MICHELANGELO di Domenico
Mario Epifani
MICHELANGELO di Domenico (Michelangelo Naccherino). – Nacque a Firenze il 6 marzo 1550 da Domenico di Michele, merciaio del «popolo» di S. Lucia. La presenza del [...] ed espressionistica che lo avvicina ai ritratti di El Greco (Borrelli, p. 143); l’«indubbio e un po’ uggioso pietismo di base […] elevato in valori di monumentalità solenne e di vera interiorità» e il «senso di cupa religiosità» (Nava ...
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Romanticismo
Movimento filosofico-letterario che, a partire dagli ultimi anni del 18° sec., operò una trasformazione del gusto e dei valori fino allora dominanti, e in partic. di quelli illuministici, [...] sue radici culturali – come quelle di tanta parte della cultura tedesca di questo periodo – affondavano nel pietismo, ma questa tradizione cristiana, nonostante la rivalutazione che egli fece del cattolicesimo, diventò in lui fondamentalmente laica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Serventi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo Sturm und Drang (“tempesta e impeto”) si colloca sulla scena letteraria tedesca nel [...] esistenza” (Herder). Radicalizzano inoltre la loro posizione riguardo all’importanza dei sentimenti, già accentuata dal pietismo e dalla Empfindsamkeit, affidando all’esperienza dei sensi un ruolo indispensabile per la comprensione della realtà al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Reinos de Taifas: gli Stati musulmani nella penisola iberica
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La quarantina di staterelli [...] risente pesantemente, mentre la corruzione raggiunge livelli mai registrati e la cultura langue per l’insopportabile pietismo almoravide. Esponenti andalusi tornano quindi in Nord Africa per sollecitare l’intervento degli Almohadi, implacabili nemici ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] in forma diversa dalla romana e dalla luterana: non altare, ma tavolo; separazione della predica dalla comunione. Il pietismo soppresse per sempre le forme tradizionali. Tentativi di ristabilire l’originario servizio divino si sono avuti fino ai ...
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DI FRANCIA, Annibale Maria
Fiamma Satta
Nacque a Messina il 5 luglio 1851, terzogenito di una famiglia di piccola nobiltà. Il padre Francesco, viceconsole pontificio, sposato dal 1847 con Anna Toscano, [...] tesoro nascosto, si arrestò al primo volume probabilmente perché la sua salute cominciava allora a indebolirsi.
Tipico rappresentante del pietismo meridionale, cui aveva dato impulso nel XVIII secolo s. Alfonso de Liguori, il D. promosse in forme che ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] . Il tema continua a circolare nella cultura europea del Sei e Settecento, per es. nel platonismo di Cambridge e in certo pietismo, per rifluire poi nella filosofia della natura di molti romantici e, con diverso significato, ancora in G.W.F. Hegel (a ...
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neuroteologia
Alberto Melloni
La riflessione sulla teologia, sulla mente e le sue funzioni è originaria e comune a tutte le grandi tradizioni religiose: il cervello come luogo nel quale agiscono sensi [...] di una sensazione pacificata come espressione ultima del sentimento religioso, derivata dalla mistica e riversata nelle espressioni confessionali (pietismo, quietismo, revivalism) fra Seicento e Ottocento. Non è una scelta del tutto arbitraria: sia l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il lungo regno della regina Vittoria ha caratterizzato un’epoca, sebbene non sia sempre [...] di dare una risposta moderna al problema della povertà nel paese, ispirata dall’utilitarismo di Jeremy Bentham e dal pietismo evangelico, con la creazione delle working houses: il risultato fu però quello di rendere ancora più terribile la condizione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il Cinquecento e il Seicento i riformatori passano da una fase di forte polemica [...] e fuorviante: anche all’interno di convinzioni ortodosse c’è posto per manifestazioni di devozione e di pietismo altrettanto importanti, come attestano gli esempi, senz’altro molto significativi, dei teologi luterani Johann Valentin Andreae, Johann ...
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pietismo
s. m. [der. di pietà]. – 1. Movimento di riforma religiosa formatosi in seno al protestantesimo nel sec. 17° (soprattutto per l’attività del teologo evangelico ted. Ph. J. Spener) e largamente diffusosi nel secolo successivo; riprendendo...
pietistico
pietìstico agg. (pl. m. -ci). – 1. Relativo al movimento del pietismo, ai pietisti: spiritualità p.; influssi pietistici. 2. Nel linguaggio com., improntato a pietismo, caratterizzato da pietismo: atteggiamenti pietistici. ◆ Avv....