. La famiglia genovese degli A. compare la prima volta con Lanfranco, figlio di A. detto Barisone, eletto anziano nel 1261. Poi, la troviamo fra quelle famiglie che si dissero "popolari", o perché esercitassero [...] dove fioriva una colonia di mercanti genovesi. Tra i discendenti di lui, Pietro fu hoostman, cioè borgomastro e tesoriere, del Capriata e di Tagliolo, in provincia d'Alessandria. A Barnaba A., Alfonso Id'Aragona donò, in premio della sua fedeltà, ...
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Salì al trono nel 1104, alla morte del fratello PietroI, che non aveva lasciato discendenti. Il suo matrimonio con la erede di León e di Castiglia, Urraca, vedova di altro marito, ebbe effetto contrario [...] allora, lontano dalla Castiglia, la lotta contro i Musulmani dell'Aragona (1114).
È appunto la guerra contro l' Egli pensava intanto a riprendere la lotta contro i Musulmani. Messosi d'accordo oon i Mozarabi, invase il territorio dei Mori, e, ...
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Città agricola della Sicilia orientale (prov. di Trapani), in ridente posizione a 6 km. dal golfo di Castellammare su un'altura pianeggiante, alle falde settentrionali del monte Bonifato, a 256 m. s. m., [...] prima volta, Alcamo fu data in feudo e baronia da re Pietro II d'Aragona a Raimondo Peralta. Da allora all'abolizione della feudalità (1812) storia del nostro Risorgimento van ricordati i fratelli Sant'Anna, i quali con Giuseppe Coppola di Monte ...
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Nato il 3 aprile 1245, salì al trono il 25 agosto 1270 alla morte del padre Luigi IX a Tunisi. Pur essendo fondamentalmente buono e onesto, non aveva né l'intelligenza né il carattere del padre; fu dominato [...] da Carlo d'Angiò che si era visto privare della Sicilia, proclamò la deposizione di Pietro III d'Aragona e invitò Filippo 'Inghilterra furono abbastanza amichevoli: nel 1279 F. III ed Edoardo I (ch'erano figli di due sorelle, Eleonora e Margherita di ...
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Illustre capitano, nato da Odoardo duca dei Marsi, della linea principale di casa Colonna. Alla vita ecclesiastica, cui era destinato, preferì quella delle armi, fuggendo di casa per prender parte alla [...] , e nella guerra per la rivolta di Aquila e la congiura dei baroni fu tra gli alleati di Innocenzo VIII contro Ferdinando Id'Aragona, re di Napoli (1485-1486). Quando Carlo VIII discese in Italia, si mise al suo servizio; impadronitosi di Ostia v ...
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Ultimo figlio di Antonio Malizia, a cui nacque a Napoli intorno al 1406, fu dall'adolescenza partigiano fedele di Alfonso Id'Aragona, che servì nelle guerre di Spagna e di Barberia e accompagnò all'assedio [...] e di Pietro Gravina) I, Berlino 1851, p. 203 segg.; G. Filangieri, in Arch. stor. nap., VII (1882), pp. 407-20; Per nozze Nunziante-Spinelli, Napoli 1888; G. Ceci, in Napoli nobilissima, II (1893), passim; B. Croce, Memoriale a Beatrice d'Aragona di D ...
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Ultimo della dinastia di Borgogna, nato a Coimbra il 31 ottobre 1345, morto il 22 ottobre 1383; salì al trono nel 1367. Allorché PietroI il Crudele re di Castiglia fu assassinato dal proprio fratello [...] alleanze anzitutto con i re d'Aragona e di Granata, indi con il duca di Lancaster, Giovanni di Gaunt, figlio di Edoardo III d'Inghilterra, il quale vantava pure pretese alla corona castigliana. Nell'allearsi con Pietro IV d'Aragona, F. promise di ...
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Figlia di Pietro III d'Aragona, nipote di S. Elisabetta regina d'Ungheria, sposò nel 1282 il re Dionigi (v.) di Portogallo, ancora giovanissima, essendo nata, pare, nel 1270. Molto caritatevole, fondò [...] marito le molte infedeltà, e amò e protesse anche i bastardi di lui. Nelle lotte civili che perturbarono il prospero , a Coimbra, e vestì l'abito in segno di vedovanza e d'umiltà, ma senza professare. Impiegò in opere di carità il prodotto della ...
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Famiglia che risiedette a Messina. Pietro III d'Aragona nominò Natale de Ansalono razionale della R. Curia (6 ottobre 1282) e giustiziere dei valli di Castrogiovanni, Demina e Milazzo (12 ottobre 1282). [...] i feudi di Saccolino, Aliano, Lungarini (1288). Bonsignore comprò i diritti comunali del R. Demanio di Messina (1339); Giovanni acquistò i del Consiglio d'Italia a Madrid.
La famiglia, che contò dei cavalieri di Malta e tra costoro Pietro il quale ...
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. Moneta d'argento fatta coniare in Aquila dalla regina di Napoli Giovanna II (1414-1435), corrispondente al quarto del carlino del valore di 30 denari e che però ebbe anche i nomi di quartarolo e di irentina [...] o trentino; portava da un lato S. Pietro seduto e dall'altro un'aquila ad ali spiegate che le procacciò il nomignolo di e fu coniata soltanto da Renato (1435-1442) e da Alfonso Id'Aragona (1443-1458); nel 1458 ne venne proibita la coniazione; subì ...
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aquila
àquila s. f. [lat. aquĭla]. – 1. a. Nome di varî uccelli rapaci diurni della famiglia accipitridi, appartenenti sia al genere Aquila sia ad altri generi. La specie più nota, e a cui più spesso ci si riferisce nell’uso comune, è l’a....
vespro
vèspro s. m. [lat. vĕsper -ĕri, affine al gr. ἕσπερος; v. anche vespero1]. – 1. a. ant. o letter. L’ora tarda del giorno verso il tramonto, cioè il crepuscolo serale: presa una sua fanticella, ... in sul v. la mandò all’albergo dove...