(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] lotte che portarono (1375) al tradimento a danno di Leone VI di Lusignano e all’insediamento in Cilicia dei Mamelucchi siro-egiziani clausola dell’emancipazione degli Armeni, il che permise a Pio VIII di creare la sede primaziale armeno-cattolica di ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] e dal 14° sec. divenne puramente titolare. Ristabilito da Pio IX nel 1847, il patriarcato latino di G. dipende dalla dal 1311, sede anche di un patriarca armeno-gregoriano. Vi hanno pure autorità un vescovo copto-monofisita, un metropolita nestoriano ...
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Antonio Menniti Ippolito
Terèsa di Calcutta, santa. – Al secolo Gonxha Agnes Bojaxhiu (Skopje 1910 - Calcutta 1997), nacque da famiglia benestante d’origine albanese a Skopje, nell’odierna Macedonia, [...] servizio dei più poveri. Il 12 aprile 1948, ottenne da Pio XII il decreto di «esclaustrazione» che le avrebbe consentito di Missionari della Carità mentre il 10 febbraio 1965 papa Paolo VI volle che la Congregazione, che aveva conosciuto in un ...
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Bene giuridico protetto dalle norme disciplinanti i delitti di falso (➔ falsità). È definita pubblica la f. integrante un fenomeno collettivo permanente, un peculiare atteggiamento morale o un costume [...] Congregazione del Sant’Offizio in seguito al motuproprio di Paolo VI Integrae servandae (1965). La Congregazione ha il compito «di dall’attiva propaganda che queste svolgevano. In sua sostituzione Pio XI istituì (1930), con personalità giuridica, la ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] più caratteristiche, l'affermazione che l'incarnazione del Verbo vi sarebbe stata anche se Adamo non avesse peccato, la sua autorità più volte confermata da papi (Pio V lo disse "teologo esimio e pio"; Alessandro VII "principe dei teologi moderni") ...
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Filosofo e teologo, detto doctor Universalis (Lauingen, Svevia, forse 1193 o 1200 o 1206 - Colonia 1280). Maestro di Tommaso d'Aquino, si impegnò a far conoscere la filosofia aristotelica con parafrasi [...] e non dai conti di Bollstädt), studiò a Padova, e vi divenne domenicano (1223); dal 1228 insegnò successivamente a Colonia, santo e dottore della chiesa da Pio XI (16 dic. 1931), patrono dei cultori delle scienze naturali da Pio XII (16 dic. 1941); ...
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Organizzazione del laicato cattolico per una speciale e diretta collaborazione con l’apostolato gerarchico della Chiesa. Suoi precedenti si possono considerare varie associazioni cattoliche sorte in diversi [...] , quindi con la Società della gioventù cattolica italiana, approvata da Pio IX (1868) e l’Opera dei congressi e comitati cattolici ) un nuovo statuto approvato ad experimentum da Paolo VI, che prevedeva una più agile struttura organizzativa ed era ...
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Prelato e diplomatico (Le Breil, Périgord, 1305 circa - Famagosta 1366). Venerato come santo, il suo culto fu confermato da Paolo V (1609) e Urbano VIII (1628). Festa, fra i carmelitani, 29 gennaio.
Vita [...] corte bizantina (1357 e 1359) da Giovanni Paleologo. Austero e pio, P. partecipò attivamente anche alla vita ecclesiastica: dal 1354 fu Amministratore di Bologna per conto di Urbano V (1364), vi fondò la facoltà di teologia e rappresentò il papa in ...
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Cittadina della Francia meridionale (15.000 ab. circa), nel dipartimento degli Hautes-Pyrénées; si trova ai piedi dei Pirenei centrali, 15 km a S di Tarbes.
Il santuario di L., tra i più famosi della cattolicità, [...] che in quel luogo le fosse fabbricata una cappella e che vi si venisse in processione; una fonte, allora nascosta e ignota a 1901. Nel 1958 fu consacrata la basilica sotterranea di s. Pio X.
Poco dopo le apparizioni, si cominciò a parlare di ...
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(ebr. Ṭōbiyyāhū) Nome di un libro deuterocanonico dell’Antico Testamento, del quale si ignora l’autore e la data di composizione (forse intorno al 200 a.C.). Vi è narrata la storia di T., pio israelita [...] in esilio a Ninive, e del figlio Tobiolo. Questi si reca nella Media, accompagnato dall’angelo Raffaele; sulle rive del Tigri pesca un grande pesce di cui conserva il cuore e il fegato; a Ecbatana sposa ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
clementino
agg. – Relativo a papi di nome Clemente. In partic.: letteratura c., serie di opere di ispirazione ascetica di differenti autori ed età, attribuite a torto dalla tradizione a papa Clemente I (fine del 1° sec.), la cui parte più...