Famiglia feudale toscana, ricca di possedimenti nel Mugello e nell'Appennino Tosco-Emiliano. Derivò il nome forse da un Ubaldino, figlio di Azzo (1105), del quale non è possibile però seguire la precisa [...] risiedevano parecchi dei suoi membri, e anche di Bologna e della Romagna. Tra i suoi esponenti si segnalarono Ubaldino della Pila (m. 1285, così detto dall'omonimo castello), che fu capo ghibellino, e suo fratello il card. Ottaviano (v.), nonché il ...
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Fisico (Amburgo 1796 - Berlino 1877), dapprima farmacista (1812-20), poi studioso di fisica, quindi prof. di fisica nell'univ. di Berlino (dal 1834). Nel 1826 rese noto il metodo (Metodo di P.) che porta [...] .) si basa sull'applicazione all'equipaggio mobile dello strumento di uno specchietto piano solidale con esso. Costruì una pila voltaica a liquido; ideò un potenziometro per la misurazione di forze elettromotrici con il metodo di opposizione. Fondò ...
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Fisico (Roma 1901 - Chicago 1954). Accostatosi allo studio della fisica fin dall'adolescenza, alla fine del liceo entrò alla Scuola normale superiore di Pisa. Durante il periodo universitario studiò in [...] nucleare (il governo ne fu avvertito nella primavera del 1939), con una organizzazione scientifica esemplare; il reattore, detto anche pila di F., entrò in funzione nel dicembre 1942. Poco prima F. aveva dato la sua adesione al progetto Manhattan ...
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PIONTELLI, Roberto
Franco Calascibetta
PIONTELLI, Roberto. – Nacque a Lodi l’11 maggio 1909 da Alfredo e Clotilde Perego.
Dopo la maturità classica si iscrisse al Politecnico di Milano, dove nel 1931 [...] e chimica fisica. L’elettrochimica aveva a Milano e nella Lombardia una diffusione piuttosto ampia sin dalla scoperta della pila da parte di Alessandro Volta e dalla sua successiva applicazione a opera di Luigi Brugnatelli per l’elettrodeposizione di ...
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Chimico fisico tedesco (Gottinga 1811 - Heidelberg 1899); prof. nelle univ. di Marburgo (dal 1839), Breslavia (1851) e Heidelberg (1852-89). Socio straniero dei Lincei (1875). Le sue ricerche sull'alcarsina [...] inalterato da una molecola all'altra, contribuì in modo notevole allo sviluppo degli studî sui radicali. Ideatore di una pila, che porta il suo nome, B. ottenne elettroliticamente (1852) cromo, manganese, magnesio e (1854) alluminio; in questo stesso ...
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GARIBBO, Luigi
Linda Kaiser
Nacque a Genova nel 1782; nel 1802 si iscrisse all'Accademia ligustica di belle arti.
Si dedicò, in particolare, alla tecnica dell'incisione su rame. La sua produzione figurativa [...] della riva dritta del porto di Genova durante la burrasca memorabile del 25 dicembre del 1821 e la Veduta del ponte della Pila sul Bisagno presso alle mura di Genova, poco dopo il suo diroccamento per la gran piena del 26 ottobre del 1822, diffuse ...
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Fisico (Parma 1798 - Portici, Napoli, 1854). Prof. di fisica teorico-pratica a Parma dal 1824, ebbe parte notevole nei moti del 1831 contro il governo ducale, per cui dovette riparare in Francia, dove [...] luminose e di quelle termiche (1842). A mezzo di fondamentali esperienze, per le quali si servì di una sensibile pila termoelettrica da lui ideata, studiò le leggi dell'emissione e dell'assorbimento delle radiazioni termiche da parte di varî corpi ...
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CARBONE, Dario
Gian Franco Spagnesi
Figlio di Angelo e di Anna Pomata, nacque a Livorno nel 1857 (0 1858); nel 1882 si trasferì a Genova. Fu attivo come architetto a Genova e a Roma nel ventennio a [...] tuttavia incerte, non essendo confermate dallo studio recente di W. Piastra (Storia di una strada. Da piazza Ferrari a Ponte Pila, Genova 1962) che descrive minutamente i lavori di questo importante asse urbano.
Morì a Roma il 27 marzo 1934.
La ...
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CANDIDO, Giuseppe
Mario Gaudiano
Nacque a Lecce il 28 ott. 1837 da Ferdinando e Stella De Pascalis, primogenito di sette figli. Nel 1847 entrò nel locale collegio dei gesuiti, dove si distinse per la [...] messa a punto dal C., a diaframma regolatore, fu premiata all'Esposizione internazionale di Parigi del 1867.
La pila che azionava elettricamente e in sincronismo gli orologi di Lecce, per la prima volta in Europa, era costituita da quaranta elementi ...
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Avogadro, Amedeo
Marco Ciardi
Uno dei fondatori della moderna teoria atomica
Nel 1811 il fisico torinese Amedeo Avogadro formulò una delle ipotesi fondamentali della chimica moderna, quella che stabiliva [...] scienziato ancora non esisteva). Come molti altri giovani del suo tempo, egli rimase soprattutto colpito dall'invenzione della pila di Alessandro Volta; decise così di iniziare a studiare i fenomeni elettrici. Successivamente passò a esaminare le ...
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pila
s. f. [lat. pīla «pilastro; mortaio»]. – 1. Struttura portante verticale che sorregge due arcate o travate contigue di un ponte, mediante la quale si trasmettono al terreno i carichi permanenti e quelli accidentali causati dal transito...