CASTRUCCI, Pietro
Maria Caraci
Nacque a Roma nel 1679. Ricevuta una buona educazione musicale, si perfezionò nel violino con A. Corelli, col quale pare abbia cominciato a studiare non più giovanissimo; [...] il solo cognome, o il cognome preceduto dalla iniziale P.), ma poiché Pietro fu certamente il più famoso dei due, ed il solo di cui si quali Händel, Locatelli, Vivaldi, Bononcini, Telemann, Nardini, Tartini, Giardini, Pugnani, Bonporti, Hasse e ...
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CAMPIONI, Carlo Antonio
Renzo Bragantini
Nacque a Lunéville, in Lorena, da Jacques Campion, "chef de la Bouche" del duca di Lorena, e da Charlotte Bruget, il 16 nov. 1720. Nella città natale il C. rimase [...] e moderna di Vincenzo Galilei, il Toscanello in musica di Pietro Aaron, il trattato sulle Imperfezioni della musica moderna e quello eredi diretti della scuola di Tartini, e soprattutto di Nardini e di Pugnani, influì probabilmente a sua volta sul ...
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BARBELLA, Emanuele
Ulisse Prota-Giurleo
Nacque a Napoli il 14 apr. 1718 da Francesco, professore di violino, e da Antonia Muscettola. Cominciò con il padre i suoi studi di violino, che continuò con [...] la qualità del suo suono sia eguale e dolce, è inferiore a Nardini e anche, è vero, a molti altri violinisti in Italia; per Città di Napoli, Biblioteca del R. Conservatorio di Musica di S. Pietro a Maiella, Parma 1934, pp. 557 11, 588 I; Catalogue ...
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PELLICCIA, Arrigo
Renato Ricco
PELLICCIA, Arrigo. – Nacque a Viareggio il 20 febbraio 1912 da Apsido e da Emilia Veronesi.
Arrigo Pelliccia fu avviato agli studi musicali dal padre, violinista stimato [...] affiancato nell’esordio viareggino –, musiche di Bach, Nardini, Paganini, Lotti e Kreisler. Seguì il trionfale debutto gli fu affidata la cattedra di violino e viola al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli; nel 1959, passò a quello di Santa ...
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DREI, Francesco Luigi
Rodolfo Baroncini
Nacque a Siena il 1° sett. 1738 da Pietro di Giov. Francesco e da Matilde di Feliciano Filippi; questi dati, desunti dal Registro battezzati dell'Archivio di [...] e buon didatta, il D. contribuì a diffondere in Siena le innovazioni tecniche e stilistiche del violinismo del Nardini. Da una nota del Morrocchi (1886) apprendiamo che possedeva "intonazione vigorosa, bella cavata ed un trillo finissimo", qualità ...
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