Musicista (Livorno 1722 - Firenze 1793). Allievo a Padova di G. Tartini, fu violino solista a Stoccarda (1753-67), poi maestro di cappella a Firenze. Concertista celebre, compose molta musica per violino e d'insieme (quartetti e duetti d'archi, trii per flauto) ...
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VIOLINO e VIOLINISTI
Mario CORTI
Francesco VATIELLI
VIOLINISTI - Sugli strumenti ad arco antecessori dell'attuale violino e della famiglia che ne derivò, sono date notizie alla voce viola.
La tendenza [...] i principî pedagogici dei suoi predecessori ebbero una più libera applicazione regolata dal buon gusto, derivano: il livornese PietroNardini (I722-1793), considerato dai contemporanei artista di grande spontaneità e di ampia e nobile ispirazione; il ...
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CAMPAGNOLI, Bartolomeo
Renzo Bragantini
Nato a Cento, presso Bologna, il 10 sett. 1751, apprese i primi rudimenti dell'arte del violino a Bologna, sotto l'insegnamento di A. D. Dall'Occa, allievo di [...] ascoltare uno dei più grandi violinisti dell'epoca, PietroNardini. Le eccezionali qualità dell'esecuzione di questo maestro un lungo periodo, circa cinque anni, il C. apprese dal Nardini i segreti dell'arte violinistica. Fu questo un fatto decisivo ...
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MANFREDI, Filippo (Giovanni Filippo Tomaso)
Gabriella Biagi Ravenni
Figlio di Giovanni Carlo, nacque a Lucca, l'8 marzo 1731.
Suo padre era un "trombetta" (suonatore di corno e di tromba) della Cappella [...] ; 648, p. 979). Nella sua multiforme attività spicca la partecipazione al cosiddetto Quartetto toscano, insieme con PietroNardini, suo maestro, il violista Giuseppe Cambini e il violoncellista, amico e conterraneo, Luigi Boccherini.
Dove e quando ...
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BAGATELLA, Antonio Gioseffo
Fabio Fano
Nacque a Padova il 4 febbr. 1716 da Antonio e Angela Barbeta. Dopo aver frequentato la scuola con poco profitto fino all'età di quindici anni, fu posto dal padre [...] scuola violinistica del Tartini a Padova, trasferita dopo la sua morte (1770) a Firenze e qui degnamente continuata da PietroNardini.
Avviatosi oramai decisamente all'attività di liutaio, il B. cominciò a riparare violini per gli allievi del Tartini ...
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POLO, Enrico
Renato Ricco
POLO, Enrico. – Nacque a Parma il 18 novembre 1868, da Giuseppe e da Anna Piccoli.
Di famiglia modesta, Polo iniziò giovanissimo gli studi di violino e composizione presso [...] note (accanto al Concerto per quattro violini obbligati di Leonardo Leo e al Concerto in Mi minore di PietroNardini figurano quasi tutte le maggiori opere ottocentesche del repertorio violinistico), nonché di vari quartetti per archi di Boccherini ...
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BAGLIONI, Luigi
Raoul Meloncelli
Figlio di Francesco, nato a Milano nei primi decenni del sec. XVIII, acquistò fama di valente violinista e dopo una brillante attività di esecutore e compositore in [...] sua permanenza a Ludwigsburg le sue qualità d'artista riscossero consensi e ammirazione da parte di musicisti allora famosi come PietroNardini e Antonio Lolli, che in quella stessa orchestra occupavano i primi posti.
Il B. rimase alla corte del duca ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] pp. 24 ss.). Infatti nel 1769 il celebre violinista livornese Nardini teneva a Firenze il suo primo concerto; e nel 1770 " e "Fuggite o donne amore"), un quartetto per Il convitato di pietra di Gazzaniga,("Non ti fidar o misera"), un'aria per Una cosa ...
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BOCCHERINI, Luigi (Ridolfo Luigi)
Leila Galleni Luisi
Nacque a Lucca il 19 febbr. 1743, da Leopoldo e da Maria Santa Prosperi, nella casa dei Quilici, all'angolo di via Fillungo con via Buia, oggi via [...] compositore G. B. Costanzi, maestro di cappella a S. Pietro in Vaticano. Poche notizie si hanno, però, di questo composizioni probabilmente sollecitate dalla vicinanza di artisti come i violinisti P. Nardini e F. Manfredi e il violista G. G. Cambini, ...
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CARISSIMI, Giacomo
Cesare Casellato
Nato a Marino (Roma), venne battezzato il 18 apr. 1605. Già l'atto di battesimo (cfr. Cametti, 1917) offre indicazioni utili a definire il suo ambiente familiare: [...] un anno dopo, il vicario apostolico ad Assisi, Getulio Nardini, lo condusse con sé ritenendolo all'altezza di assumere la annunciava al C. che sarebbero arrivati a Roma un tale Pietro Vaiani e altri musici, le cui capacità egli doveva accertare ...
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