Pittore (Perugia 1478 circa - ivi 1566). Le sue opere, conservate soprattutto a San Severino (dove lavorò dal 1502 al 1521) e nella pinacoteca di Perugia, mostrano la sua formazione umbra e assonanze con [...] l'arte del Crivelli, di Fiorenzo di Lorenzo, e del Pinturicchio. ...
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Pittore (n. Verona; notizie dal 1493 al 1500). Fu attivo a Napoli e nel Lazio meridionale; la formazione bramantesca e padovana-mantegnesca (trittico di Penta, 1493, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte) [...] rimase fondamentale per S., anche se arricchita dai contatti con Melozzo, Antoniazzo Romano, Pinturicchio (S. Michele Arcangelo, Salerno, S. Pietro in Vincoli; trittico di Monte S. Biagio, 1500, e polittico di Sessa Aurunca, 1500, ambedue a Capua, ...
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Pittore e architetto (Urbino 1476 circa - ivi 1551). Scolaro e collaboratore di L. Signorelli, subì anche l'influsso del Perugino, di cui fu aiuto negli anni in cui Raffaello era in quella bottega (1502-04). [...] Partecipò (1509-10) con L. Signorelli e il Pinturicchio alla decorazione del palazzo di Pandolfo Petrucci a Siena (affreschi staccati e ora nella Pinacoteca di Siena). A questo periodo appartengono anche la Disputa intorno al peccato originale (1515, ...
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Pittore (S. Lorenzo a Vigliano, Firenze, 1466 circa - Firenze 1524). Generalmente accolta la sua identità con R. de' Carli (o Capponi), un tempo considerato personalità diversa, R. fu allievo di Filippino [...] che seguì a Roma per la decorazione della cappella Carafa in S. Maria sopra Minerva (1495), dove mostra influssi del Pinturicchio. Vicino a Lippi è il tondo con Madonna e angeli (1498-99, Berlino, Gemäldegalerie). La sua produzione si svolge tra ...
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Pittore (Vercelli 1477 - Siena 1549). Allievo a Vercelli di G. M. Spanzotti (dal 1490), fu a Milano, dove conobbe i pittori lombardi leonardeschi, e quindi a Siena. La prima commissione senese furono gli [...] (1503-04), che già rivelano l'influsso, allora dominante a Siena, della pittura del Perugino e soprattutto del Pinturicchio; dal 1505 lavorò al completamento degli affreschi del chiostro di Monteoliveto Maggiore, lasciati incompiuti da L. Signorelli ...
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CAPORALI, Giovan Battista, detto Bitte
Pietro Scarpellini
Nacque a Perugia verso l'anno 1475 dal pittore Bartolomeo di Segnolo e da Brigida Cartolari; dipinse già nel 1496una bandiera per la venuta [...] conservazione.
È probabile che nel periodo tra il 1508 e il 1509 il C. sia stato a Roma ed abbia aiutato il Pinturicchio negli affreschi della volta del presbiterio di S. Maria del Popolo (Gnoli), anche se non è facile distinguervi la sua mano. Forse ...
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BERNARDINO di Mariotto dello Stagno
Fausta Gualdi
Nacque a Perugia verso il 1478. Pittore, non risulta però nella Matricola dei pittori perugini. La sua formazione avvenne a Perugia con il maestro Ludovico [...] Samminuzi, e si spiega così anche il fatto che B. abbia nominato questo suo erede.
Fonti e Bibl.: B. è confuso con il Pinturicchio in A. Ricci, Mem. stor. delle arti e degli artisti della Marca di Ancona, Macerata 1834, I, p. 213; II, pp. 85, 86 ...
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PACCHIA, Girolamo
Serena Vicenzi
del (Girolamo di Giovanni). – Nacque a Siena nel 1477 da Giovanni di Giovanni e da Apollonia del Zazzera. Il padre, maestro di bombarde di provenienza ungherese, lo [...] e l'architettura dipinta a Siena alla fine del Quattrocento in Bulletino senese di storia patria, CIX (2002), pp. 117-183; Id., Pinturicchio e i suoi: dalla Roma dei Borgia alla Siena dei Piccolomini e dei Petrucci, in Pio II e le arti, Firenze 2005 ...
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GIOVANNI di Pietro, detto lo Spagna (Spagnia, Spana)
Enrico Parlato
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore, del quale solo il nome di battesimo, il patronimico e l'origine spagnola, [...] un modello fortemente vincolante e a Perugia aveva luogo un felicissimo scambio tra i maestri della vecchia guardia, Perugino e Pinturicchio, e i giovani guidati da uno straordinario esordiente quale era Raffaello.
I primordi di G. non sono facili da ...
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Termine diffuso dal 16° sec. per designare un particolare tipo di decorazione parietale, derivante da quella analoga di ambienti della Roma antica (e in particolare della Domus aurea di Nerone), ancora [...] , nel rilievo, dove raggiunsero finezza estrema di esecuzione. Tra i primi a usare il repertorio delle g. furono Ghirlandaio, Pinturicchio, Filippino Lippi, Amico Aspertini. Di grande influenza le g. dipinte da Giovanni da Udine nelle Logge Vaticane. ...
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magata
s. f. Nel linguaggio giornalistico sportivo, colpo vincente imprevisto, che affascina come se fosse una magia | Per estensione, fuori dell’àmbito sportivo, trovata sorprendente e risolutiva. ♦ Come Del Piero, ovvio, che all'andata contro...