Roberto GigliucciBreve storia dell’amore nella letteratura europea. Dai trovatori a StendhalRoma, Carocci, 2024 Per la collana “Lingue e letterature” della casa editrice romana, Roberto Gigliucci – fine [...] e nella pratica […].Lo schema del triangolo sopravvivente trova forme del tutto nuove e paradossali nei drammi di Ibsen e Pirandello.Il moderno roman d’analyse, romanzo di molti amori e di sadismo, con anche estatiche pagine descrittive, raggiunge l ...
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Guido FabriziIl madremotoRoma, Robin Edizioni, 2022 Sono trenta i capitoli, o, meglio, come l’autore li chiama, i «punti congiunti» che restituiscono, in questo romanzo, la vicenda di un eterno ricominciare, [...] pagine del romanzo che guardano e ci inducono a guardare alla letteratura: Pirandello presiede alla breve (e felice) parentesi teatrale di Javier e ancora al Pirandello delle novelle e in particolare a Cinci viene spontaneo pensare per l’episodio ...
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L’imposizione e la più o meno approfondita spiegazione dei soprannomi, o nomignoli per Giovanni Verga e ingiurie per Leonardo Sciascia (Pirandello usa invece sovente la locuzione X inteso Y) costituiscono [...] e mandavano gente alla forca, per piacere malvagio». Paretimologie, eufemismi e variazioni diafasicheI soprannomi sono importanti per Pirandello anche come spia dell’immedesimazione nel ruolo che gli altri ci assegnano. Nella toccatina, a Cristoforo ...
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Un autore può battezzare i propri personaggi ricorrendo a forme lessicali curiose o rare, oppure banali e consuete. Inoltre si può misurare il suo impegno o la sua pigrizia onomastica lungo il gradiente [...] lo stesso accade in Come le foglie (1900). Può allora non essere un caso che l’amante nel triangolo pirandelliano si chiami Antonio Serra, e il protagonista di Giuseppe Giacosa, Giovanni Rosani. Filoni tradizionaliUn altro elemento verificabile è se ...
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Raramente l’attenzione è stata posta sulle potenzialità simboliche del nome proprio in letteratura. Partiamo con un grande nome come Marcel Proust e con un suo celebre passo, sia pure riferito a toponimi [...] tipici delle classi meno elevate e dunque saranno suonati ai suoi orecchi come realistici. Pirandello e le opinioni di Cavazzoni, Sanguineti e SavinioIn Pirandello il nome cangiante, perdibile e riacquistabile, è uno dei segni trasparenti dell’essere ...
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Si fa presto a dire: «Vorrei un panino». Quale panino? Tanto per complicare la scelta, si tratta di stabilire se vogliamo sceglierlo in modo diacronico, seguendo dall’esordio ai giorni nostri la storia [...] , Mr H. W. Madden, detto “Bill”, malandato irlandese trapiantato in Sicilia; fa capolino nel primo romanzo di Luigi Pirandello, L’esclusa, pubblicato nel 1901. Compare per regalarci la prima attestazione della locuzione panino imbottito, citata come ...
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Nessun testo più di L’artefice aggiunto. Riflessioni sulla traduzione in Italia: 1900-1975 (curato da Angela Albanese e Franco Nasi e apparso nel 2015 per i tipi della ravennate Longo senza suscitare il [...] viva» delle opere letterarie; la traduzione è opera d’arte autonoma, non secondaria rispetto all’originale)‒ e del crocianissimo Pirandello: «Illustratori, attori e traduttori […] hanno davanti a sé un’opera d’arte già espressa, cioè già concepita ed ...
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Valentina TamborraI nascostiRoma, Minimum fax, 2024 «Quella di Tursi, il mio paese in provincia di Matera, era una delle tante parlate destinate a scomparire. Ho dovuto cercare il modo di fissare sulla [...] vada a cercare il Nessuno nell’antro del Ciclope, qualcun altro la colei che mi si crede dei testi pirandelliani (L. Pirandello, Così è se vi pare, 1917). Lingua vuole dire cultura, resistenza, memoria di ciò che siamo e che siamo stati: impedirla ...
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Ha il cilindro per cappello, due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo, la gardenia nell’occhiello e sul candido gilet, un papillon, un papillon di seta blu.(Vecchio frac, Domenico Modugno, 1955) Milva [...] . Era tutto lì, Adriano Meis, in quel cappello, in quel bastone. Avrei lasciato tutto, là, a casa, abiti, libri.... (Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, 1904). Il ciclo Piccoli ritratti della canzone d’autore (1950-1990) è ideato, curato e scritto ...
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Una giustificazione a ritroso per queste schede sono le recensioni teatrali di Antonio Gramsci legate agli spettacoli di Pirandello. Quelle lontane «cronache» consentono di tracciare a terra una riga temporale [...] che sembra unire l’affezione marxiana ed esistenzialista di Franco Basaglia per il drammaturgo siciliano ad alcune suggestioni gramsciane. Tale segno si ritrova nelle ricerche lessicografiche delle schedine ...
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pirandelliano
agg. – Che si riferisce a L. Pirandello (1867-1936), al suo pensiero e alla sua opera di narratore e drammaturgo: le novelle p.; il teatro p.; i personaggi p.; lo stile pirandelliano. In senso estens. e fig., che presenta stretta...
pirandellismo
s. m. – L’insieme dei caratteri distintivi del pensiero e dell’arte di L. Pirandello, l’essenza della sua opera, incentrata su una visione angosciosamente relativistica della vita e del mondo, secondo la quale non è possibile...
Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...