Abruzzo
Giovanni Pischedda
Assai fragile l'ipotesi di un soggiorno dantesco in A., pur sostenuta da studiosi locali; Casti è giunto addirittura a ritenere possibile che D. si fosse trovato presente [...] segnalazione di un manoscritto del poema ancora all'Aquila, quello Pica-Alfieri già ricordato; il nipote di lui, Luigi Rivera, che sugli ultimi anni del poeta. Va infine segnalata l'attività di Pietro Conte e, di Ercole Di Marco. Su un piano di ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] ➔ Melchiorre Cesarotti, che lo accosta a preziosità e pedanteria; Pietro Verri nel «Caffè» se la prende con chi «macchi[a in Giuseppe Parini (Discorso intorno alla poesia) e Vittorio ➔ Alfieri (Vita IV, xxxi), fino a Riccardo Bacchelli (L’incendio ...
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DE MARINI, Giuseppe
Rossella Motta
Nato a Milano il 13 ag. 1772 da un medico di cui non si conosce il nome, al cognome paterno Marini, aggiunse poi il De, probabilmente per motivi d'arte. Studiò a Monza, [...] debutto avvenne a Lodi nel 1798, nella compagnia di Pietro Pianca, che lo aveva scritturato come primo amoroso apprezzandone , Icilio nella Virginia ed Emone nell'Antigone di V. Alfieri, ecc. Abbandonata la tragedia, nella commedia le sue maggiori ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] 2007: 203-209): emerge su tutti l’opera di ➔ Pietro Bembo, editore del Petrarca aldino (1501) e teorizzatore della subordinativi del Casa, per es., risultava totalmente estraneo all’➔Alfieri, come lui stesso racconta in un passo dell’autobiografia ...
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BELLOTTI, Felice Gaetano Maria
Liana Capitani
Nacque a Milano il 26 ag. 1786, da Giovanni Pietro, dottore in legge, e da Maria Antonia Vandoni, e, dopo aver studiato nelle scuole dei barnabiti, fu avviato [...] ). A questo seguì la versione dei tragici greci, che il B. intraprese forse suggestionato dalla lettura delle tragedie dell'Alfieri. Nel 1813, a Milano, uscì la traduzione delle Tragedie di Sofocle, accolta con incoraggiante favore. Mise così mano a ...
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ASTESANO, Antonio
Lodovico Vergano
Nacque, nel 1412, a Villanova d'Asti, dove i suoi antenati si erano rifugiati quando erano stati mandati in esilio dalla città, perché partigiani dei Solaro, di parte [...] assai potente, si era ridotta in umili condizioni, e il padre, Pietro, dovette non solo esercitare l'arte notarile a Villanova, ma anche della storia di Asti avevano detto i cronisti Ogerio Alfieri e Guglielmo Ventura, senza aggiungere nulla di nuovo, ...
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ANDOLFATI
Gaspare De Caro
Famiglia di attori del secolo XVIII e degli inizi del XIX. Bartolomeo, nato a Vicenza intorno al 1725, recitò come "amoroso" nelle compagnie di F. Berti, P. Rossi e G. Medebach, [...] si hanno ulteriori notizie su di loro, trame che per Pietro e Gaetana. Pietro, nato a Milano intorno alla metà del secolo, fu attore conosciuta. Fu nel suo tempo una delle migliori interpreti di Alfieri, di cui recitò con grande successo la Merope, la ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte [...] ; quella Ad Angelo Mai a Bologna, nel'20, da Pietro Brighenti. Altri canti, dettati prima, erano stati rifiutati o ricordava l'andamento; nella seconda più specialmente si avverte l'influenza dell'Alfieri, di cui il L. aveva letto di fresco la vita e ...
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JUVARA (Juvarra, Juarra, Ivara), Filippo
Mario Labò,
Architetto e incisore, nato il 27 marzo 1678 a Messina, morto il 31 gennaio 1736 a Madrid. Provenendo da una famiglia di cesellatori e argentieri, [...] Roma per allogare le statue di questa basilica, la cui prima pietra fu posta il 20 luglio 1717. Nell'aprile 1718 si cominciarono considerare Ignazio Aliaudo, Gio. Tomaso Prunotto e Benedetto Alfieri che gli succedette nella carica di primo architetto ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] di Londra. Nel periodo gotico mediano il materiale più usato fu la pietra da taglio e più tardi l'alabastro. Dai tempi di Enrico III Byron l'Italia offre anche modelli letterarî: le tragedie di Alfieri, i poemi burleschi del Pulci e del Casti. Se per ...
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principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...
ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, chi è al servizio di una persona, di...