Architetto, urbanista e storico italiano dell'architettura (Orta San Giulio 1923 - Cellatica 2017). Prof. di storia dell'architettura nelle univ. di Firenze, Venezia, Palermo e Roma fino al 1977. Nel dibattito [...] del razionalismo e del funzionalismo ed è stato tra i fondatori (1957) della Società di architettura e urbanistica dell'infinito (1991); La città nella storia d'Europa (1994); San Pietro e la città di Roma (2004); L'architettura del nuovo millennio ( ...
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Scultore (Milano 1658 - Roma 1728); fu allievo a Milano di G. B. Volpini e di G. Rusnati, e a Roma (1684-85) di E. Ferrata. È il maggiore scultore del primo quarto del 18º sec. Passò da una prima fase [...] , S. Giacomo Maggiore, facenti parte della serie di Apostoli per i tabernacoli borrominiani di S. Giovanni in Laterano (1708-18), di opera tarda, il monumento sepolcrale a Gregorio XIII in S. Pietro (1719-25). La tomba rappresenta una sintesi tra le ...
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Pittore inglese (Calais 1821 - Londra 1893). Formatosi alla scuola di G. Wappers ad Anversa, soggiornò poi a Parigi, e a Roma (1844-46) conobbe i Nazareni. A Londra, fin dal 1848, entrò in contatto con [...] 'Inghilterra (1852-55, Birmingham, City Museum, dove si conserva anche Pomeriggio autunnale inglese, 1852-53); Cristo lava i piedi a s. Pietro (1852, Londra, Tate Gallery, dove si conserva anche un Chaucer alla corte di Edoardo III, 1856-68). Eseguì ...
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Scultore (Bologna 1788 - Roma 1868); studiò all'Accademia di Bologna con G. De Maria. Trasferitosi a Roma (1814) frequentò A. Canova e fu professore all'Accademia di San Luca. Eseguì monumenti celebrativi [...] 1900, pubblicati postumi). n Suoi allievi e collaboratori furono i figli: Scipione (Roma 1822 - ivi 1892), autore e Tito (Bologna 1825 - Roma 1900 circa), autore del busto di Pietro Metastasio (Roma, salita del Pincio). Giulio (Roma 1849 - ivi 1918 ...
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Pittore (Verona 1578 - Roma 1649). Allievo di F. Brusasorci, ebbe inoltre conoscenza della pittura veneziana (fu probabilmente a Venezia tra 1605 e 1610) e bolognese. Tra le prime opere veronesi, gli Angeli [...] di orientamento sempre più decisamente classicista. Da Roma inviò a Verona I santi Quaranta (1619 circa, S. Stefano); tra i numerosi dipinti, Fuga in Egitto (Madrid, Prado); S. Pietro liberato dal carcere (Modena, Galleria Estense); Madonna e santi ...
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Scultore (Burgos 1490 circa - Carrara 1520). In gioventù fu a Firenze, dove guardò all'opera di A. Sansovino e del giovane Michelangelo. Stabilitosi a Barcellona nel 1515, ripartì nel 1519 per l'Italia, [...] cattedrale di Alcalá de Henares, terminato, dopo la sua morte, da Pietro da Carona; il monumento di re Filippo e di Giovanna la Pazza, , che P. Vilar completò fra il 1562 e il 1564 seguendo i suoi disegni, e per il quale O. scolpì due rilievi (1518 ...
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Pittore (Sanlúcar de Barrameda, Andalusia, 1564 - Siviglia 1654 circa), attivo quasi sempre a Siviglia; la sua casa era un ritrovo di intellettuali e nella sua bottega si formarono A. Cano e D. Velázquez [...] Ercole (1604, casa de Pilatos) e la Vita di s. Pietro Nolasco (1600-11, chiesa della Mercede). Scrisse anche il trattato Arte fornisce interessanti notizie su Rubens e Velázquez e divulga i precetti artistici della riforma tridentina, e il Libro de ...
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Pittore (Milano 1635 circa - Mandello del Lario 1706). Si formò con il padre Giacomo, entrando poi in contatto con C. F. Nuvolone. La prima opera nota è la Predica di s. Pietro Martire (1670, Seveso, chiesa [...] del Lario. Il fratello maggiore Giacinto (notizie 1646-94), suo collaboratore per i grandi dipinti religiosi, fu apprezzato ritrattista (Giovan Pietro Carcano, 1646; Bartolomeo Arese, 1669; Giuseppe Lampugnani, 1694; tutti a Milano, quadreria ...
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Scultore (Siena 1644 - Roma 1725). Allievo del fratello Giovanni Antonio (n. forse a Volterra prima del 1644 - m. dopo il 1706), si perfezionò successivamente a Roma dove collaborò anche con M. Caffà e [...] Carità per la tomba di Alessandro VII in S. Pietro di G. L. Bernini. Tra i più significativi interpreti del barocco a Siena, mostrò nelle opere più tarde un più accentuato gusto per i ritmi cadenzati e classicheggianti (La morte di Cleopatra, Lisbona ...
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Pittore (Genova 1600 - ivi 1649); discepolo prima di L. Borzone e poi di A. Ansaldo, alla sua formazione contribuì certo l'esempio dei lombardi Procaccini, Cerano, Morazzone, nonché quello dello Strozzi; [...] . Molte delle sue numerose opere sono perdute o non identificate. Intorno alle opere certe superstiti (i Profeti e gli affreschi con David e Abimelec e con s. Pietro che risana lo storpio, nella Ss. Annunziata, a Genova; pala d'altare nei SS. Cosma ...
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pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...
pietrita
s. m. e f. (pl. m. -i). – Nome (per lo più al plur.) dei seguaci della corrente ereticale a orientamento triteista nata, nel corso delle controversie monofisite, dall’insegnamento di Pietro di Callinìco (donde il nome), patriarca...