PALMIERI, Vincenzo
Francesco Buscemi
PALMIERI, Vincenzo. – Nacque a Genova nel 1753.
Si formò nella città natale alla scuola degli scolopi Giambattista Molinelli e Martino Natali, fu poi membro dell’oratorio [...] scritte lasciate agli atti. La riunione di Firenze segnò la fine del tentativo diPietroLeopoldodi raccogliere il consenso dei prelati toscani e, dunque, la fine dei suoi progetti radicali di riforma religiosa. Nelle sue lezioni pisane, però ...
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BANCHIERI, Pietro
Nicola Carranza
Nacque a Pistoia da famiglia patrizia il 18 nov. 1744. Dopo avere iniziato gli studi nel seminario della città natale, entrò nel novembre del 1756, insieme con il fratello [...] B. venne incaricato dal granduca PietroLeopoldodi soprintendere all'amministrazione dei beni , Firenze 1944, ad Indicem; G. A. Venturi, Le controversie del granduca Leopoldo I diToscana e del vescovo S. de' Ricci con la corte romana, in Arch. stor ...
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redenzione religione Il riscatto dell’uomo da una condizione di infelicità e di peccato: la religione di r. o di salvezza (soteriologica) offre all’uomo la via e i mezzi per superare la propria condizione [...] Cristo. storia Nella Toscana granducale degli ultimi tempi del dominio mediceo fu chiamata tassa di r. la decima, perché destinata a redimere il debito pubblico, ed ebbe lo stesso nome l’unica imposta fondiaria in cui PietroLeopoldo, alla fine del ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] Pietrodi Corbeil. Probabilmente Lotario frequentò anche le lezioni diPietro incoronazione ad Aquisgrana nel luglio 1215, Leopoldo VI duca d'Austria, il re papale nella Marca di Ancona, in Umbria e nella Toscana meridionale rimase in superficie ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] "che si paga[va]no nel giorno di S. Pietro", ammontavano a 2.289.804 scudi. Quelle impegni diLeopoldo a Oriente. Per questo I. XI tentò di risolvere particolari di riforma interessarono i domenicani di Lombardia e Toscana e i cistercensi di Polonia ...
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Vescovi/1: dal 1848 alla fine del secolo
Maria Lupi
I vescovi negli Stati preunitari
Le diocesi italiane
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, priva quindi dei territori del Trentino Alto Adige [...] la Toscana, cfr. la lettera di Pio IX all’arcivescovo di Firenze, Minucci, Portici 12 novembre 1849, in G. Martina, Pio IX e Leopoldo II, Sillabo, in Chiesa e Stato nell’Ottocento. Miscellanea in onore diPietro Pirri, II, Padova 1962, pp. 419-524.
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] paesi asburgici, nel Veneto come in Lombardia, in cui era vivo il ricordo di Maria Teresa, ma anche del Riegger e del Kaunitz, e in Toscana ove PietroLeopoldo restava quasi un mito intoccabile, sino all'Austria dove troppi sacerdoti e anche qualche ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] era di tipo interdittivo: si trattava di distruggere i libri di astrologia o di divinazione e di vietare l’uso di oggetti come Iddio»62. Le riforme devozionali progettate in Toscana da PietroLeopoldo tra 1786 e 1788 provarono, senza successo ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] , e Prencipati d’Italia, I, Geneva, Appresso Guglielmo, e Pietro de la Pietra, 1675, pp. 115-116.
8 G.B. De Luca, 165-213, 280-286; F. Scaduto, Stato e Chiesa sotto Leopoldo I Granduca diToscana (1765-1790), Firenze 1885.
13 M. Taccolini, Per il ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] questo atteggiamento come premessa e origine. C’è una tradizione toscana che sul piano religioso si richiama all’opera diPietroLeopoldo, ai tentativi di riforma religiosa ed ecclesiale di Scipione de’ Ricci, ma anche alla figura diAntonio Martini ...
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livellare2
livellare2 agg. [der. di livello2]. – Relativo al livello (forma di contratto agrario): canone l.; rendite l.; censo l., v. censo. Sistema l., introdotto in Toscana dal granduca Pietro Leopoldo nel sec. 18° allo scopo di liberare...