Pigmento nero o bruno elaborato in molti animali da particolari cellule (melanofori o melanociti).
Caratteri generali
Le m. sono insolubili in acqua e negli acidi. Si formano per ossidazione enzimatica [...] della tirosina a 5,6-diidrossindolo, la quale si ossida e si polimerizza a formare un pigmento bruno che si lega a peptidi e a proteine.
Si trovano m. nel tegumento e nelle formazioni tegumentarie (esoscheletro chitinoso degli insetti, squame, peli, ...
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Pigmento contenente ferro, costituito da aggregati di molecole di ferritina e altri elementi strutturali. Si trova nel fegato, nella milza e nel midollo osseo. Aumenta in numerose condizioni patologiche [...] in alcuni tessuti, per es. negli organi emopoietici, oppure in condizioni morbose per malattie che esaltano la distruzione di globuli rossi. Se l’emosiderosi è intensa, gli organi contenenti il pigmento possono assumere un colore rugginoso. ...
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In medicina, accumulo nei tessuti di pigmento estraneo all’organismo e assunto dall’esterno: si osserva, per es., nell’avvelenamento cronico da piombo (orletto gengivale nero), nelle pneumoconiosi (sclerosi [...] polmonari da inalazione di polveri) ...
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Anomalia congenita caratterizzata da assenza di pigmento. Si osserva in special modo a livello della pelle, dell’iride e della coroide (➔ albinismo). Si associa spesso a leucotrichia, decolorazione dei [...] peli (in special modo dei capelli), che si presentano bianchi. È fenomeno di natura congenita, al contrario della canizie che è acquisita ...
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Scoloramento della pelle, per mancanza del normale pigmento cutaneo (melanina). Può essere circoscritta o diffusa, congenita, ereditaria o acquisita, primitiva o secondaria ad altre alterazioni cutanee. [...] Un esempio di a. congenita è l’albinismo (➔) ...
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Alterazione del colorito della pelle, per variazioni quantitative del normale pigmento cutaneo o per deposizione di pigmenti d’origine diversa (ematica, biliare, malarica ecc.). ...
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Colorazione della pelle meno intensa del normale per diminuita formazione del pigmento cutaneo (i. cutanea). È per lo più circoscritta e secondaria ad alterazioni cutanee (processi infiammatori, cicatriziali [...] ecc.) o consegue a fattori generali che influiscono sulla pigmentazione estendendosi a tutto l’ambito cutaneo.
In ematologia, povertà in emoglobina degli eritrociti, il cui numero può essere normale o ridotto, spesso a seguito di iposideremia. ...
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Colorazione della pelle più intensa del normale, per aumentata formazione di pigmento cutaneo (i. cutanea). Può essere circoscritta o diffusa ed essere dovuta a fattori esterni, primo fra i quali la luce [...] solare, ovvero interni, specie di origine neurormonica.
In ematologia, eccessivo contenuto di emoglobina nei globuli rossi, a cui corrisponde un aumento del valore globulare. L’i. caratterizza un gruppo ...
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In dermatologia, alterazione cutanea (nome scientifico Chloasma album), caratterizzata da aree di depigmentazione, che può interessare qualsiasi regione del corpo; si manifesta con chiazze di numero, forma [...] melanocitiche che si trovano nell’epidermide e negli epiteli con follicoli piliferi. Il decorso non è prevedibile e la perdita del pigmento non si accompagna a fenomeni di natura infiammatoria. La v. è ereditaria in circa il 30% dei casi e si può ...
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Rara malattia della pelle, caratterizzata da uno stato papillomatoso verrucoide per abnorme sviluppo delle papille dermiche e per ispessimento degli strati epidermici con deposito di pigmento (acanthosis [...] nigricans). Sedi preferite sono l’ascella, la nuca, le regioni perigenitali ...
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pigmento
pigménto s. m. [dal lat. pigmentum, der. del tema di pingĕre «tingere, dipingere»]. – 1. Nome generico di sostanze colorate insolubili che, disperse in mezzi acquosi o oleosi, sono capaci di colorare per sovrapposizione, cioè di ricoprire...
pigmentare
v. tr. [der. di pigmento] (io pigménto, ecc.). – Conferire una colorazione mediante pigmenti (o come opera dei pigmenti); più com. l’intr. pron. pigmentarsi, assumere una particolare colorazione per effetto di un pigmento.