GHIRLANDAIO
Géza de Francovich
. Famiglia di pittori. Domenico, il maggiore artista della famiglia, nacque a Firenze nel 1449, vi morì l'11 gennaio 1494.
Nel 1475 affrescò la cappella di S. Fina nella [...] termine da Ridolfo Ghirlandaio; un tondo coi Ss. Pietro e Paolo nei magazzini degli Uffizî, ricordato in un documenti o da altre opere firmate di B. o dell'Utili che chiariscano o definiscano meglio il loro stile.
Ridolfo, figlio di Domenico, nacque ...
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Caecilius Cyprianus, qui est Thascius (dunque un soprannome: anche Cyprianus fu trasformato, per derisione, volgarmente in Coprianus), di ricca famiglia cartaginese, retore di professione, si convertì [...] , fra il 245 e il 247. Nell'Ad Donatum ne appaiono chiari i motivi: sazietà del mondo, delle sue gioie come dei suoi delle quali cita Giovanni, XXI, 16-18, menziona la cattedra di Pietro e ne afferma il primato. Essa è accolta come autentica da J ...
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. Tipico esempio di famiglia feudale che, assorbita dal comune col quale è stata a lungo in lotta, penetra nella sua vita e vi esercita un'azione preponderante, i F. sono il ramo più importante della numerosa [...] a morte. Il cugino Gianfilippo, durante il dogato di Pietro II Fregoso, capitanò l'opposizione contro di lui, delle famiglie nobili di Genova, Genova 1833; U. Foglietta, Elogio degli uomini chiari della Liguria, trad. Conti, 2ª ed., Genova 1860; L. M ...
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Fra Giovanni da Fiesole, detto il beato Angelico, pittore, nacque nel 1387 a Vicchio di Mugello (Firenze) e morì a Roma il 14 luglio 1455. Si chiamava, al secolo, Guido o Guidolino di Pietro. A vent'anni, [...] ch'egli aveva copiosamente illustrato con i meravigliosi affreschi. Tutta l'evoluzione e l'essenza dell'arte sua v'è chiaramente visibile come in nessun altro luogo. Ed essa rimase inimitata: anche i suoi discepoli diretti, Benozzo Gozzoli e Filippo ...
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. Famiglia di artisti bolognesi. Agostino, pittore, scultore e incisore, nacque a Bologna nel 1557, morì a Parma nel 1602. Fratello maggiore di Annibale, fu posto da giovinetto nella bottega di un orafo, [...] , a Brera l'Adultera (1582-1583) che porta chiari segni dell'influsso veneto, alla Pinacoteca di Bologna l'Assunta nella Galleria di Londra, vero capolavoro anche se la figura di S. Pietro è un po' contorta.
Lodovico, pittore, nacque nel 1555, morì ...
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Nome applicato ai popoli della Spagna centrale dopo gli avvenimenti dell'anno 218 (Livio, XXII, 2, 3); la loro più antica menzione è in Polibio (III, 5, 1). Lo Schulten crede che già Timeo ed Eratostene [...] militare contro gli Edetani di Salduvia (Saragozza).
I confini estremi ad O. e S. dei Celtiberi citeriori non sono troppo chiari. Tolomeo attribuisce ai Celtiberi verso O., in più d'Arcobriga (Arcos) e Attacum (Ateca) che appartengono ai Belli, la ...
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LIPPI, Filippo, detto fra Filippo
Pietro Toesca
Pittore. Nacque a Firenze circa il 1406, morì nel 1469 a Spoleto dove, nel duomo, ha nobile sepoltura, disegnata dal figlio Filippino, voluta da Lorenzo [...] opera di data certa (1437). Il L. vi riesce a un'energica impressione plastica, provocandola col contrasto d'ombra e di chiari, ma, pur in tale intento sommamente masaccesco, egli afferma già un temperamento suo, nel definire i contorni, e nei guizzi ...
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LIUTPRANDO re dei Longobardi
Augusto Lizier
Successe nel 712 al padre Ansprando, uomo saggio e prudente, che aveva regnato per soli tre mesi, dopo aver chiuso, con la sua salita al trono, un periodo [...] cui non è facile determinarne la successione, come non chiari risultano i moventi della condotta del re. Questi pare si accorda col papa e, visitata piamente la tomba di S. Pietro, ritorna a Pavia. Nel 734 abbiamo una nuova offensiva contro Ravenna ...
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Pittore. Lavorò soprattutto a Firenze, e vi morì nel 1461, quattro anni dopo Andrea del Castagno (v.) che, per errore del Vasari, si novellò averlo assassinato. Si presenta la prima volta (1438) in una [...] sole riempie del suo raggio obliquo e di riflessi il chiostro dai chiari marmi; penetra le figure e tutte le cose: e la in S. Croce a Firenze, troppo annerito per goderne la fine chiarità e il paesaggio, visto dall'alto, che a stento s'intravedono, ...
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Pittore, nato a Venezia il 30 gennaio 1720. Formatosi sulla maniera di Antonio, tra il 1740 e il 1745 all'incirca visitò Roma e varie città dell'Italia settentrionale: Torino, Milano, Brescia e Verona. [...] scorgere una certa derivazione dalle tinte ceree di Pietro Bellotto che dovette esserne precorritore e diretto parente, e lo seguì fedelmente anche in questo campo, con bei giochi di chiari e di scuri, ma senza la sua squisitezza di gradazioni. Si ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità è dovuta a riflessione della luce del...
acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...