Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] Italia, si è impoverito de facto, spesso evaporando nell'indifferenza Endimione (in cui celebra una donna chiamata Luna; 1506), e il ferrarese Antonio Tebaldi, secolo sulla base delle proposte del veneziano Pietro Bembo, che in reazione agli eccessi ...
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per
Aldo Duro
La preposizione ha in D. un totale di 3320 ricorrenze: 1386 nella Commedia, 220 nella Vita Nuova, 236 nelle Rime, 1161 nel Convivio, 282 nel Fiore, 35 nel Detto. Non è mai presente, nelle [...] ... per le fessure de la pietra piatti (If XIX 75); Quel dolce pome che per tanti rami / cercando va la cura de' mortali (Pg XXVII (Cv IV XXIII 4); divora... / qualunque cibo per qualunque luna (Pd XXVII 132).
2.2. Con uso sovrabbondante, pleonastico ...
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volere
Alessandro Niccoli
Le presenze di v. nell'opera dantesca assommano a 694 (Vita Nuova 60; Rime 53; Rime dubbie 13; Convivio 182; Inferno 79, Purgatorio 84, Paradiso 75; Fiore 131; Detto 17), distribuite [...] tesoro volle / Nostro Segnore... da San Pietro...?; Pg I 87 Marzïa... quante grazie volse fuori mostrarsi, che stare ascoso è impossibile; V 1 de la quale [parte] per meglio vedere, tre parti se anime del cielo della Luna; lasciandosi smonacare, ...
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L'Ottocento: astronomia. I grandi telescopi dell'Ottocento
Allan Chapman
I grandi telescopi dell'Ottocento
Da quando le osservazioni di Galilei del 1610 modificarono sostanzialmente le prospettive dell'astronomia [...] ottenere un dagherrotipo della Luna proiettata da un piccolo rifrattore, ma fu necessario attendere che Warren De la Rue, un , ebbe inizio subito dopo. Con le sole eccezioni di Pietro Angelo Secchi, gesuita presso l'Osservatorio del Collegio Romano, ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] molti filosofi del XIV sec., tra cui Pietro Aureolo, Guglielmo di Alnwick, Enrico di le infinite rivoluzioni della Luna sarebbero state dodici volte , hrsg. von Jan P. Beckmann [et al.], Berlin, W. de Gruyter, 1981, 2 v.; v. I, pp. 73-106.
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] lingua di cane' (Cynoglossum officinale), raccolta nei giorni di Luna piena e bevuta in infuso, assicura la fedeltà della moglie di Gossuin de Metz; in precedenza si era avuto il Livre du monde di Pietro di Beauvais, rielaborato da Perot de Garbelei ...
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parere (verbo)
Antonietta Bufano
Quanto alla morfologia, sono da notare le seguenti forme: par, indic. pres. II singol. (Pg XXIV 40) e spessissimo III singol.; all'imperf. indic. anche pariemi (Pg XXXI [...] / quanto...), XXVII 12, XXX 105, XXXIV 43; La luna... / facea le stelle a noi parer più rade, Pg XVIII quattro mi parea che ingombrassero più lo riposo de la vita, 4 e 10; per la ebrietà del gran tremore / le pietre par che gridin: Moia, Moia, XV ...
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similitudine
Lucia Onder
Antonino Pagliaro
Il termine compare 26 volte nel Convivio, una volta nel Paradiso e una nella Vita Nuova.
Il valore più comune di " somiglianza " si registra in Cv IV XII [...] 47 ss. guarda'mi innanzi, e vidi ombre con manti / al color de la pietra non diversi; Pd XXVII 28 ss. Di quel color che per lo sole con fenomeni della natura, il cielo, il sole, l'aurora, la luna, le stelle, il vento, il fuoco, l'acqua, la neve, ...
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DUODO, Pietro
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 3 maggio 1554, da Francesco di Pietro e da Chiara di Sebastiano Bernardo, adolescente si trasferi a Padova per perfezionarvi la sua istruzione sia seguendo [...] minuscola macchia nel candore della "luna". D'altronde, circondato com' stato affisso a S. Pietro.
Rientrato a Venezia, ove d'Ossat, Lettres…, III, Amsterdam 1708, p. 108; J. A. de Thou, Historiarum…, VI, Londini 1786, pp. 386 s.; Ilfalconiere di J. ...
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Stazio, Publio Papinio
Ettore Paratore
D. ricorda S. già in Cv IV XXV 6 come lo dolce poeta. Si sarebbe tentati di pensare che così definendolo egli alludesse alle Silvae. Ma del poeta egli ignorava [...] e io lui chiamo e prego / che sia or sanator de le tue piage (v. 29).
In VE II VI 7 canto XXV. Ed ecco Pietro sostenere che S. rappresenta perpetüa, che mai / raggiar non lascia sole ivi né luna), che, oltre Ovid. Met. V 307 ss., richiamerebbe Theb ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità è dovuta a riflessione della luce del...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...