Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] donna di convertire il marito, conferendo un alto valore all'ascendente ch'ella esercitava sull'animo di lui. L'apostolo Pietro (Epist., I, Nell'ultimo decennio il movimento dei Fasci femminili, novellamente sorto, e ilcattolico, rinforzatosi, si ...
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Famiglia Borbone si chiamò, dal 1327 in poi, quel ramo della dinastia dei Capetingi che nel 1589 ascese al trono di Francia, mantenendovisi ininterrottamente per due secoli (1589-1792; poi 1814-1830). [...] di Amedeo VI di Savoia e di Pietroil Crudele re di Castiglia), ebbe gran nome. Ereditò il titolo ducale il figlio Luigi II (1356-1410), uno 'arma più forte; la Francia poteva avere di nuovo un re cattolico e, ad un tempo, un re che aveva a suo favore ...
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MODENA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Domenico FAVA
Tommaso SORBELLI
Arturo SOLARI
Luigi SIMEONI
Giovanni CANEVAZZI
Adolfo VENTURI
Città dell'Emilia e capoluogo di provincia, posta a 37 km. da [...] Croce in San Francesco, le statue e gli altari di San Pietro, il Presepe nel duomo, la Madonna del Museo Civico. Con queste opere ) in sostituzione di quelli del 1420. Ercole, zelante cattolico, represse gli autori della Riforma che in Modena aveva ...
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. La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] di forza. Tra i due partiti avversi, ilcattolico capeggiato dai Guisa, e il calvinista, Caterina de' Medici - cioè la ) confessione ufficiale, sul modello di quella calviniana; Pietro Dathen redige il catechismo e i Salmi e sistema la liturgia, su ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] agire contro di lui. Rifiutava però di riconoscere Pietro, il fratello di Atanasio eletto vescovo di Alessandria alla morte quali furono numerosi i vescovi ariani in Italia, a fianco dei cattolici (Paolo Diac., Hist. lang., IV, 42), mentre l'invasione ...
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Regione della Spagna settentrionale, che comprende la conca del medio Ebro, una parte dei monti che limitano la conca stessa (Pirenei, Monti Iberici e Monti di Catalogna), e il bacino dell'alto Guadalaviar. [...] (1176). Le armi aragonesi contribuiscono alla riconquista castigliana, durante questo regno e sotto quello del figlio e successore Pietro I (II) ilCattolico (1196-1213), quando si stringe, dopo fissati i limiti fra i due paesi (1204), l'alleanza dei ...
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È la terza città della Germania per numero d'abitanti (dopo Berlino e Amburgo; soltanto settima nel 1900) e il centro culturale e commerciale della Renania. È posta a 38 m. s. m., a 50°56′ N. e 6°57′ E., [...] s. Pietro di Rubens nella chiesa parrocchiale di S. Pietro; il reliquiario di S. Severino nella chiesa del santo; il tesoro e due furono deposti, ma specialmente contro il secondo dovettero i cattolici difendersi in scontri sanguinosi e con l'aiuto ...
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Nessuno fra i grandi navigatori del tempo delle prime scoperte americane rimane tuttora, come Giovanni C. e il suo figlio e continuatore Sebastiano, lontano da una sistemazione storica che ce ne offra [...] vita di Sebastiano; Ferdinando ilCattolico tratta con lui per averlo al proprio servizio, e il 20 ottobre lo assume passaggio di NO. Pietro Martire soggiunge di ritenere che la spedizione sarebbe stata pronta per il 1516; ma il progetto andò a vuoto ...
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. È la piccola città, fortezza e palazzo insieme, che gli ultimi principi musulmani della Spagna, i Naṣridi o Banū 'l-Aḥmar (1232-1491), costruirono fra il secolo XIII e il XIV sul colle che domina da [...] era l'Alhambra, quando l'ultimo dei principi nasridi dovette abbandonarla sotto l'incalzare delle truppe riconquistatrici di Ferdinando ilCattolico e di Isabella, è andata distrutta, prima per dar luogo alle pompose costruzioni di Carlo V, poi per ...
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È termine convenzionale per disignare il periodo che si suole delimitare con le date del 1660 e del 1789, tenendo presente quella ch'è la caratteristica di molti stati d'Europa, in primo luogo la Francia, [...] anglicani e cattolici sia men forte di quel ch'è il sentimento unitario, e che l'anglicano e ilcattolico, allorché Ma non si deve dimenticare che è a Pavia, l'università di Pietro Tamburini e di Giuseppe Zola; a Pistoia, la sede vescovile di Scipione ...
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arcicattolico
(arci-cattolico), s. m. e agg. (iron.) Profondamente cattolico. ◆ [tit.] Tra [Arnaldo] Forlani e [Giulio] Andreotti spuntò l’arcicattolico [testo] […] [Bettino] Craxi sapeva che qualcuno nel Psi non avrebbe digerito un arcicattolico...
zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...