Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] che i Giudei usavano per il cristianesimo nascente. Nella II Pietro, II, 1, i teologi cattolici riscontrano già tutti gli in modo compromettente nella teologia portò al "dialetticismo" di Abelardo, al "nominalismo", e ai primi compromessi con ciò che ...
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Rolando Bandinelli, senese, teologo e canonista insigne, professò a Bologna; circa il 1150 fu eletto da Eugenio III cardinale diacono dei Ss. Cosma e Damiano, poi cardinale prete di San Marco, infine, [...] una somma teologica, che risente l'influsso delle dottrine di Abelardo. Durante il papato di Adriano IV egli fu nel sacro Ottaviano, cardinale di Santa Cecilia, che, introdotto in San Pietro dalle armi dei suoi partigiani, fu proclamato col nome di ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] coro fu rifatto nel 1162, indi Notre-Dame di Parigi, la prima pietra della quale fu posta nel 1163, lo stesso anno della consacrazione del Poitiers e sono andate perdute le opere profane di Abelardo, al quale però è attribuita quella deliziosa prosa d ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] di San Vittore, di Berengario, di Lanfranco, di Abelardo, nelle eresie dei Valdesi, degli Arnaldisti, degli Albigesi. subir tutto dalla capitale. La rivoluzione del '48 è la pietra di paragone della maturità dei popoli europei: da quello inglese che ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] 1650 circa). Non del tutto libero da ricordi della Rinascenza è Pietro da Cortona nella pianta di S. Luca (1640) a la corruzione del clero; mentre Bernardo prepara al maestro di lui, Abelardo, la condanna del concilio di Sens (1140). Così Eugenio III ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] 423 segg.). Il distinguere dei glossatori e della scolastica di Abelardo ha modelli classici (v. Dig., XXXXV,1, de verb XIV: lo provano la dalmatica di Carlo Magno (sacrestia di San Pietro a Roma, sec. XIV), la bella stoffa liturgica di Castell' ...
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MESSICO (A. T., 147-148)
Emilio MALESANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Carlo TAGLIAVINI
Pino FORTINI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
Carlo DE [...] drappo di cotone per i meno poveri; un origliere di legno o di pietra e per coperta il mantello (maxtlatl); un'altra stuoia a terra per mensa il resto del termine presidenziale (1932-34) il generale Abelardo Rodríguez.
Bibl.: A. Cavo e Carlos M. de ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] di cui erano sfornite le scuole di dialettica. Abelardo, che più degli altri aveva capito Boezio, intuì a tutto l'Occidente cristiano. Aveva un bel gridare il monaco Pietro Cellense: Non est nemus aristotelicum plantandum iuxta altare (La Bigne, ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] schema regolare all'interno del verso (è il caso di Pietro Elia), ricompare, invece, come elemento fondamentale della rima in , trobadorica e cortese, e a fortiori l'esempio di Abelardo, filosofo fedele ai modelli della cultura mediolatina, ma anche ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] fosse libera come una tra le altre opere di penitenza (Abelardo), ovvero necessaria condizione per l'assoluzione dei peccati (Ugo data nel secondo senso dal libro delle Sentenze di Pietro Lombardo. Questi nel Medioevo ebbe in teologia la stessa ...
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