ORIENTALISMO
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Antonino PAGLIARO
Ettore ROSSI
Giovanni VACCA
. È il complesso degli studi, condotti con uso diretto delle fonti indigene, sulle lingue, letterature, [...] fonti arabe e confutazioni. A Padova infatti il cardinale Barbarigo aveva fondato una tipografia e un collegio nel quale al-Fīrūzābādī (v.). Nel 1622 i Francescani fondano in S. Pietro Montorio una scuola di lingue orientali, compresa l'araba, nella ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] domina il bianco della calce, con larghe e forti incorniciature di pietra agli angoli della casa e intorno alle porte e alle finestre, Nel Seicento fiorì quel capolavoro che fu la villa Barbarigo a Valsanzibio presso Battaglia.
Tra gli architetti che ...
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NANI
Giuseppe Pavanello
. Sembra che la prima dimora della famiglia Nani fosse in Torcello, ma notizie sicure su di essa si trovano solo nel 1195 in cui si ha la sottoscrizione di un notaio Marco N. [...] ) e Giovanni Gradenigo (1355), e provveditore generale in Dalmazia. Pietro fu vescovo di Cittanova (1410), e di Torcello (1418); , Federico assunse il comando, in sostituzione del provveditore Barbarigo ferito a morte (7 ottobre 1871). Antonio (1665 ...
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NAVAGERO (Navaier de le Contrade)
Giuseppe Pavanello
Famiglia veneta ricordata col cognome Navaiarii, ma senza la provenienza, nell'elenco del Chronicon Iustiniani.
Essa figura fin dal 1228 nel Liber [...] 'anno 1598, scrisse delle memorie storiche fino al doge Agostino Barbarigo. Un Bernardo, nato nel 1507, fu oratore veneto a per due mesi contro i Turchi. La famiglia si estinse in Pietro di Bernardo, nato nel 1666, morto intorno alla metà del 1700 ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] che i più benevoli, come il cardinale Gregorio Barbarigo, consideravano desiderio di informarsi di tutto prima di forte peso nel conclave del 1691 che portò sul trono di Pietro Innocenzo XII. Quest'ultimo riuscì in parte ad attuare proprio i ...
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GIOVANNI XXIII, papa
Francesco Traniello
GIOVANNI XXIII, papa. – Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 nov. 1881, quartogenito di Giovanni Battista e di Marianna Mazzola, [...] , i protettori di Roma e di Bergamo, il beato Gregorio Barbarigo" e assumendo come motto quello del Baronio (ma con i -172; A.G. Roncalli dal patriarcato di Venezia alla cattedra di S. Pietro, a cura di V. Branca - S. Rosso-Mazzinghi, Firenze 1984; ...
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INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] caldeggiavano l'elezione del cardinale Gregorio Barbarigo. Ma la fama di francofilo di Barbarigo suscitava l'ostilità dell'imperatore luglio 1691 egli fu elevato alla cattedra di S. Pietro, con il nome di Innocenzo XII.
Nei giorni immediatamente ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] pezzi hanno stime inferiori (64). All'asta dei beni di Pietro Tomasi i Problemata di Aristotele vanno venduti per 6 ducati pp. 94, 442. Il competitore di Zaccaria Barbaro, Agostino Barbarigo, non menziona alcun libro nel suo testamento: Bernd Roeck, ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] galera e il vice-comandante della flotta Agostino Barbarigo (188).
Il successo non viene sfruttato, Nicolò Contarini, pp. 169-190 e 134 e 155. La relazione di Pietro Contarini è in Relazioni di ambasciatori veneti al Senato, a cura di Luigi Firpo ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] modo l'età augustea e, anzi, di rivaleggiare con essa (323). Ogni particolare dei Trionfi Barbarigo è completo in se stesso, un po' al modo delle preziose pietre antiche che Piero Barbo accumulava; ma è chiaro che ciascuno di questi elementi si ...
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