Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] aria nell’apparato fonatorio, in seguito alla quale l’aria esterna vi entra (per es., mediante la creazione di una cavità a totale progressiva (rom. mo[nːn]o ~ mo[nd]o; pio[mːm]o ~ pio[mb]o), ma non nel Salento, nella Calabria meridionale e nelle ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] per stabilire un primo rapporto di dipendenza con la corte di Alessandro VI. Non si sa se l'iniziativa fosse partita dal nunzio o dall appianò per l'intervento sia del cardinale sia di Alberto Pio e l'A. mantenne anche la rappresentanza del la Marck ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] so»], in Calabria [ˈvɔɟːu mu ˈbːiu] «voglio bere» (gr. thèlo nà pìo), [ˈjiru mi ˈjɔkanu] «sono andati a giocare».
Nel Salento, poi (ma anche irrealtà riferito al passato, «se avessi potuto, avrei fatto»): [viˈvia ʧi nʧˈɛra ˈakwa] «berrei, se ci fosse ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] dei documenti, e in particolare delle lettere di papa Alessandro VI Borgia (Drusi 1995: 146-147), hanno evidenziato l’esistenza , Firenze, Sansoni (1a ed. 1937), 2 voll.
Rajna, Pio (1901), La lingua cortigiana, in Miscellanea linguistica in onore di ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] Gaston Paris e Le fonti dell'Orlando Furioso di Pio Rajna, ma notevole per la conoscenza diretta di . ed arti, XCI (1931-32), pp. 83-86; G. Bertoni, in Il Libro italiano, VI (1938), pp. 299-302; A. Viscardi, in Veneto, 3 giugno 1932, e in La Cultura ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] com’è confermato dal grido di incitamento dei tifosi della Fiorentina (vi-o-la, vi-o-la!). La difficoltà è qui costituita dalla scelta fra ➔ /f/: cfr. sof.fio, sof.fro, cap.pio, lab.bro. Le geminate intrinseche subiscono tuttavia maggiori costrizioni ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] a’ tuoi lumi,
che pena! Che martir, che fier tormento!
Grazie vi rendo, oh giorno di contento!
Senti, che pensi? Olà figli, compositore dell’opera citata): «bugia pietosa», «croce e delizia», «pio ministro» (da La traviata di Verdi); «e non mi pesa ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] quando, con la Controriforma, furono sottoposti da Pio IV alle diocesi latine. Le comunità italo- con [ˈcumʃti] «il latte», [ˈɟuri] «il ginocchio» (Ururi). Vi sono infine fenomeni che distinguono l’insieme delle varietà arbëreshe da quelle d’Albania ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] alla nasale omorganica: mo[nd]o → mo[nː]o; pio[mb]o → pio[mː]o e – con una diffusione sensibilmente minore – li[ŋ > *venjo > ve[ɲː]o, vinea > *vinja > vi[ɲː]a).
Il digramma ‹gn› fu peraltro il modello per il parallelo digramma ‹gl ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] 853).
Tra i detoponimici (nomi comuni derivati da toponimi) vi sono specialmente nomi di prodotti e cibi tipici di una , Roma, Società Editrice Romana, pp. 199-214.
Rajna, Pio (1888), Contributi alla storia dell’epopea e del romanzo medievale. ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
clementino
agg. – Relativo a papi di nome Clemente. In partic.: letteratura c., serie di opere di ispirazione ascetica di differenti autori ed età, attribuite a torto dalla tradizione a papa Clemente I (fine del 1° sec.), la cui parte più...