Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] pp. 25-46; P. Cozzo, Fra militanza cattolica e propaganda dinastica. La storiografia di Guglielmo Baldessano 1980.
72 G. Ricuperati, La città terrena di Pietro Giannone, cit., p. 23.
73 Pietro Giannone, Il Triregno, a cura di A. Parente, III, Del ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] si direbbero postconciliari (così, per esempio, per Pietro Aglieri, per Bernardo Provenzano e, in qualche Lecce 1986, p. 59.
95 Ibidem, p. 61.
96 Il testo è pubblicato in P. Borzomati, I cattolici e il Mezzogiorno, cit., pp. 199-229.
97 Ibidem, p. 212 ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] consacrazione della facciata di S. Pietro). E infatti il nepotismo del papa Borghese, eletto il 16 maggio 1605, e che, la più grande gioia a causa della sua politica in favore dei cattolici, un sussidio mensile temporaneo di 10.000 scudi; però P. ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] moderne appartenenze politiche, vale a dire il raggruppamento progressista o le liste cattoliche autorizzate dal vescovo. Ciò non deve non titolati, fu scelto come primo sindaco il marchese Pietro Araldi Erizzo (poi senatore), mentre i suoi ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] su Massenzio, il 28 ottobre 312, una lunga serie di benefici conferiti alla Chiesa cattolica produce come effetto dei primi tre secoli, Milano 1997; Storia del cristianesimo, a cura di Ch. Pietri, Roma 2000, vol. I, pp. 730-765; vol. II, pp. 54 ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolicail dettato conciliare che parla di sana cooperazione tra A colloquio con Dossetti e Lazzati. Intervista di Leopoldo Elia e Pietro Scoppola (19 novembre 1984), Bologna 2003.
12 Su questo passaggio ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] o meno radicali, che a cavallo tra il XIX e il XX secolo animarono il mondo cattolico e la stessa cultura ecclesiastica, sorte passata dall’Impero alla Chiesa, da Cesare al successore di Pietro, ma per effetto di una tendenza generale che, sin dalle ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] in matrimonio con un esponente dell'aristocrazia cattolica inglese, mentre il figlio di Maria, Giacomo, sarebbe stato inviato primi contatti furono stabiliti per mezzo del vescovo dalmata Pietro Cedolini, che soggiornò a Costantinopoli tra l'ottobre ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] proprio davanti al ponte di pietra realizzato nel periodo napoleonico, il disagio con cui il Regno d’Italia fa ingresso nella «città eterna», il timore del confronto con la Roma dei papi, il bisogno di evitare ulteriori attriti con il mondo cattolico ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] il punto di miracolosa torsione dell’apocalittica disdetta dell’idolatria tetrarchica in celebrazione teologico-politica dell’«aureum saeculum» romano-cattolicoil tradizionale posto di Simon Mago come avversario di Pietro: dopo avere ucciso Pietro e ...
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arcicattolico
(arci-cattolico), s. m. e agg. (iron.) Profondamente cattolico. ◆ [tit.] Tra [Arnaldo] Forlani e [Giulio] Andreotti spuntò l’arcicattolico [testo] […] [Bettino] Craxi sapeva che qualcuno nel Psi non avrebbe digerito un arcicattolico...
zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...