L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] Carlino, Lodovico Dolce, Pierfrancesco Giambullari e Matteo di San Martino; ma non per Giovanni Francesco Fortunio, ➔ PietroBembo (che la colloca tra gli avverbi), Alberto Acarisio e Giacomo Gabriele. L’interiezione viene inclusa stabilmente tra le ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] all’ombra del sodalizio tra Aldo Manuzio e ➔ PietroBembo (➔ editoria e lingua). In particolare inizia in questo di tipo moderno è l’edizione aldina del De Aetna (1496) di Bembo, dove sono introdotti la ➔ virgola di forma attuale ‹,›, il ➔ punto ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] a presentare un sistema accentuativo «alla greca», diretto precedente di quello italiano è un testo latino, il De Aetna di Pietro ➔ Bembo (1496). Nelle edizioni di ➔ Petrarca (1501) e di ➔ Dante (1502) da lui curate, però, gli accenti grafici sono ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] della lettera greca φ che si pronunciava come una [p] seguita da aspirazione, e poi come [f]. Dopo ➔ PietroBembo, che sosteneva la necessità di conservare il digramma operando una scelta etimologica, prevalsero le scritture fonetiche e il grafema ‹f ...
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Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, [...] v’erano che mi guardavano, aspettando che io dovessi dire (Dante)
Bandite dalla normalizzazione cinquecentesca (➔ PietroBembo; ➔ questione della lingua) ma ancora vitali nelle parlate meridionali (Rohlfs 1954), le forme perifrastiche guadagnano ...
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L’➔accordo morfologico (di ➔ genere e di ➔ numero) tra i diversi elementi presenta varie forme.
Una sequenza di soggetti può presentare profili diversi e, quanto all’accordo, esiti diversi:
(a) se uno [...] delle uova si è rotta / uno delle uova si è rotto.
Il tipo uno delle braccia, prescritto anticamente da ➔ PietroBembo (Prose della volgar lingua III, 6) e da altri (Poggiogalli 1999: 277), suscita resistenze presso alcuni grammatici dell’Ottocento ...
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La classe delle parole interrogative comprende aggettivi (tecnicamente, determinanti) e pronomi (tecnicamente, sostituti del nome) usati nelle interrogazioni dirette e indirette.
Le domande parziali o [...] usato anche con che e verbo al congiuntivo con valore di «qualsiasi» («chente che la mia vita si sia», PietroBembo, Asolani I, 25).
Rohlfs, Gerhard (1968), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 1966-1969 ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] Vedi che dolcemente i piedi e gli occhi move
per questa di bei colli ombrosa chiostra (Petrarca, Canz. CXCII, 7)
Pietro ➔ Bembo, nelle Prose della volgar lingua (1525: III, liv), commentando gli usi del che polivalente, li condannò a vantaggio delle ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] a stampa italiani, in particolare – per quanto riguarda le opere in latino – nel De Aetna, dialogo giovanile di ➔ PietroBembo che Aldo Manuzio (➔ editoria e lingua) diede alle stampe nel febbraio 1496 (1495 stile veneto), e – per quanto riguarda ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] a inizio Cinquecento, come si nota dalla sistematicità con cui ricorre nelle edizioni di Dante e di Petrarca curate da ➔ PietroBembo (1501-1502).
Migliorini spiega che «per l’accento acuto o grave, gli stampatori del Cinquecento avevano seguito una ...
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bembesco
bembésco agg. (pl. m. -chi). – Del letterato veneziano Pietro Bembo (1470-1547) e della sua opera: la poesia b., il platonismo b.; le teorie b. sulla fiorentinità della lingua italiana. ◆ Oggi, con lo stesso sign. e gli stessi usi,...
prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, verificare, dimostrare le qualità, le...