Il 5 gennaio 1984, a Catania, poco dopo le 21 e 30, sotto i colpi di killer di Cosa nostra, moriva Giuseppe Fava. Il destino volle che l’assassinio si consumasse davanti a un teatro. Non uno qualunque, [...] attività di giornalista. Quella sera al Verga, oggi Teatro Stabile, andava in scena Turi Ferro con Pensaci, Giacomino!, di Pirandello. A Francesca, la nipotina di Fava, era stata affidata la parte di Ninì. Il nonno, al termine dello spettacolo ...
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Gabriel García Márquez, nel suo Vivere per raccontarla, afferma che siamo tutti degli scampati a qualcosa, a una curva, a un incrocio stradale, a un vaso di fiori che precipita da un balcone. Sopravvissuti. [...] un passo letterario dove ironia e dolore sono i contraltari fondamentali. Per Camilleri si tratta di Georges Simenon, Pirandello e, soprattutto in quanto a satira, Manuel Vázquez Montalbán, mentre per Argentina i riferimenti sono a Charles Bukowski ...
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L’articolo intende proporre una riflessione su come diversi gruppi sociali siano stati rappresentati, negli ultimi secoli, in teatro, dal punto di vista linguistico. L’argomento è vasto e potenzialmente [...] ai maiali. Il mastro-medico e il giovane pedagogo si esprime in modo più forbito, così come il personaggio del vecchio miracolato (Pirandello 1925: ad l.). Gli umili e i potenti di Fo e RameIl terzo caso studio preso in esame riguarda il teatro di Fo ...
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Un autore particolarmente vicino alla concezione dell’unicità del nome per un personaggio è stato Italo Calvino, che ebbe a dichiararsi contrario ai nomi scialbi, insignificanti, anodini, considerati non [...] incerte o del tutto inconsce da parte dell’autore (e in troppi casi non è dato saperlo). Infatti, citando ancora Pirandello, potrebbe sembrare forzato che il bravo giudice D’Andrea nella novella Patente abbia un cognome allusivo alla sua umanità (sia ...
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Il nome proprio può indicare, in funzione di coordinate cronologiche e diatopiche, anche un tipo psicologico o sociale ben determinato. Il degrado socionomastico che può subire una forma è sovente riflesso [...] peggio i nervi. Non vi trovavo alcuna proprietà, alcun senso. Come se, in fondo, i cognomi dovessero averne...».Ma in realtà Pirandello sa bene che questo senso deve pur esserci. Quando non c’è, manca l’identità stessa. «Non sa di nomi la vita ...
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Roberto GigliucciBreve storia dell’amore nella letteratura europea. Dai trovatori a StendhalRoma, Carocci, 2024 Per la collana “Lingue e letterature” della casa editrice romana, Roberto Gigliucci – fine [...] e nella pratica […].Lo schema del triangolo sopravvivente trova forme del tutto nuove e paradossali nei drammi di Ibsen e Pirandello.Il moderno roman d’analyse, romanzo di molti amori e di sadismo, con anche estatiche pagine descrittive, raggiunge l ...
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Guido FabriziIl madremotoRoma, Robin Edizioni, 2022 Sono trenta i capitoli, o, meglio, come l’autore li chiama, i «punti congiunti» che restituiscono, in questo romanzo, la vicenda di un eterno ricominciare, [...] pagine del romanzo che guardano e ci inducono a guardare alla letteratura: Pirandello presiede alla breve (e felice) parentesi teatrale di Javier e ancora al Pirandello delle novelle e in particolare a Cinci viene spontaneo pensare per l’episodio ...
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L’imposizione e la più o meno approfondita spiegazione dei soprannomi, o nomignoli per Giovanni Verga e ingiurie per Leonardo Sciascia (Pirandello usa invece sovente la locuzione X inteso Y) costituiscono [...] e mandavano gente alla forca, per piacere malvagio». Paretimologie, eufemismi e variazioni diafasicheI soprannomi sono importanti per Pirandello anche come spia dell’immedesimazione nel ruolo che gli altri ci assegnano. Nella toccatina, a Cristoforo ...
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Un autore può battezzare i propri personaggi ricorrendo a forme lessicali curiose o rare, oppure banali e consuete. Inoltre si può misurare il suo impegno o la sua pigrizia onomastica lungo il gradiente [...] lo stesso accade in Come le foglie (1900). Può allora non essere un caso che l’amante nel triangolo pirandelliano si chiami Antonio Serra, e il protagonista di Giuseppe Giacosa, Giovanni Rosani. Filoni tradizionaliUn altro elemento verificabile è se ...
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Raramente l’attenzione è stata posta sulle potenzialità simboliche del nome proprio in letteratura. Partiamo con un grande nome come Marcel Proust e con un suo celebre passo, sia pure riferito a toponimi [...] tipici delle classi meno elevate e dunque saranno suonati ai suoi orecchi come realistici. Pirandello e le opinioni di Cavazzoni, Sanguineti e SavinioIn Pirandello il nome cangiante, perdibile e riacquistabile, è uno dei segni trasparenti dell’essere ...
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pirandelliano
agg. – Che si riferisce a L. Pirandello (1867-1936), al suo pensiero e alla sua opera di narratore e drammaturgo: le novelle p.; il teatro p.; i personaggi p.; lo stile pirandelliano. In senso estens. e fig., che presenta stretta...
pirandellismo
s. m. – L’insieme dei caratteri distintivi del pensiero e dell’arte di L. Pirandello, l’essenza della sua opera, incentrata su una visione angosciosamente relativistica della vita e del mondo, secondo la quale non è possibile...
Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuola siciliana,...
Pittore italiano (Roma 1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle,...