BORGHI, Giuseppe
Antonio Palermo
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 maggio 1790, da Carlo e da Caterina Borghini. Studiò nel collegio vescovile di Castiglion Fiorentino, avendo per maestro di lettere [...] 1886; A. D'Ancona, Carteggio di Michele Amari, I, Torino 1896, pp. 9 s., 30-32, 60 s.; E. S. Martini, Le odi di Pindaro tradotte da G. B., Genova 1899; N. Vaccaluzzo, G. B. e il suo corso di lett. dantesca nell'università di Palermo (1835-36), in ...
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FRACCAROLI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Verona da Gabriele e da Antonia Bettini il 5 maggio 1849, in una antica e culta famiglia (era suo congiunto l'egregio scultore Innocenzo). Dopo aver frequentato [...] . Al Ferrai il F. dedicherà le sue Odi (Bologna 1887) e allo Zanella l'una e l'altra edizione delle Odi di Pindaro (Verona 1894; Milano 1914).
L'esordio del F. fu poetico-letterario con un volume di Versi (Verona 1874), dedicato ad Aleardo Aleardi ...
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FLORES, Ferdinando
Maria Elefante
Nacque a Napoli il 7 dic. 1824 da Francesco, colonnello dell'esercito napoletano, e da Vita Montalbano, in una famiglia per tradizione fedele ai Borboni. Mostrò ben [...] Leipzig 1811-1821) pubblicava anche il De metris Pindar1, nel quale esponeva i suoi studi sulla colometria delle Odi di Pindaro. Ingiusta appare, invece, la censura contro la scelta operata dal F. delle lezioni di T. Mommsen, la cui edizione rimane ...
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BELLINI, Bernardo
Liana Capitani
Nato a Grianie (Como) il 24 febbr. 1792 da Carlo e da Maria Bononi, nel 1811 si impiegava presso la prefettura di Como per mantenersi agli studi universitari a Pavia, [...] della Batracomiomachia di Omero (Como 1812), cui seguirono le versioni degli Inni di Callimaco (ibid. 1816), delle Odi di Pindaro (ibid. 1817) e degli Idilli di Teocrito, Mosco e Bione (Cremona 1818-19), tutti mediocri lavori che gli attirarono ...
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LAMPRIDIO, Giovanni Benedetto
Stefano Benedetti
Nacque a Cremona nel 1478 dal notaio Leonardo Bellintendi, assumendo poi il cognome di Lampridio (forse coniato sul greco αῶ ἰδέα, "bell'intendere"; [...] di quest'ultimo. La testimonianza consente di far risalire già a questa fase l'interesse del L. per la poesia di Pindaro, di cui sarebbe stato nella sua produzione lirica latina cultore ed emulo, destinato a guadagnarsi la fama, non soltanto italiana ...
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PODIANI, Mario
Paolo Vian
PODIANI, Mario. – Nato nel 1501 da Luca Alberto (1474-1551) e da una Sebastiana di cui non si conosce il cognome, Podiani appartenne a una famiglia del contado perugino, non [...] dall’intenzione di non perdere le rendite dei benefici ecclesiastici, Podiani ebbe però tre figli naturali, Calidonia, Tobalda e Pindaro.
La prima prova letteraria a stampa pervenuta di Podiani risale al 1529, quando pubblicò un sonetto nell’opuscolo ...
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GHEDINI, Fernando Antonio
Raffaella De Rosa
Nacque a Bologna il 19 ag. 1684 da Pietro Alberto e da Caterina Mingarelli.
Medico, naturalista, filosofo e letterato, attese dapprima agli studi di grammatica [...] nome di un ritorno allo studio degli antichi lirici (Pindaro e Petrarca in primo luogo). Non è attendibile però richiamo alla dignitas degli antichi poeti - l'Ode sull'entusiasmo di Pindaro e un sonetto dedicato alla città di Roma, in cui vengono ...
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CORRADO, Corradino
Magda Vigilante
Nacque nel 1852 a Torino. Rimasto orfano ancora fanciullo, il C. fu affidato alla tutela di uno zio che si occupò della sua istruzione, avvenuta dapprima al collegio [...] (La Scapigliatura democratica, p. 138), fornì utili suggerimenti per la futura produzione poetica del C., definito "mio correligionario in Pindaro e in Febo Apolline".
Nel 1878 il C. pubblicò a Torino il volume Primi versi, dove appaiono evidenti gli ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] non è nelle sezioni gnomiche né nella celebrazione delle vittorie e neppure nel mondo dei valori etici e politici: Pindaro è il poeta del mito. Dal canto suo, Saffo «fu soltanto la poetessa dell’amore e della bellezza» (p. 33), in un linguaggio ...
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COSTA, Giovanni
Paolo Preto
Nacque ad Asiago (Vicenza) l'8 maggio 1737 da Cristiano Modesto e Maria Fabris. Allievo del seminario di Padova dal 1750, si distinse negli studi classici, e con il favore [...] Costa).
Preceduta e accompagnata da un fitto scambio epistolare con latinisti e grecisti italiani e stranieri, la traduzione di Pindaro suscitò grande eco negli ambienti dei classicisti italiani e consacrò la fama del C. al di fuori delle mura del ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...