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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] studio, alla ricerca naturalistica e alle dotte conversazioni con i suoi amici più cari (come Giovanni Battista della Torre, tra i massimi poeti in lingua latina. Il Syphilis sive De morbo gallico, pubblicato a Verona nel 1530 e dedicato a Pietro ...
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Umanista (Diano, Lucania, 1428 circa - Roma 1498). Erudito ed appassionato cultore dell'antichità classica, insegnò alla Sapienza e fu il fulcro dell'Accademia romana, cenacolo di letterati entusiasticamente [...] ignoriamo il suo nome di battesimo. Fu discepolo di L. Valla e di Pietro Oddo a Roma (1450); più tardi studiò il greco con T. Gaza. e umanisti che si riunivano in casa sua, esploravano i monumenti pagani e cristiani, raccoglievano statue ed epigrafi, ...
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Giureconsulto e letterato (Roggiano, Cosenza, 1664 - Roma 1718). Convinto assertore dei principi del cartesianesimo, nella sua opera è attestato quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza che caratterizza [...] la nascente Arcadia, di cui fu tra i fondatori (1690) e da cui si staccò (1711) per formare l'Accademia dei Quirini. diritto canonico. Nel 1710 sentì per caso improvvisare il dodicenne Pietro Trapassi, il futuro Metastasio; lo adottò, gli diede una ...
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Movimento filosofico, politico e letterario sorto in Russia negli anni 1830 in contrapposizione alla corrente occidentalista e caratterizzato dalla ricerca e valorizzazione dei caratteri distintivi della [...] in cui la critica conservatrice alle riforme di Pietro il Grande si fondeva con le nuove problematiche del del secolo. Fra i suoi principali esponenti i fratelli I.V. e P.V. Kireevskij, A.S. Chomjakov, J.F. Samarin, i fratelli K.S. e I.S. Aksakov, ...
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Umanista (Scarperia 1360 circa - Roma 1410 o 1411). Fu scolaro, a Firenze, di Coluccio Salutati (col quale si legò in fraterna amicizia) e di Giovanni Malpaghini, e studiò il greco (dapprima a Costantinopoli, [...] e il 1410, alcune vite di Plutarco e, su invito del card. Pietro Filargo, il futuro antipapa Alessandro V, completò (tra il 1406 e il una sua lettera a Crisolora (1406) in cui sono descritti i funerali di Innocenzo VII e l'elezione di Gregorio XII. ...
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Giornalista e scrittore (Torino 1883 - Roma 1948); fu per molti anni collaboratore e inviato della Gazzetta del popolo; come narratore si affermò con i romanzi Violetta di Parma (1920) e Pietro e Paolo [...] (1924), cui seguirono le novelle di L'addio dell'angelo (1931), le "impressioni" di Roma (1932) e il romanzo Di padre in figlio (1938) ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V (= u) X.
In età augustea fu di Francia l’epistolografia ebbe maestri famosi, primo tra tutti Pietro di Blois, e la storiografia fu rinnovata nei ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] è tanto razionalità di concetti, quanto arte di allettare con i suoni e i ritmi; la prosa gorgiana è assai affine alla poesia, per grande autorità , anche per la r., grammatici come Pietro Elia e Alessandro di Villedieu, mentre Vincenzo di Beauvais e ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] sviluppo ed è già in fase di lenta discesa. I cardini di questo sostrato ideale, che costituisce il terreno malinconica saggezza di Carlo d'Angiò (X, 6), la splendida regalità di Pietro d'Aragona (X, 7); ma può anche far risaltare figure meno ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] Giorgio Maggiore a Venezia (16° sec.), quello di S. Pietro a Perugia. Notevoli le tarsie rinascimentali dei c. (duomo di dio. Il c. greco più antico fu detto c. ciclico perché i coreuti si disponevano in tondo intorno all’altare del dio; era di ...
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pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...
pietrita
s. m. e f. (pl. m. -i). – Nome (per lo più al plur.) dei seguaci della corrente ereticale a orientamento triteista nata, nel corso delle controversie monofisite, dall’insegnamento di Pietro di Callinìco (donde il nome), patriarca...