Secondo la definizione tradizionale, i nomi concreti sono quelli indicanti «oggetti di natura fisicamente percettibile» (Sabatini & Coletti 2007: ad vocem, «nome»), come cane, mela, albero, casa, acqua, [...] semantici e pragmatici delle strutture nominali, Milano, I.S.U. Università cattolica.
Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1997), La nuova grammatica della lingua italiana, Bologna, Zanichelli.
Sabatini Francesco & Coletti, Vittorio (2008 ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] , di cui non si tiene conto nel quadro di un qualsiasi schema regolare all'interno del verso (è il caso di Pietro Elia), ricompare, invece, come elemento fondamentale della rima in non pochi trattati della rethorica litteralis come in quelli della ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] (Lecce 2000, con prefaz. di R. Luperini); Le pietre verbali (Torino 2001), in cui ritornò, con lo sguardo di Nisini, Le rivisitazioni del tempo. Note critiche sul «Ballo dei sapienti» e «Le pietre verbali» di M. C., in Moderna, 2005, n. 2, pp. 153- ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] da imitare, e la realizzazione di fortunate opere grammaticali (tra tutte, le Prose della volgar lingua, di ➔ Pietro Bembo, del 1525) e lessicografiche (la prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca risale al 1612: ➔ accademie ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] foro e ne’ pubblici uffizj (1876) di Carlo Gambini (Zolli 1980), fino al Lessico dell’infima e corrotta italianità di Pietro Fanfani e Costantino Arlia (1881).
Non mancarono certo prese di posizione più ponderate, come la raccolta di Voci italiane ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] a presentare un sistema accentuativo «alla greca», diretto precedente di quello italiano è un testo latino, il De Aetna di Pietro ➔ Bembo (1496). Nelle edizioni di ➔ Petrarca (1501) e di ➔ Dante (1502) da lui curate, però, gli accenti grafici sono ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] contemporaneo rispetto alla lingua dei tempi di Dante, Petrarca e ➔ Boccaccio. Così, muovendo da presupposti diversi da ➔ Pietro Bembo, interpreta in maniera non rigidamente classicista le sue idee; riconosce all’autore delle Prose della volgar ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] zuffa, quand’ecco che io mi sento appoggiare le mani su la spalla e dir piano piano: «Buona notte, animetta mia» (Pietro Aretino, Ragionamento della Nanna e della Antonia)
(10) Don Rodrigo stava con l’orecchio teso, spiando ogni romore per sentire se ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] Vedi che dolcemente i piedi e gli occhi move
per questa di bei colli ombrosa chiostra (Petrarca, Canz. CXCII, 7)
Pietro ➔ Bembo, nelle Prose della volgar lingua (1525: III, liv), commentando gli usi del che polivalente, li condannò a vantaggio delle ...
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DEL PRETE, Leone
Maura ScarlinoRolih
Nacque a Lucca nel 1821 da Lorenzo e da Teresa Fabi. Dopo gli studi liceali compì nella sua città gli studi di giurisprudenza, seguendo le orme del padre.
Lorenzo [...] ., Firenze 1886, p. LXXIV; in Atti della R. Accad. lucchese, XXV (1889), pp. 192 s.; Recensione a Rime di ser Pietro..., in Arch. stor. ital., s. 3, XXII (1875), p. 173; A. De Gubernatis, Dizionario biogr. degli scrittori contemporanei, Firenze 1879 ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
pietrata
s. f. [der. di pietra], raro. – Colpo inferto con una pietra (più com. sassata): ferire con una p.; prendere a pietrate; un giorno, un certo ..., ragazzo di giusta misura, lo prende di mira e gli spacca la testa con una p. (Ungaretti).