Pittore (Napoli 1632 - ivi 1705); avviato all'arte dal padre Antonio, dopo aver frequentato lo studio di J. Ribera, appena tredicenne, nel 1645, si recò a Roma dove, dopo essersi esercitato a copiare grandi [...] Carracci e di Polidoro da Caravaggio, collaborò con Pietro da Cortona. Visitò Bologna, Parma e Venezia (dove conobbe le opere di Tintoretto, P. Veronese e I. Bassano). Imitò anche Rembrandt e Rubens e i disegni di L. Cambiaso. Nel 1651 dipingeva a ...
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Nell’arredo liturgico cristiano, struttura architettonica stabile che sovrasta l’altare ed è costituita da elementi verticali (in genere quattro colonne) che sostengono una copertura piana o a volta (v. [...] inizialmente fornito di tende ( vela) che ne chiudevano gli intercolumni. I resti più antichi di un c. sono quelli della primitiva basilica fantasiosamente decorative, come nel c. di S. Pietro in Vaticano, ispirato a strutture effimere (baldacchino) ...
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Architetto e scultore (Porlezza 1532 - Roma 1602). Allievo di Michelangelo, poi, indirettamente, del Vignola, svolse la sua attività quasi sempre a Roma, ove fu il principale architetto nell'ultimo venticinquennio [...] , S. Paolo e S. Maria Scalacoeli alle Tre Fontane, ecc., i palazzi Mattei (poi Caetani), Crescenzi, Capizucchi; il prospetto e il cortile di due grandi imprese michelangiolesche: la cupola di S. Pietro (insieme con D. Fontana), che fu voltata con la ...
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Isola del Lago di Costanza (4,4 km2), in Germania, nel Baden-Württemberg, unita alla terraferma da una diga lunga circa 1 km. Il centro di R. ha una popolazione di 5135 ab. (2005); nell’isola, viticoltura. [...] Medioevo. Lo scrittorio produsse tra 10° e 11° sec. i codici più lussuosi dell’età ottoniana, destinati a vescovi, come ., con aggiunte del 15° sec.); la collegiata dei SS. Pietro e Paolo a Niederzell (1100 ca.), con importanti affreschi romanici; ...
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Architetto e pittore (Napoli 1513 circa - Ferrara 1583). Trasferitosi a Roma giovanissimo (1534), si dedicò allo studio delle antichità. Nel 1542 si impegnò a dipingere grottesche nel palazzo d'Urbino [...] ). Alla morte di Michelangelo ebbe anche, per un certo tempo, la carica di primo architetto per i lavori della basilica di S. Pietro. Nel 1568 si stabilì a Ferrara, dove, fra l'altro, riordinò le collezioni archeologiche degli Este. Importantissimo ...
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Storico e critico d'arte italiano (Roma 1918 - ivi 1992). Laureatosi a Roma con P. Toesca, ha sviluppato i suoi interessi di conoscitore d'arte grazie all'attività antiquaria del padre. Stretto collaboratore [...] 1945) ai fondamentali La maniera italiana (1961) e Pietro da Cortona o della pittura barocca (1962; nuova e il vedutismo, in cataloghi di mostre e in conclusive monografie (I Bamboccianti. Pittori della vita quotidiana a Roma nel Seicento, in ...
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Pittore e scrittore (Roma 1573 circa - ivi 1644). Come pittore, dopo un inizio manieristico, fu tra i primi a tentare di accostarsi ai modi del Caravaggio, ma con alcune alterazioni accademiche (per es. [...] seguì l'allontanamento definitivo del B. dal caravaggismo. Molto apprezzato ai suoi tempi, il B. lavorò soprattutto a Roma (S. Pietro; Cappella Paolina in S. Maria Maggiore; S. Giovanni in Laterano; S. Maria degli Angeli; S. Maria della Consolazione ...
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Scultore e pittore (Firenze 1488 - ivi 1560). Allievo del padre, l'orafo Michelagnolo di Viviano de' Brandini, e poi di G. Rustici, protetto dai Medici, ebbe molte commissioni a Firenze: S. Pietro (1515, [...] suo Memoriale autobiografico (pubbl. 1905) e da altre fonti emergono il suo carattere iroso e i violenti contrasti con Michelangelo e il Cellini. Ebbe fra i suoi allievi il figlio naturale Clemente (Firenze 1534 - Roma 1555), autore del Cristo morto ...
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Pittore (Venezia 1687 - ivi 1767). Allievo dello zio Francesco, pittore attivo a Venezia e nell'entroterra tra la fine del 17º e l'inizio del 18º sec., attraverso A. Balestra si avvicinò alla grande maniera [...] di aggraziato e disinvolto tono rococò (Madonna con Bambino, ss. Pietro e Paolo e Pio V, 1723, Vicenza, Santa Corona). (1728 circa, depositata alla Fondazione Cini), i modelli per I Romani saccheggiano il Tempio di Gerusalemme (dipinto ...
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Incisore, calcografo e tipografo (Milano 1626 - ivi 1702), capostipite di una famiglia di tipografi con bottega a Milano in via S. Margherita. Ricordiamo il sacerdote Giovanni Battista (Milano 1706 - ivi [...] Battista jr. fuggì a Roma. Dal ramo principale, estintosi con Pietro (Milano 1814 - ivi 1879), che fu esule nel 1834 in del popolo di Mazzini, si distaccò nel 1813 il ramo di Giacomo i cui successori hanno tenuto una tipografia A. fino al 1923, dopo ...
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pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...
pietrita
s. m. e f. (pl. m. -i). – Nome (per lo più al plur.) dei seguaci della corrente ereticale a orientamento triteista nata, nel corso delle controversie monofisite, dall’insegnamento di Pietro di Callinìco (donde il nome), patriarca...