Nacque con tutta probabilità ad Atene (cfr. Epifanio, Adv. haer. 32, n. 6) tra il 145-150 da genitori pagani. Non si conoscono le circostanze della sua conversione al cristianesimo. Intraprese nella giovinezza [...] in epistolas canonicas, possediamo una traduzione latina fatta al tempo di Cassiodoro (cfr. Institutiones, I, 8) del commento alla IPietro, a Giuda, e a I e II Giovanni. Un altro breve frammento citato come glossa marginale su Matt., VIII, 2 ...
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È il decimo, secondo il canone, fra i libri del Nuovo Testamento, la quinta tra le lettere di San Paolo.
Contenuto. - La lettera si può considerare composta di due parti; nella prima, dopo il saluto iniziale [...] un solido argomento contro di essa. Minori, ma non perciò trascurabili, le somiglianze con la IPietro e i rapporti con Filemone. L'altro problema riguarda i destinatarî della lettera. Il titolo "agli Efesini" (Πρὸς 'Εϕεσίους) non vi fu apposto, come ...
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Personaggio del Nuovo Testamento, la cui storia s'intreccia con quella degli apostoli e specialmente di Paolo. Il suo vero nome era Giuseppe, ma fu chiamato B. dagli apostoli: era levita di tribù, cipriota [...] della divergenza, si riunì con Paolo a Roma (II Timot., IV, 11; IPietro, V, 13), se almeno si ritiene, col più dei critici, che vi (cc. 17-21) si suddivide a sua volta in due: i primi tre capitoli riproducono in gran parte, con varianti, il " ...
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È la dottrina circa l'esistenza, la costituzione, le note o caratteristiche individuanti della Chiesa (v.). Questa dottrina apparisce ridotta in sistema e in trattato a parte relativamente tardi, nel sec. [...] che si diceva "Chiesa" andava conservata, ma anche la dottrina relativa. La Didaché, la IPietro, le lettere pastorali di Paolo, le lettere di Giovanni, l'Apocalisse, i padri apostolici contengono elementi preziosi, non solo di storia, ma di dottrina ...
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È il placare la divinità offesa dalla colpa con atti, riti, cerimonie, e specialmente con sacrifizî.
Nel dogma cristiano indica anzitutto l'atto compiuto dal Redentore, con la sua morte, rinnovantesi nella [...] le iniquità umane, applicata a Gesù stesso (Atti, VIII, 32-35; IPietro, II, 22-24), e da S. Paolo collegata con l'idea d'una vittima, e questa non poteva essere che l'Agnello, che toglie i peccati del mondo (In Num. hom. XXIV,1; in Patr. gr., XII ...
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Pietro di Giuliano (port. Pedro Julião: Lisbona 1220 circa - Viterbo 1277). Scienziato, archiatra di Gregorio X, filosofo di fama, noto col nome di Pietro Ispano, tanto che Dante (Par. XII, 134-35) lo [...] Filippo III di Francia, per poter organizzare una crociata contro i Saraceni, sollecitata (1276) anche da una legazione tatara; così Papale di Viterbo. Come uomo di cultura, Pietro Ispano è noto per i suoi scritti di medicina (tra cui il trattato ...
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Lotario (Gavignano 1160 - Perugia 1216), figlio di Transmondo conte di Segni, studiò a Parigi e a Bologna; coltissimo e di vita austera, cardinale nel 1190, fu eletto (1198) a successore di Celestino III. [...] e sistemò le concezioni teocratiche di Gregorio VII. Il papa per I. è vicario di Cristo, che è re dei re; il potere riconoscere il suo regno feudo della Chiesa; lo stesso fece con Pietro d'Aragona. Per l'attuazione della Crociata, altra mèta della ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] vicende della restaurazione cattolica in Europa, distaccata dagli interessi particolari del Patrimonio di S. Pietro. Dai trattati di Vestfalia (1648) i legati di Alessandro VII rimasero esclusi, data la presenza di clausole favorevoli a calvinisti e ...
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INNOCENZO II papa
Raffaello Morghen
Gregorio Papareschi, nato da nobile famiglia romana, fu destinato alla carriera ecclesiastica e creato cardinale di S. Angelo da Pasquale II (1116). Di costumi integerrimi, [...] dell'investitura del ducato a Rainolfo d'Alife, e salvava Ruggiero forse dall'estrema rovina. Intanto I. veniva riconosciuto anche dal cardinale Pietro da Pisa, il più autorevole dei fautori di Anacleto, e quantunque morto l'antipapa (gennaio 1138 ...
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URBANO V papa, beato
Guglielmo de Grimoard nacque a Grisac (diocesi di Mende) verso il 1310 e, giovanissimo, entrò nell'ordine benedettino, nel priorato di Chirac. Studiò teologia e diritto canonico [...] Roma dopo il lungo esilio avignonese.
U. favorì l'impresa di Pietro di Lusignano re di Cipro e il 12 aprile 1363 predicò in sbarca a Corneto. Sei giorni dopo, a Viterbo, i rappresentanti degli stati italiani venivano a rendergli omaggio. Nonostante ...
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pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...
pietrita
s. m. e f. (pl. m. -i). – Nome (per lo più al plur.) dei seguaci della corrente ereticale a orientamento triteista nata, nel corso delle controversie monofisite, dall’insegnamento di Pietro di Callinìco (donde il nome), patriarca...