Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] in epoca tridentina il senso meridionale della santità abbia raggiunto la sua più piena maturità.
Quali ne sono i pilastri?
Spicca, innanzitutto l’identificazione praticamente completa fra santo e sacro, per cui la sacralità non vive che come santità ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] il cui edificio, come si teorizzò al congresso dell'Internazionale a Stoccarda nel 1907, poggiava saldamente su tre pilastri: il partito, il sindacato e il movimento associativo e cooperativo.Il primo partito nazionale fu fondato in Germania ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] Regio XI, subito dopo il Velabrum. L’edificio, indicato anche come Ianus quadrifrons, è un tetrapilo, struttura a quattro pilastri collegati da una volta a crociera, che spesso era posta a monumentalizzare l’incrocio tra due strade e che incontrò un ...
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Adriano I
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno Teodoto, [...] rifacimento della basilica ipogea di S. Ermete che venne scandita in tre campate con un sistema di nicchie e di pilastri con archi trasversali; all'intervento può essere riferita anche una lastra pertinente ad un ciborio inquadrabile nell'ambito dell ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] del dominio carolingio viene sviluppata da Baronio attraverso una sapiente analisi delle fonti, che gli permette di smontare i pilastri su cui si fonda la donazione e di dimostrare agli avversari della Chiesa romana di essere capace di usare gli ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Campidoglio il Tabularium, l’archivio di Stato in cui appare il motivo delle finestre formate da arcate gettate su pilastri e inquadrate fra semicolonne che sarà tipico di teatri, anfiteatri e circhi. Dell’eredità etrusca restano il tempio tripartito ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] spesso superiori a 3000 m. (Ortles 3989, Cevedale 3778, Palla Bianca 3736, Similaun 3607 m., ecc., nelle Venoste; Gran Pilastro 3510, Mesule 3479 m., ecc. nelle Aurine); imponente baluardo ricco di aree culminali impervie e nevose, e di ghiacciai ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] per la profondità delle sue vedute, fatte valere con una assai poco comune forza di sintesi, che colpivano al cuore pilastri dell’ordine costituito quali la pena di morte e la tortura. Non si trattava, infatti, di questioni di mera procedura ...
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pilastrata
s. f. [der. di pilastro]. – Serie di pilastri, in genere di forma uguale o analoga, a sostegno di un edificio, di un tetto, di una pensilina, ecc. In architettura, il termine è stato adoperato anche per indicare gli stipiti o piedritti...
pilastrico
pilàstrico agg. [der. di pilastro] (pl. m. -ci). – In antropometria, indice p., il rapporto tra il diametro sagittale e quello trasversale della diafisi del femore, misurata a metà della sua lunghezza.