Città del Piemonre, nel tavoliere compreso tra le colline delle Langhe e del Monferrato, sul Tanaro, poco a monte della confluenza con la Bormida. È il più popoloso centro abitato del Piemonte, dopo Torino, [...] decorazione pseudogotica.
Nella prima cappella di destra è una pietra tombale di Federico Dal Pozzo (1380); in quella successiva palazzo settecentesco in mattoni, dovuto all'architetto Benedetto Alfieri (1700-1767). Lasciato dalla famiglia Ghilini, ...
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A differenza dei comici professionisti del teatro (v. attori), i dilettanti sono attori che recitano per passione o diletto, senza proporsi scopi di lucro. Col nome di filodrammatici in Italia si sono [...] di Perugia; si ricordino le recite dell'Antigone di Vittorio Alfieri nel palazzo del duca Grimaldi in Roma, dove l'autore , infatti, una serie di direttori più o meno celebri; prima Pietro Andolfati, poi F.A. Bon, Giacomo Landozzi, Alamanno Morelli, ...
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Commediografo, nato a Modena il 5 aprile 1822, morto a Milano il 9 marzo 1889. Studiò dapprima a Massa, dove il padre Sigismondo, ufficiale dell'esercito ducale, si era stabilito nel 1833, e poi, dal 1838, [...] fu recitata Una poltrona storica, tratta dall'autobiografia dell'Alfieri: tenue commediola. Mentre si accingeva a comporre La satira che avevano dato l'aire alla sua fortunata carriera.
Pietro Cossa chiamò il F. il legittimo padre della moderna ...
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. Accademia romana. Morta Cristina ex-regina di Svezia (1689), che soleva accogliere nel suo palazzo a Roma letterati, poeti, scienziati, alcuni di essi decisero di continuare a radunarsi, e fondarono [...] 1690 nel giardino dei frati minori riformati a S. Pietro in Montorio, assistevano quattordici accademici, tra i quali più tardi furono arcadi i più grandi poeti italiani, compreso l'Alfieri, e i grandi stranieri venuti a Roma, compreso il Goethe; ma ...
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PELLICO, Silvio
Egidio Bellorini
Patriota e scrittore, nato di modesta famiglia a Saluzzo il 25 giugno 1789, morto a Torino il 31 gennaio 1854. Stabilitosi ventenne a Milano, divenne amico del Foscolo, [...] Eufemio di Messina (1820), e, stretta relazione con Pietro Maroncelli, fu da questo aggregato alla Carboneria. L'arresto fecero un tempo proclamare il maggior tragediografo italiano dopo l'Alfieri ed emulo di Euripide e di Racine, valgono quasi solo ...
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FORCIPE
Emilio Alfieri
(dal lat. forceps "tenaglia"; ted. Geburtszange).- Strumento ostetrico in forma d'una lunga e robusta pinza, composta di due branche fra di loro articolabili, e destinata ad afferrare [...] parto.
La sua invenzione spetta, con ogni probabilità, a Pietro Senior Chamberlen verso la fine del sec. XIV; ma rimase interpotente (J. Thénance, P. Assalini, L. A. Demelin, E. Alfieri, ecc.); e il forcipe traente nell'asse (E. Hubert, S. Tarnier ...
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JOMMELLI, Niccolò
Romolo Giraldi
Musicista, nato ad Aversa (Napoli) il 10 settembre 1714, morto a Napoli il 25 agosto 1774. Dal canonico Muzzillo, maestro del coro della cattedrale di Aversa, apprese [...] maestro coadiutore e poi effettivo della cappella musicale di S. Pietro a Roma, posto che tenne fino al novembre 1753; ivi da Mozart.
Bibl.: S. Mattei, Elogio del J., Colle 1785; P. Alfieri, Not. biogr. di N. J., Roma 1845; F. Florimo, Cenno storico ...
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Viaggiatore e naturalista italiano. Nato a Perugia il 27 ottobre 1811 da nobile famiglia di quella città, studiò dapprima con scarso frutto nel collegio dei benedettini a San Pietro. Uscitone a 17 anni, [...] designato quale plenipotenziario italiano con il concorso del conte Pietro Antonelli. Ma questi, che recava le credenziali dell notte sul 27 agosto 1882, assistito dal dottore Carlo Alfieri e da alcuni altri Europei, vivamente rimpianto dallo stesso ...
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FONTANA, Felice
Edoardo Zavattari
Arturo CASTIGLIONI
Alfredo QUARTAROLI
Naturalista e fisiologo, nato il 15 aprile 1730 a Pomarolo (Trento), morto a Firenze il 19 marzo 1805. Fu professore nelle università [...] di Roma e di Pisa. Nel 1765, il granduca Pietro Leopoldo II lo chiamò a Firenze nominandolo contemporaneamente fisico di corte e patriottismo acquistarono al F. l'amicizia di Vittorio Alfieri; fu trattato con riguardo dai Francesi vittoriosi in ...
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Nacque a Vallerano (Viterbo) nel 1593, da buona famiglia del luogo. All'età di sette anni andò a Roma per entrare il 19 febbraio 1601 nella scuola dei fanciulli della cappella di S. Luigi dei Francesi, [...] S. Lorenzo in Damaso (giugno 1618), e finalmente in S. Pietro in Vaticano (16 febbraio 1626), dove restò fino alla sua ; G. Baini, Memorie, ecc., II, Roma 1828, p. 42; P. Alfieri, Notizie, ecc., in Eptacordo, 1855, n. 23; A. Cametti, Frescobaldi in ...
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principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...
ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, chi è al servizio di una persona, di...