Cardinale e uomo di stato (Roma 1757 - ivi 1824). Giudice del tribunale della segnatura e uditore di Rota, incaricato nel 1797 di organizzare l'esercito pontificio, diede le prime prove della sua abilità [...] per la Francia, ove l'anno dopo rifiutò di assistere alle nozze di Napoleone con Maria Luisa. Indusse nel 1813 PioVII a sconfessare il concordato di Fontainebleau; alla caduta di Napoleone, fu durante il congresso di Vienna negoziatore abilissimo e ...
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Comune della Campania (130,84 km2 con 58.338 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città a 135 m s.l.m. sul colle della Guardia, alla confluenza del Sabato nel Calore, sorge nel cuore della regione [...] Repubblica partenopea; nel 1806 Napoleone la eresse in principato per Talleyrand, ma il congresso di Vienna la restituì a PioVII. B. partecipò ai moti carbonari del 1820-21 e fu riconsegnata alla Chiesa dalle truppe austriache; nel 1860 Garibaldi ...
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Accordo stipulato fra due parti, siano persone private, enti o Stati.
Diritto
Diritto amministrativo
C. fallimentare Disciplinato dagli art. 124 e seg. legge fallimentare, consente di evitare le fasi [...] fra Leone X e Francesco I (1516), per l’abolizione della Prammatica sanzione di Bourges (➔); quello fra Napoleone e PioVII (1801), che pose termine al dissidio creato dalla Rivoluzione francese fra la Chiesa e lo Stato.
Approfondimenti di attualità ...
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Scultore danese (Copenaghen 1770 - ivi 1844). Considerato tra i massimi esponenti del neoclassicismo, visse in Italia e soprattutto a Roma dove si dedicò allo studio dell'antico ricevendo onori, commissioni [...] Tra le opere: Il Giasone (1803, Copenaghen, Thorvaldsens Museum), Cristo e gli Apostoli (1821-27, Copenaghen, Fruekirke), monumento a PioVII (1831) in S. Pietro.
Vita
Figlio di un intagliatore di legno islandese, dal 1781 si formò all'accademia di ...
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Architetto (Roma 1763 - ivi 1822), figlio e allievo di Pietro il Vecchio, fu, con G. Valadier, il più significativo esponente del primo neoclassicismo a Roma. Cominciò la sua attività collaborando con [...] tra i quali quello di trasformare la sala grande del Palazzo senatorio sul Campidoglio) e ancora dopo il ritorno a Roma di PioVII. Svolse anche attività di archeologo: tra l'altro, nel 1802-03 diresse, per incarico del papa, alcuni scavi intorno all ...
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Dichiarazione politica, poi sistema politico che regolò la vita dei principali Stati europei dal 1815 al 1830. La dichiarazione, firmata a Parigi il 26 settembre 1815 da Alessandro I di Russia, Federico [...] . In seguito aderirono anche i re di Francia, dei Paesi Bassi, di Svezia e di Sardegna; non aderirono invece PioVII e il principe reggente d’Inghilterra. Tuttavia il ministro degli esteri britannico R.S. Castlereagh promosse il rinnovamento (20 ...
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Treia Comune della prov. di Macerata (93,1 km2 con 9688 ab. nel 2008). Il centro è situato a 342 m s.l.m., su una dorsale allungata alla sinistra del fiume Potenza.
L’antica T. fu municipio romano e forse [...] dal 1433 possesso degli Sforza; da Giulio III fu data a Federico Cesi. Nel 1790 Pio VI ridiede al centro il nome antico di T. e la dignità di città. Nel 1807 PioVII la istituì sede vescovile.
Conserva resti delle mura romaniche. Notevoli le porte di ...
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Prelato (Albano 1747 - Roma 1821); segretario di varie congregazioni e arcivescovo titolare d'Isauria, fu membro della commissione per l'esame del sinodo di Pistoia. Durante la prigionia di Pio VI fu delegato [...] apostolico per il governo di Roma (1798), e, fatto cardinale (1801), una seconda volta durante l'esilio di PioVII: deportato in Francia (1801), subì la prigionia a Vincennes; liberato per le trattative di Fontainebleau, e tornato a Roma, fu vescovo ...
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Ecclesiastico (Piacenza 1744 - Roma 1830); cardinale dal 1795, nel marzo-giugno 1800 fu vicario di Roma fino all'arrivo del neo-eletto PioVII. Dopo che Napoleone ebbe abolito lo stato della Chiesa (1809), [...] con gli altri cardinali neri (cosiddetti perché, per l'ostilità manifestata contro l'imperatore, fu loro proibito di indossare la porpora) venne confinato in Francia (1810). Restaurato il governo pontificio ...
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Prelato e scrittore (Tourves 1772 - Tolosa 1851), nipote e consigliere ecclesiastico del ministro Portalis, vicario capitolare di Parigi (dopo il 1807); accusato di aver divulgato la bolla di scomunica [...] di PioVII contro Napoleone, fu imprigionato (1811-14); fu poi vescovo di Baiona (1817), arcivescovo di Tolosa (1830), cardinale (1850). Redasse e inviò a Roma (1832) una dettagliata censura delle idee di La Mennais, contribuendo alla sua condanna. ...
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piano
pïano agg. – Che si riferisce a un pontefice di nome Pio: abito piano, altra denominazione dell’abito talare, reso obbligatorio da Pio IX (1792-1878) in tutte le circostanze; Ordine Piano, ordine equestre pontificio, istituito da Pio...
pontificato
(ant. ponteficato) s. m. [dal lat. pontificatus -us, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. Titolo e ufficio di pontefice, nell’antica Roma; p. massimo, la carica di pontefice massimo. 2. Dignità di sommo pontefice, papato:...