In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] stessa quando questa dovrà essere tradotta in altro materiale (marmo, pietra) o fusa in bronzo. È usato un m. anche K è conseguenza logica (o conseguenza) di una formula H (o in generale di un insieme M di formule) se e solo se le interpretazioni che ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] o vicende di a. e strategia urbana connesse alla storia generale (Tafuri 1985, Calabi e Morachiello 1987). La ricerca sulla K. Nöhles, La chiesa dei Santi Luca e Martina nell'opera di Pietro da Cortona, Roma 1970; Studi sul Borromini (Atti), 2 voll., ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] si abbassò al 2,6% del 1964, mentre il ritmo d'aumento del livello generale dei prezzi, che dagl'inizi degli anni Cinquanta si era mantenuto fra il 2 P. Cascella (1921) che lavorano quasi esclusivamente le pietre e i marmi: scultore, il primo, di una ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] 4 (1981), pp. 268-86; AA.VV. Ficana. Una pietra miliare sulla strada per Roma, catalogo mostra, Roma 1981; A. Rathje ), pp. 65-71; T. Fischer Hansen, Scavi di Ficana, i, Topografia Generale, Roma 1990. La Giostra: M. Moltesen, in NSc, 1980, pp. 51 ...
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ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...] le aree contermini − a 14 milioni, contemplati nella Variante Generale del 1974, poi ai 10 milioni della delibera-quadro sullo SDO per es. la chiesa di San Luca e Martina di Pietro da Cortona, in conseguenza dello sterro rischiavano di rimanere ancor ...
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SVEZIA
Romano Gasperoni
Livio Tornetta
Emma Ansovini
Alda Castagnoli Manghi
Aase Bak
Ada Francesca Marcianò-Stefano Ray
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, II, [...] 1992 contro l'11ı nel 1983, mentre è stazionario l'indice di mortalità generale (10,9ı nel 1992, come nel 1983) ed è in diminuzione quello di trapassati, riuniti a consesso intorno a s. Pietro in Den himmelska gästbudet (1991, "Il convito celeste ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] dell'Italia meridionale (in particolare il S. Pietro d'Otranto) e quelle pugliesi a tre cupole Minore). Una rassegna per l'Italia è in C. Cecchelli, Sguardo generale dell'architettura bizantina in Italia, in Studi bizantini e neoellenici, IV ...
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VIGNOLA, Giacomo Barozio da
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato in Vignola nel 1507, morto in Roma nel 1573. È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo, pur non essendo il maggiore per [...] e il figlio Giacinto.
Della chiesa del Gesù in Roma la prima pietra fu solennemente posta il 26 giugno 1568; ma nel 1573, anno è merito del V. di aver tratto da queste idee generali una concezione salda e concreta, disponendo i muri divisorî delle ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] portarne con sé un ricordo per il tempo dell'esilio.Poiché, in generale, il sentimento che dominava gli uomini del Medioevo era la paura, antica acropoli per Cuma e Ancona, la collina di San Pietro a Verona, l'area centrale per Firenze, le zone ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] 11° e divenne corrente nel successivo. Tali c., pur non differendo nel loro impianto generale da quelli a motta, disponevano di un massiccio torrione di pietra a pianta quadrangolare (donjon) che sostituiva la torre di legno; i tipi più noti, perché ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...