Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] un poco addietro dai giorni nostri, forse di un secolo, non credo vi sia alcuno che, salvo ogni rispetto a loro dovuto, sia disposto a sulla inconsistenza del neoguelfismo, sull'infatuazione per Pio IX, sulle tendenze della politica napoleonica verso ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] , consentirono tutte le Muse e le Grazie. E se una poesia vi fu mai di linfe musicali, e nell'antico significato liriche, questa si talvolta con i loro contrapposti :
Or mi farebbe la pietà men pio,
s'anzi il suo dritto io non rendessi a Dio.
(E ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] ri-centrando l’antica scommessa tra Dio e Satana sul Paolo VI al tempo del sequestro Moro – il libro tramite cui si cupola (1966), romanzo ambientato nella Roma del 1956 – regnante un Pio XII «consumato dai pensieri e da una mole enorme di lavoro... ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] inviso all’imperatore, soppiantato dal più duttile e «muratoriano» Pio Niccolò Garelli, era già legata a questo clima nuovo e nel 1711, in «Atti e memorie dell’Arcadia», s. iii, vol. vi (1973), fasc. 1, pp. 103-228; Id., L’istituzione Arcadia. ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] candida celebrazione del personaggio come uomo caritatevole e sincero se non pio, e non solo piacevole e faceto, e a difenderlo lieva, se non v'è buon vino,
perché non crede che Iddio vi sia drento.
Segue una facezia (vv. 34-48), una delle tante ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] Mai - di una collocazione alla Biblioteca Vaticana; la morte di Pio VII e la sostituzione di E. Consalvi alla segreteria di Stato di "amici", il L. partì da Recanati il 29 apr. 1830; vi giunse il 10 maggio, dopo una breve sosta a Bologna. Nell'estate ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] monoteistica, pacifica potenza dell’Impero romano e trionfo dell’imperatore pio (9; 10,4), garantito dall’ira di Dio con ’«adversarius», «princeps daemonum» (VII 24,5; 26,1; II 14,5), cfr. VI 4,1-24; VI 8,12; VII 27,15-16.
55 Lact., inst. IV 7,4 e 7- ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] Boris Aleksandrovič, il Discorso encomiastico sul pio Gran principe Boris Aleksandrovič (Slovo pochval Boris I Michele: la vittoria sui pagani), in Niš i Vizantija. Zbornik radova, VI, Niš 2008, pp. 357-368.
43 V. Vavřínek, Slovanský panovník, cit., ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] di cristiano. Vien poi l'accenno a lui nel canto VI del Paradiso (vv. 94-6). Qui riappare in pieno la in ciò al «buon Barbarossa».
Roma, maggio 1968
[1] In Miscellanea Pio Paschini. Studi di Storia Ecclesiastica, «Lateranum», N.S., XIV (1948), nn ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] perché mentre intendete che si può amar più d'uno, non vi confidando nella lealtà d'alcuno, non ne amiate niuno».
I lettori che vuole reso il corpo di Aman alla moglie e ai figli. Il pio poeta non dimentica che Ester, come Iudit, sono, per la sua fede ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare la g., fare buona g.; fare la g. ai campi,...
clementino
agg. – Relativo a papi di nome Clemente. In partic.: letteratura c., serie di opere di ispirazione ascetica di differenti autori ed età, attribuite a torto dalla tradizione a papa Clemente I (fine del 1° sec.), la cui parte più...