Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] O. Navarre, in Daremberg e Saglio, Dict. des antiq. gr. et rom., III, i, p. 210 segg.; Warnecke, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. loro recitazioni furono seguite per secoli. E cioè fino a quando il pio uso cessò, fra il sec. XVI e il sec. XVII, in ...
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ISTRIA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Carlo BATTISTI
Piero STICOTTI
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Situazione e limiti. - L'Istria è una penisola dell'Italia settentrionale situata fra il termine SE. dell'arco delle Alpi e [...] di cui secondo Livio ebbero a soffrire i Romani ancora nel sec. III a. C., piuttosto che agl'Istri siano da attribuire ai Liburni. Da leggermente migliorate, se anche il diploma di Ludovico il Pio dell'820 confermava il placito missatico dell'804, ...
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Città svizzera, una delle più progredite ed attive: certo deve ciò alla sua fortunata posizione geografica che l'ha resa da secoli un centro di scambî e d'interessi internazionali. Essa sorge, infatti, [...] la creazione dell'università (istituita nel 1460 da papa Pio II) segnava un ulteriore passo innanzi. In breve Basileesi e dell'antipapa, ma passato nel 1442 al servizio di Federico III, e allora voltosi ad Eugenio IV. Egli riuscì a guadagnare alla ...
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Dal 10 gennaio 1969 la C. è una repubblica federale, formata dagli stati ceco (Boemia e Moravia) e slovacco (Slovacchia). In base alla costituzione dell'11 luglio 1960, modificata con la legge sulla Federazione [...] L'incertezza dei provvedimenti e il disagio dell'apparato produttivo furono confermati dalla sorte del II e del III piano quinquennale, che subirono nel corso di attuazione sostanziali modifiche.
Logorato dalla vicenda delle aspettative autorizzate e ...
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Comune della provincia di Udine, con 8687 abitanti, di cui 1211 nel capoluogo. È congiunta alla laguna di Grado e al mare dal fiume Natissa, che scorre poco lontano; e, se le sue campagne sono feconde [...] Pellegrino 1 (morto nel 1161) fu tra i più fedeli sostenitori di Corrado III e di Federico Barbarossa. I rapporti fra la chiesa d'Aquileia e l' resa indipendente; nel 1461 Pio II, su preghiera dell'imperatore Federico III, erigeva la nuova diocesi di ...
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MODENA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Domenico FAVA
Tommaso SORBELLI
Arturo SOLARI
Luigi SIMEONI
Giovanni CANEVAZZI
Adolfo VENTURI
Città dell'Emilia e capoluogo di provincia, posta a 37 km. da [...] saliente fu quello di aver accresciuto lo stato della signoria di Sassuolo tenuta da Marco Pio, assassinato in Modena l'anno 1599.
Il figlio di Cesare, Alfonso III, salito al trono, dopo pochi mesi di principato abdicò in favore del figlio Francesco ...
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È la città più importante delle Marche, capoluogo di provincia; sorge ove la costa adriatica italiana forma un caratteristico gomito, dovuto al promontorio del Monte Conero, estrema propaggine orientale [...] secolo scorso, dopo le opere portuarie di Gregorio XVI e di Pio IX (il Faro), sempre sul piano a S., sorge, devastazioni e i saccheggi, di cui il papa si duole; onde Innocenzo III, nel 1208, ritiene miglior partito il concedere la Marca, in feudo, ...
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Ogni amministrazione economica presuppone un'organizzazione di persone e di beni economici che la costituiscono. "Questa organizzazione di persone e di beni economici ehe è indispensabile per il raggiungimento [...] dello stato, del comune, della provincia, d'un istituto pio. Né può essere diversamente quando si pensi che l' , il sequestro dell'azienda.
Bibl.: C. Vivante, Trattato di diritto commerciale, III, 5ª ed., Milano 1924, nn. 839-895; id., La vendita d ...
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. La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] Enrico di Navarra divenne erede al trono poi re alla morte di Enrico III. Ma l'abiura di Enrico IV troncò ogni speranza di vedere, in di prim'ordine (fra gli altri, Michele Ghisleri, il futuro Pio V, vescovo a Mondovì) e l'opera di gesuiti come il ...
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. Questo epiteto che significa "lo Svegliato, l'Illuminato" designa comunemente il Buddha storico, ma la dommatica degli stessi testi più antichi (Nikāya) sancisce la credenza ch'egli non fu il solo Buddha. [...] del beato Buddha, della stirpe dei Sakya, è un pio ricordo dei fratelli e delle sorelle, con le mogli ed trad. da K. E. Neumann e G. De Lorenzo, Bari 1921, 1925; Aṅguttara, III, 38; IV, 127; Khuddaka, V (Suttanipāta), 405-424; 679-694, trad. in S ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
pontificato
(ant. ponteficato) s. m. [dal lat. pontificatus -us, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. Titolo e ufficio di pontefice, nell’antica Roma; p. massimo, la carica di pontefice massimo. 2. Dignità di sommo pontefice, papato:...