GUIDI, Alessandro
Luigi Matt
Nacque a Pavia il 14 giugno 1650 da Bernardo e Maddalena Figarolla. Fu battezzato il giorno stesso della nascita, con i nomi di Carlo Alessandro, ma per sua stessa volontà [...] degli oblati, padre Sasso. Non studiò mai il greco, fatto notevole, per colui che sarebbe stato l'esponente principale del pindarismo a cavallo tra Sei e Settecento.
Nel 1666 si recò nella Parma dei Farnese - in quei tempi città culturalmente assai ...
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BENIGNO, Cornelio
Marcello Gigante
Nato a Viterbo, visse a Roma, dove, nel primo quarto del sec. XVI, esplicò la sua dotta attività di correttore e consulente editoriale durante il pontificato di Giulio [...] tre secoli, l'edizione romana, con le sue qualità e i suoi difetti, sarà la vulgata del testo e degli scolii di Pindaro".
Il nome del B. ricompare nell'edizione calliergiana degli Idilli di Teocrito, con una silloge di scolii editi per la prima volta ...
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BIANCHI, Antonio
Gian Franco Torcellan
Nato a Collio di Valle Trompia (Brescia) il 10 giugno 1774, dopo aver frequentato gli studi superiori presso il collegio Falsina, e dopo aver vestito l'abito sacerdotale, [...] e nel 1809stampava a Milano il suo primo saggio di traduzione da autori classici, le Olimpiche II e XIII di Pindaro tradotte.
L'Ateneo bresciano sempre più riceveva dal B. entusiasmo di collaborazione e di disinteressata dedizione; nel 1810egli venne ...
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IMPERIALI (Imperiale), Vincenzo Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Latiano, presso Brindisi, il 26 marzo 1738 da Giovanni Luca (Genova 1683 - Latiano 1749), secondo marchese e quarto signore [...] delle letterature volgare e latina ma ancor più su Omero e, soprattutto, sui lirici greci, con particolare interesse per Pindaro, Anacreonte e Teocrito. Verso il 1762 manifestò l'intenzione di seguire la carriera delle armi e, come cadetto, seguendo ...
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LUCCHESINI, Cesare
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 2 luglio 1756, ultimo dei tre figli del marchese Francesco e di Maria Caterina Montecatini. Nel 1764, con i fratelli Girolamo e Giacomo (1753-1820), [...] 'arte greca, dell'opera di J.-B.-P. Chaussard, Parigi 1801), spiccano le traduzioni, in stile accuratamente classicheggiante, da Pindaro (cui si dedicò sin dal 1772, con il proposito di tradurne l'intera opera, realizzando invece la versione delle ...
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BALDUCCI, Francesco
Enzo Noè Girardi
Figlio di Mariano, maestro di non si sa quale arte, e di una Vincenzella, nacque a Palermo, ed ivi fu battezzato il 1º giugno 1579. D'ingegno vivace, ma di temperamento [...] - scrisse le prefazioni e gli argomenti; lodato dal Chiabrera, da Ludovico d'Agliè, da Ottavio Tronsarelli, che lo chiamò "Pindaro di Sicilia", e da altri letterati contemporanei, il B. ottenne anche il favore e, almeno per qualche tempo, la stima ...
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GUGLIELMINO, Francesco
Carlo D'Alessio
Nacque l'8 marzo 1872 ad Aci Catena, nei pressi di Catania, da Mario e Giuseppa Leonardi. Compiuti i primi studi presso il locale liceo ginnasio, si iscrisse alla [...] La Rassegna, XXVI (1918), 1, poi Napoli 1918; Lygdamo e Neera, in Athenaeum, n.s., I (1923), 2, pp. 103-113; Quel che Pindaro sentiva di sé, in Atene e Roma, n.s., VIII (1927), 1-2, pp. 36-46; La concezione etico-politica di Tucidide nella redazione ...
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ADIMARI, Alessandro
Arnaldo D'Addario
Nacque a Firenze nel 1579 da Bernardo di Tommaso. Sin da giovane si dedicò allo studio della lingua e della letteratura greca e latina: fu operoso traduttore di [...] ) ed i Proverbi Morali di A. de Barros (Milano 1659);ma la traduzione più celebre dell'A. è quella delle Odi di Pindaro (Pisa 1631), il cui apparato erudito è ripreso, però, in gran parte dalla precedente versione dello Schmidt (1616), e che non fu ...
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PETROSELLINI, Giuseppe Antonio Andrea.
Lorenzo Mattei
– Letterato, librettista, nacque a Corneto, l’odierna Tarquinia, il 30 novembre 1727 da Francesco, terzogenito di Cesare e Caterina Gabrielli, e [...] nell’Accademia Quirina (1761) e in quelle degli Infecondi (1764) e degli Aborigeni (1779), qui col nome di Pindaro Tebano. Si accreditò presso l’aristocrazia romana servendo Benedetto II Giustiniani, principe di Bassano, in veste di segretario e ...
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GIGANTE, Marcello
Francesca Longo Auricchio
Ottavo di nove figli, nacque a Buccino (Salerno), l’antica Volcei, il 20 gennaio 1923 da Domenico e Concetta d’Acunto. Il padre era commerciante, la madre [...] a Napoli nel 1956 (rist., ibid. 1993, con un’appendice). All’origine della ricerca è il frammento 169 Schroeder di Pindaro, νόμοϲ ὁ πάντων βαϲιλεύϲ; in realtà l’intento dell’autore parte dalla riflessione sofferta che: «V’è bensì una legge ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...