Cronista bolognese (Bologna 1235 circa - Faenza dopo il 1306); esercitò, dopo il 1265, il notariato. Legato ai Lambertazzi, dovette esulare con essi, nel 1274, a Faenza, dove, salvo un breve ritorno a Bologna nel 1279, rimase poi sempre, ottenendovi anche pubblici incarichi. È autore di un Chronicon che tratta di avvenimenti specialmente bolognesi (dal 1228 al 1274) e romagnoli, in particolare faentini ...
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Patriota (Vigo, Legnago, 1821 - Belfiore 1853). Combatté nel 1848 con la colonna mantovana di N. Mambrini a Governolo; con essa poi riparò a Genova e raggiunse Garibaldi a Ravenna. Con la legione italiana alla difesa della Repubblica Romana del 1849, fu ferito il 3 giugno. Tornato a Mantova, partecipò alla congiura di don E. Tazzoli; arrestato il 26 ott. 1852, fu uno dei martiri di Belfiore ...
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Medico e patriota (Solarolo Rainerio 1802 - Roma 1885). Volontario durante la prima guerra di indipendenza, partecipò poi come medico delle truppe garibaldine alla difesa di Roma (1849). Caduta la città, fu condannato a venti anni di galera; liberato per intercessione di Napoleone III (1856), riparò a Londra. Tornato in patria, seguì Garibaldi nella spedizione dei Mille e in Aspromonte. Fu deputato ...
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Uomo politico ed erudito (n. Venezia 1490 circa - m. 1576). Entrato nel Maggior Consiglio nel 1515, ricoprì varie cariche fino a quella di senatore. Seguendo la tradizione del suo antenato Bernardo, scrisse una Rerum venetarum ab urbe condita historia. La reazione che seguì alla prima edizione (1560), specialmente da parte dei Davila di Cipro, lo indusse a rielaborare l'opera, ampliandola di tre libri ...
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Militare (Venezia 1823 - Milano 1894). Ufficiale dell'esercito austriaco, nel 1848 passò al servizio del governo provvisorio di Venezia e dopo la sua caduta (1849) andò in esilio in Egitto. Tornato in Italia nel 1859 e arruolatosi nei Cacciatori delle Alpi, combatté nella seconda guerra di indipendenza; l'anno successivo partecipò alla spedizione dei Mille. Nel 1862 passò nell'esercito regolare col ...
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Avvocato e uomo politico (Aversa 1847 - Napoli 1903); garibaldino, partecipò alla battaglia di Bezzecca (1866). Dal 1870 esercitò l'avvocatura a Napoli e divenne uno dei maggiori penalisti italiani. Deputato (1882-1903), sottosegretario al ministero degli Interni (1892-93), fu coinvolto con G. Giolitti nello scandalo della Banca Romana. Si uccise il 9 nov. 1903, pochi giorni dopo essere stato nominato ...
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Avvocato e militare italiano (Palermo 1837 - Capua 1860), figlio di Emmanuele. Giovane avvocato del Foro di Palermo, nel 1860 si unì ai Mille combattendo a Milazzo per proseguire poi verso la battaglia del Volturno dove, con il grado di tenente e al comando di una batteria, fu colpito a morte durante un atto eroico. Fu decorato con medaglia d'argento al valor militare ...
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Cronista corso (1447-1506); sacerdote e pedagogo, a Venezia compose un breve Commentarium de bello Ferrariensi ab anno 1482 ad annum 1484 e De rebus Corsicis libri IV usque ad annum 1506; quest'ultima opera è fonte preziosa per l'esattezza dei fatti narrati, anche se è erroneo spesso il loro ordine ...
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Letterato e patriota (Camposanto 1792 - Firenze 1872). Carbonaro, esulò in Inghilterra e in Francia, dove scrisse il poemetto L'esule (1829), e nel 1830 combatté sulle barricate parigine; nel 1832 s'iscrisse alla Giovine Italia; restò in esilio sino al 1859. Scrisse poche altre poesie, e libretti d'opera ...
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Umanista (Trieste 1458 - ivi 1546), vescovo di Trieste; a lungo segretario italiano alla corte imperiale, più volte inviato come commissario di guerra nel Friuli (tra il 1509 e il 1518), eletto vescovo cercò inutilmente di far incorporare la provincia giuliana nei possedimenti italiani del ramo asburgico spagnolo ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
pietrata
s. f. [der. di pietra], raro. – Colpo inferto con una pietra (più com. sassata): ferire con una p.; prendere a pietrate; un giorno, un certo ..., ragazzo di giusta misura, lo prende di mira e gli spacca la testa con una p. (Ungaretti).