Diplomatico italiano (Roma 1898 - ivi 1971), fratello di Ludovico. Entrato in carriera nel 1920 fu inviato (1935) come esperto alla conferenza di Stresa; console generale a Salonicco (1935), ministro a Kābul (1936-44), quindi (1944-47) inviato con rango di ambasciatore a Mosca, dove ebbe il compito di riprendere le relazioni diplomatiche con l'URSS interrotte dalla guerra. Ambasciatore a Parigi (1947-58), ...
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Pittore (Trieste 1879 - Pavia 1937), fratello di Guido. Soggiornò a Vienna (1889) e a Monaco dove, in contatto con F. von Uhde, aderì alla secessione monacense assorbendo alcuni aspetti dell'espressionismo tedesco; fu poi anche a Roma (1903-05) e a Parigi (1905-06). Stabilitosi a Milano nel 1920, conobbe A. Funi, U. Oppi e C. Carrà e fu tra i promotori del gruppo dei Sette pittori del Novecento (mostra ...
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Doge di Venezia (m. Venezia 1229), 44º della serie tradizionale, figlio di Sebastiano. Succeduto nell'ag. 1205 a Enrico Dandolo, dovette affrontare l'organizzazione, lo sfruttamento e la difesa del nuovo vastissimo impero conquistato in Oriente dai Veneziani sotto Dandolo, in concorrenza con i signori latini di Bisanzio e contro i tentativi di riscossa greca, la minaccia bulgara e le trame genovesi; ...
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Storico e archeologo (Trieste 1805 - ivi 1872); si dedicò allo studio della storia regionale istriana, contribuendo così al ridestarsi della coscienza della comunità storica fra Istria e Italia. Col Codice diplomatico istriano (1847), raccolta di tutto il materiale documentario sull'Istria, e con la pubblicazione degli statuti delle principali città (Rovigno, Parenzo, Cittanova, Buie, Pirano, Trieste), ...
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Doge di Venezia (n. 1462 - m. 1545); dopo aver ricoperto importanti cariche amministrative e militari (nella guerra di Napoli, del 1528, recuperò le terre di Puglia), fu eletto (1538) doge, succedendo ad Andrea Gritti; condusse a termine le trattative di pace con i Turchi, cedendo loro Malvasia e Napoli di Romania, e accettando il vassallaggio di Zante e Cipro. Acquistò invece, per denaro, Marano. ...
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Ebanista (Torino 1701 - ivi 1777). Dal 1731 al servizio della corte sabauda, realizzò, con esuberante fantasia di ornati e forme ancora barocche, mobili intarsiati con legni preziosi, incrostati con avorio e madreperla e con applicazioni in bronzo (per alcuni si avvalse di idee di F. Juvarra e B. Alfieri): gabinetto di toilette della regina nel Palazzo Reale di Torino (1732-34), scrivania (Venezia, ...
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Giurista e uomo politico italiano (Pordenone 1833 - Roma 1933); prof. di filosofia del diritto nell'Accademia scientifica e letteraria di Milano, poi, fino al 1889, di diritto penale nell'univ. di Bologna. Fu tra i fondatori della scuola positiva penale italiana. Fu deputato (1866) e senatore del Regno (1889), socio nazionale dei Lincei (1890). Fondò l'Archivio giuridico (1868). Tra le sue opere: Della ...
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Patriota (Rimini 1807 - forse Roma 1892). Costretto a rifugiarsi in Francia per aver cospirato contro il governo pontificio (1840), nel 1844 si stabilì in Toscana, e di lì organizzò i moti rivoluzionarî di Rimini (1845). Bandito dal Granducato, dopo un breve soggiorno in Francia vi fece ritorno clandestinamente ma, scoperto, fu arrestato (1845). In carcere fece rivelazioni compromettenti per molti ...
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Uomo politico italiano (Frascati 1891 - Roma 1974), collaboratore di L. Sturzo nella direzione del Partito popolare italiano, deputato democristiano alla Costituente (1946-48) e alla Camera (1948-63). Esperto in scienza bancaria, delegato per l'Italia dell'ERP (1948-52), ha diretto varî ministeri economici tra il 1946 e il 1953. Ministro della Cassa per il mezzogiorno dal 1953 al 1958, dal 1959 al ...
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Patologo italiano (S. Miniato 1882 - Milano 1956); prof. univ. dal 1920, insegnò batteriologia a Firenze, patologia generale a Sassari, Napoli e Milano dove diresse anche l'Istituto Vittorio Emanuele III per i tumori. Accademico d'Italia (1934), socio nazionale dei Lincei (1935), accademico pontificio (dal 1936). Le sue ricerche più significative riguardano la patogenesi della pellagra (di cui sostenne ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
pietrata
s. f. [der. di pietra], raro. – Colpo inferto con una pietra (più com. sassata): ferire con una p.; prendere a pietrate; un giorno, un certo ..., ragazzo di giusta misura, lo prende di mira e gli spacca la testa con una p. (Ungaretti).