PIETRO II, re di Sicilia
Pietro Corrao
PIETRO II, re di Sicilia. – Nacque nel 1305 a Palermo da Federico III, re di Sicilia, e da Eleonora d’Angiò.
L’imposizione da parte del padre del nome dell’avo [...] (PietroIII ‘ilGrande’, re d’Aragona e di Sicilia) adombrava già un progetto politico che avrebbe determinato successivamente la vita e l’azione dell’erede al trono siciliano.
L’uso dell’onomastica e delle intitolazioni dei re di Sicilia era infatti ...
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Secondogenito (n. verso il 1264 - m. Barcellona 1327) di PietroIIIilGrande e di Costanza, figlia di re Manfredi di Sicilia, dopo la rivoluzione del Vespro si recò in Sicilia, di cui fu proclamato re [...] del padre (1285); alla morte poi del fratello, il primogenito Alfonso III (1291), salì anche sul trono di Catalogna-Aragona. della Sardegna. Politico accorto, fu anche letterato e mecenate, e godette di grande prestigio in tutto il mondo mediterraneo. ...
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Figlio (n. 1239 - m. Villafranca del Panadés, Barcellona, 1285) di Giacomo I. Nel 1262 aveva sposato Costanza di Hohenstaufen, figlia di Manfredi re di Sicilia. Salito al trono nel 1276, conquistò Muntesa [...] della ribellione del Vespro contro quel Carlo I d'Angiò che era subentrato nell'Italia Meridionale al suocero Manfredi (1266). Il 7 sett. 1282 P. era acclamato re a Palermo, quindi muoveva alla difesa di Messina, costringendo gli Angioini a ripassare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] Capua e ilgrande centro religioso e culturale di Montecassino, allora retto dall’abate Desiderio, poi papa Vittore III. La di livello narrativo nelle pagine di quegli scrittori. Apre la serie Pietro di Ansolino, da Eboli, medico, oltre che poeta, e ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] poi il polacco Ledochowski, reduce del Kulturkampf tedesco, Bartolini, ilgrande elettore di interne alla Curia. A un Di Pietro isolato troppo «a sinistra» che non , Roma 1912, p. 50.
102 ASV, A.E.S III periodo, Italia P.O. 756, fasc. 276, ff. 29 ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] Pietro, è registrato dalle fonti il fenomeno straordinario della nascita di episcopati nella desertica Libia inferiore e la cristianizzazione delle Oasi, elevate a sedi episcopali: sia quella di Siwa, sia la Grande . Il dibattito su Origene fra III e ...
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Il governo di Roma e la Nuova Roma
John Curran
«Serdica è la mia Roma»1
Nonostante lo scetticismo degli storici moderni, non vi è in realtà alcun motivo di dubitare che Costantino avesse una sincera [...] , Ss. Marcellino e Pietro, S. Lorenzo, . 689, ilgrande numero di domus a Costantinopoli potrebbe riflettere ilgrande numero di II 29,1-5. Hier., chron. a. Abr. 326; Eus., v.C. III 15,1-2. Cfr. N. Lenski, The Reign of Constantine, cit., pp. 78 ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] Vaticano II, in Storia religiosa dell’Italia contemporanea, III, L’età contemporanea, a cura di G. De , Chiesa e Stato in Italia. Dalla Grande Guerra al nuovo Concordato (1914-1984), segretario di Bartoletti don Pietro Gianneschi, il quale subito dopo ...
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Il 311: l’editto di Serdica
Joachim Szidat
Per la politica interna dell’Impero romano e per il ruolo che il cristianesimo assume all’interno di questa realtà statuale, gli anni 310 e 311 rappresentano [...] incise solo su pietra. Queste mostrano i Bleckmann, Pagane Visionen Konstantins, in Costantino ilGrande: dall’antichità all’umanesimo, a cura de Césarée, Histoire ecclésiastique, cit., I, p. 34, nota 3; III, p. 50 nota 1; IV, pp. 125-126.
147 Cfr. ...
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Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] il precipitare della crisi si è già espresso ilgrande parroco di S. Alessandro, il barnabita Pietro Gazzola, si raccolse presto XIII, in Enciclopedia dei papi, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, III, 2000, pp. 575-593.
13 Cfr. F. Beretta, ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
nobile
nòbile agg. e s. m. e f. [dal lat. nobĭlis, propr. «noto, che deve esser noto», der. di noscĕre «conoscere»]. – 1. agg. a. Di persona o famiglia che per nascita o per investitura sovrana appartiene a una classe considerata superiore...