Catania. Ospite dei più importanti teatri italiani, diede il meglio di sé nell'interpretazione di testi di G. Verga, L. Pirandello, V. Brancati e L. Sciascia; di quest'ultimo interpretò con grande successo Il giorno della civetta. In teatro offrì ...
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Regista e attore italiano (Sant'Angelo in Lizzola, Pesaro, 1947 - Roma 2017). Ha esordito con Pirandello chi? (1973), collocandosi tra gli autori più significativi dell'avanguardia teatrale romana. La [...] sostituzione dell'immagine alla parola e l'effetto visionario caratterizzano i suoi primi spettacoli, molti dei quali in collaborazione con lo scenografo A. Aglioti (Tarzan!, 1974; Otello, 1974; Locus ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] del teatro italiano della prima metà del secolo (vale a dire il mondo del padre, degli ultimi grandi attori e di Pirandello: mistero da indagare e insieme oggetto di nostalgia), e il nuovo ambiente nato dopo la guerra, quello dei suoi coetanei, di ...
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Attore italiano (Bologna 1901 - Punta Ala 1974). Esordì nel 1924 nella compagnia di Alda Borelli; fu poi primo attor giovane con L. Pirandello, con S. Ferrati e L. Picasso, con A. Betrone e con M. Melato; [...] notte e Le allegre comari di Windsor di Shakespeare; Il giocatore da Dostoevskij; Ma non è una cosa seria di Pirandello; Cyrano di Bergerac di E. Rostand; Il cardinale Lambertini di A. Testoni). Ha svolto anche notevole attività cinematografica; fra ...
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Commediografo inglese (Islington 1925 - Twickenham 2004). Nella sua vasta produzione teatrale si avverte l'eco dissimulata di una tematica psicologica che, partendo da Pirandello, arriva a Beckett e a [...] Pinter. La sua critica della società contemporanea, tra la digressione brillante e la battuta profonda, ricorre ora alla tecnica brechtiana ora al teatro nel teatro, al colloquio col pubblico alla maniera ...
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De Filippo, Luigi - Attore italiano (Napoli 1930 - Roma 2018). Figlio di Peppino, ha esordito nel 1951 con il padre; ha interpretato testi di Molière, Gogol', Pirandello, Plauto; come regista ha messo [...] in scena numerosi testi di Peppino (Don Rafele 'o trumbone, 1981; Non è vero ma ci credo, 1984) e di Scarpetta (Santarella, 1992); è autore di commedie e apologhi farseschi e surreali ispirati alla cronaca ...
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Attrice italiana (Firenze 1927 - Roma 2003). Interprete di moderna tecnica e nervosa sensibilità, offrì le prove migliori con registi come G. Strehler (I giganti della montagna di L. Pirandello, 1966; [...] La cantata del mostro lusitano di P. Weiss, 1970), A. Trionfo (Elettra, 1974) e L. Ronconi, che la diresse spesso, esaltandone il distacco critico dai personaggi e la dizione antinaturalistica (Orestea, ...
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Drammaturgo e narratore italiano (Caltanissetta 1887 - Lido di Camaiore 1956). Il suo teatro, al quale è soprattutto legato il suo nome, ha un notevole significato polemico e storico, costituendo, con [...] L. Ferrante, II e III a cura di R. Jacobbi) ha un notevole significato polemico e storico, costituendo, con quello di Pirandello (da cui deriva più di un motivo), e con quello del "grottesco", la negazione e dissoluzione del teatro verista e borghese ...
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pirandelliano
agg. – Che si riferisce a L. Pirandello (1867-1936), al suo pensiero e alla sua opera di narratore e drammaturgo: le novelle p.; il teatro p.; i personaggi p.; lo stile pirandelliano. In senso estens. e fig., che presenta stretta...
pirandellismo
s. m. – L’insieme dei caratteri distintivi del pensiero e dell’arte di L. Pirandello, l’essenza della sua opera, incentrata su una visione angosciosamente relativistica della vita e del mondo, secondo la quale non è possibile...