CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] la traduzione del Prometeo di Eschilo, eseguita per conto di Paolo Brazzolo, un mecenate di Padova, e di sette Odi di Pindaro, entrambe edite (s. l.) nel 1754. Nello stesso anno iniziò la traduzione delle tragedie di Voltaire, fatte rappresentare nel ...
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CAVEDONI, Venanzio Celestino
Fausto Parente
Nacque a Levizzano (frazione di Castelvetro di Modena) il 17 maggio 1795 da Giorgio Giuseppe Alaria e da Cristina Franchini. Il padre, di condizione agiata, [...] i manoscritti greci della Biblioteca Estense. Frutto di questi studi fu una dissertazione su di un passo di Pindaro (Olymp., I, 69), Iosepho Baraldi R. Atestinae Bibliothecae praefecto alteri Coelestinus Cavedoni S. D., pubblicata nei bolognesi ...
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GARATONE (Garaton, Garatoni, Garatono, Garatonus, Garathonius), Cristoforo
Giacomo Moro
Nacque a Treviso, in data anteriore al 1398, da Pietro e da una Riccardina di casato ignoto.
Il padre è probabilmente [...] di età tardoantica o bizantina il posto d'onore era occupato dai classici pagani: Omero, Esiodo, Pindaro, Teocrito, Oppiano, Platone, Isocrate, Senofonte, Aristotele, Polibio, Diodoro, Plutarco, Arriano, Libanio, Temistio; scarsissima la presenza di ...
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CARROZZARI, Raffaele
Piero Treves
- Nato a Ferrara, da Giuseppe e da Erminia Boari, il 21 gennaio 1855, frequentò le scuole medie nella sua città natale e a Bologna; quindi, a Firenze, l'università. [...] pertanto) l'autore avrebbe dovuto affrancarsi dalla suggestione del libellus catulliano. Invece, la versione della prima Pitica di Pindaro in strofe libere leopardiane, anch'essa forse dettata dal proposito di competere con i contemporanei esordi del ...
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CHIARI, Giuseppe Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Secondo alcune fonti (Pascoli, p. 210) nacque a Roma il 10 marzo 1654, secondo altre (Pio), invece, il 18 marzo di quell'anno a Lucca; nella sua tarda età [...] galleria con la Presentazione di Marcantonio Colonna alla Vergine. Il principe Barberini gli commissionò una Aurora e una Nascita di Pindaro per le volte di due sale del suo palazzo romano (per l'Aurora, probabilmente eseguita intorno al 1690 perché ...
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FERRARI, Iacopo (Giacomo) Gotifredo
Alessandra Di Marco
Nacque a Rovereto (Trento) da Francesco e Maddalena Raisevitz, e fu battezzato il 2 apr. 1763. La sua famiglia si occupava di commercio della [...] comprendente circa ottanta tra arie, ariette, romanze, romanze francesi, duettini e due cantate, rispettivamente su testi di Pindaro e di Petrarca. Una raccolta di sei arie italiane fu dedicata alla celebre cantante Angelica Catalani, mentre trenta ...
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BOMBACE (Bombasius), Paolo
Elpidio Mioni
Nacque a Bologna l'11 febbr. 1476 da Antonio e Lodovica Tederici. Dedicatosi allo studio delle lettere, riuscì ben presto a crearsi una notevole fama, soprattutto [...] di Ermogene, in un'altra gli annuncia l'argomento delle sue lezioni allo Studio bolognese e gli chiede inoltre le Odi di Pindaro con i suoi commentari e la Vita di Alessandro Magno di Plutarco; in un'altra ancora esprime riconoscenza all'amico per ...
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CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] discorso di più vasto respiro, autobiografico e moraleggiante insieme, che, secondo la moda del secolo, intendeva ispirarsi a Pindaro e a Orazio.
A parte tali ambizioni riscontrabili nella scelta dei modelli, le poesie italiane svolgono una tematica ...
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PETRETTINI, Giovanni
Giorgio Piras
PETRETTINI, Giovanni. – Nacque a Corfù, il 12 settembre 1793, da Giorgio e Angelica Canaliotti. La famiglia paterna era nobile, distinta da quella, sempre corcirese, [...] morì probabilmente in carcere tra l’agosto e l’ottobre del 1845.
Opere. Discorso intorno ad alcune traduzioni di Pindaro, Venezia 1815 (sulle traduzioni di Giovanni Costa, Padova 1808, e Antonio Porto Barbaran, Padova 1813; poi in Prose, 1840 ...
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ARNALDI, Francesco
Francesco Della Corte
Nacque a Codroipo (Udine) il 5 ott. 1897 da Girolamo e da Giovanna Sebben, in una famiglia comitale risalente al Sacro Romano Impero. Compiuti gli studi liceali [...] , Napoli 1932; La poesia dell'Iliade, Bologna 1932; Problemi di stile virgiliano, Napoli 1941; Struttura e poesia nelle odi di Pindaro, ibid. 1943; Due capitoli su Tacito, ibid. 1945; Da Plauto a Terenzio, ibid. 1946-47; Cesare, Milano-Messina 1948 ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...