Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] (cfr. Buzzoni 2008: 441). Opera tra le più importanti per la storia dei segni paragrafematici è il De Aetna di ➔ PietroBembo, pubblicato da Aldo Manuzio nel 1496 (1495 more veneto), dove compaiono, per la prima volta in un testo a caratteri latini ...
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FALSI ALTERATI
I cosiddetti falsi alterati (o alterati lessicalizzati) sono parole che presentano i suffissi tipici dell’➔alterazione, ma hanno un significato proprio, del tutto autonomo e diverso da [...] , non bucata, simile a tutti gli effetti allo spago;
– meno immediato il caso di tinello, parola già presente in PietroBembo: da tino ‘botte di vino’, probabilmente perché era la stanza dei servitori in cui si conservavano appunto i tini (senza ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] vie più lo scrivere nella più lodata che nella meno? (Bembo 1966: 81)
(63) Ne’ tempi nostri, regnante Alessandro le mura, Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Bembo, Pietro (1966), Prose della volgar lingua. Gli Asolani. Rime, in Id ...
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bembesco
bembésco agg. (pl. m. -chi). – Del letterato veneziano Pietro Bembo (1470-1547) e della sua opera: la poesia b., il platonismo b.; le teorie b. sulla fiorentinità della lingua italiana. ◆ Oggi, con lo stesso sign. e gli stessi usi,...
prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, verificare, dimostrare le qualità, le...