Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] più noti della letteratura friulana, Pietro Zorutti e Caterina Percoto, il primo autore prolifico di versi di varia ispirazione raccolti negli ‘almanacchi’ (Strolic furlan), pubblicati annualmente e con una grande ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] grande») e femminili in -a / -e (la moglia «moglie»; le cimice «cimici»; inglesa «inglese»);
(b) gli scambi tra aggettivi e avverbi e il rafforzamento ‘analitico’ di comparativi e superlativi sintetici (il Luca & Trifone, Pietro (a cura di) (1994 ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] Blasi & Marcato 2006).
Milano, la più grande città del Nord e la seconda d’Italia tipo toscano letterario definita da Pietro ➔ Bembo: i testi non » e tanto ce n’è per «tanto fa» e far su il letto e aver giù la voce, e su e giù a ogni proposito ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] ), che, accogliendo in generale i criteri già fissati da ➔ Pietro Bembo, ma riveduti sulle idee di Vincenzo Borghini e di il riferimento (➔ lessicografia) di ogni corrente arcaizzante e fiorentinista, oltre che il modello lessicografico dei grandi ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] è l’opera di ➔ Pietro Bembo, Prose della volgar lingua il livello della lingua più soggetto all’interazione col mondo esterno. In particolare, fra i moduli di formazione di parola, e quindi di costruzione di neologismi, si possono segnalare la grande ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] semiologico: a partire dal grande libro sulla comunicazione letteraria (il De vulgari eloquentia) cui, G. Nisini, Le rivisitazioni del tempo. Note critiche sul «Ballo dei sapienti» e «Le pietre verbali» di M. C., in Moderna, 2005, n. 2, pp. 153-169; ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] possono designare la lingua o il dialetto corrispondente: il francese (l’articolo può mancare comuni soppressi di Roccaguglielma e San Pietro in Curolis: ne deriva l’ trepolàn (in italiano treppese) per Treppo Grande (Udine) e Treppo Carnico (Udine ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] idea di edificare «il monumento» della plebe di Roma. Per lui il romanesco, osservato e descritto con grande acume, è 3 voll., vol. 3º (Le altre lingue), pp. 465-539.
Pancrazi, Pietro (1942), Scrittori d’oggi, Bari, Laterza, pp. 262-270.
Reina, Luigi ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] di geometria
(2) la dimostrazione di affetto di Maria per Pietro mi ha commossa profondamente
In qualche caso i nomi d’azione , Anna (a cura di) (1988-1995), Grande grammatica italiana di consultazione, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 1° (La ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] sparatrappo «cerotto», scafaréa «zuppiera», spasa «piatto grande da portata», tenere «avere, possedere». Sono Laterza.
Maturi, Pietro (2006), I suoni delle lingue, i suoni dell’italiano. Introduzione alla fonetica, Bologna, il Mulino.
Montuori, ...
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pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...
pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...