Famiglia di pittori faentini (sec. 16º-17º). Di Giovanni Battista (Faenza 1465 circa - ivi 1516) rimangono alcuni dipinti nella pinacoteca di Faenza, che dimostrano influssi prevalentemente umbri (Perugino, [...] Pinturicchio). Giacomo (1500 circa - m. 1579), suo figlio e scolaro, detto Jacopone da Faenza, eseguì la decorazione, perduta, della cupola di S. Vitale a Ravenna (1540) e varî dipinti raffaelleschi (Faenza: chiesa dei domenicani; pinacoteca). ...
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Pittore (n. San Ginesio, metà sec. 15º), attivo nelle Marche tra il 1492 e il 1533. Artista eclettico, risentì l'influsso del Crivelli e della scuola umbra, specialmente del Pinturicchio (Madonna con il [...] Bambino e santi, 1492, Sarnano, Pinac.; Sposalizio di s. Caterina, 1507, Collegiata di S. Lorenzo, Urbisaglia; Crocifissione, 1513, San Ginesio, Pinac.) ...
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Soprannome portato dai due figli di Lazzaro di Pietro Torni. Iacopo l'I. (Firenze 1476 - Villena, Murcia, 1526) fu pittore, scultore e architetto. Allievo di Domenico Ghirlandaio, lavorò col Pinturicchio [...] in Vaticano, forse nelle sale Borgia. Di suo fratello Francesco l'I. (Firenze 1492 - Roma 1562) rimane una Assunzione nella compagnia dell'Annunziata in Arezzo. Lavorò anche a Montepulciano e a Roma. Nel ...
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Storico dell'arte (Jördensdorf, Meclemburgo, 1866 - Basilea 1934). In Italia dal 1894, compì dapprima studî sulla pittura toscana e umbra del sec. 15º (monografie su D. Ghirlandaio, 1897, e sul Pinturicchio, [...] 1898); in seguito si dedicò a ricerche su Michelangelo (Die Sixtinische Kapelle, 2 voll., 1901 e 1905; Das Geheimnis der Medicigräber Michelangelos, 1907; Die Portraitdarstellungen des Michelangelo, 1913; ...
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Pittore (notizie dal 1487 al 1526), nativo di Montefalco, dove si conserva la maggior parte delle sue opere. Queste, segnate inizialmente dall'influenza dell'Alunno, s'inseriscono poi nell'orbita del Pinturicchio [...] e del Perugino ...
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PACCHIAROTTI, Giacomo
Serena Vicenzi
– Nacque a Siena nel 1474 da Bartolomeo di Giovanni e da Elisabetta di maestro Niccolò.
La fama di Pacchiarotti, come dimostrano i numerosi documenti conservati [...] allievo senese (Todini, 1989, p. 111; Angelini, 2002, pp. 117-183).
I due artisti, sempre a fianco del Pinturicchio, questa volta con un ruolo predominante svolto dal più esperto Pacchiarotti, avrebbero preso parte alla decorazione del soffitto della ...
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Pittore (sec. 15º-16º), figlio e collaboratore di Niccolò di Liberatore, detto l'Alunno; di lui si hanno notizie dal 1480 al 1527. Morto il padre, ne ripeté stancamente i modi stemperandoli negli influssi [...] del Pinturicchio. Tra le opere firmate e datate, a Foligno: S. Maria di Giacobbe, 1507, chiesa di S. Maria Giacobbe; predella con Angeli e profeti, 1491, e l'Angelo annunciante, 1523, entrambe nella Pinacoteca Comunale. ...
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Pittore (n. Perugia 1465 circa - m. dopo il 1540); scolaro del Perugino che aiutò nell'esecuzione delle pale d'altare di S. Pietro (1495) e di S. Agostino (1520) in Perugia. Collaborò inoltre con il Pinturicchio [...] nella tavola di S. Andrea a Spello (1507). Fu vivamente impressionato dall'arte di Raffaello e divenne suo seguace. Le opere di E. più importanti sono l'Adorazione dei Magi (1505) e la Sacra Conversazione ...
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Pittore (Parma 1460 circa - ivi 1528 circa). Rapporti col Mantegna sono evidenti nella sua prima opera nota (Madonna col Bambino, s. Giuseppe e il donatore, affresco del duomo di Parma, 1496), mentre non [...] mancano riferimenti al Pinturicchio nella decorazione di una sala e della cappella di S. Caterina del convento di S. Paolo a Parma (1514). Eclettico, l'A. risentì anche del Francia e del Costa, nonché di Leonardo (pala della cappella Centoni nel ...
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INDACO, Iacopo di Lazzaro di Pietro Torni, detto l'
Carlo Gamba
Pittore, nato a Firenze nel 1476 e morto - si suppone - intorno al 1534. Fu scolaro di Domenico del Ghirlandaio e in Roma lavorò col Pinturicchio [...] probabilmente nelle sale Borgia. Perché pratico dell'affresco fu tra gli aiuti che Michelangelo scelse e subito licenziò per la vòlta della Sistina. Nulla di lui rimane di sicuro. E nemmeno di Francesco, ...
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magata
s. f. Nel linguaggio giornalistico sportivo, colpo vincente imprevisto, che affascina come se fosse una magia | Per estensione, fuori dell’àmbito sportivo, trovata sorprendente e risolutiva. ♦ Come Del Piero, ovvio, che all'andata contro...